Enciclica di Leone XIII sul S. Rosario, dell'8 settembre 1882.

Ecco lo schema:
I. Esordio e tema dell'Enciclica: gioia del S. Padre nel parlare di Maria che tanta parte ha avuto sempre nella sua vita. Questo giustifica la esortazione a celebrare con raddoppiato fervore il mese di ottobre sacro alla Regina del Rosario. Tanto più che à necessario placare la divina maestà offesa in tanti modi dall'audacia dei tristi. Il mezzo più efficace per placare Dio è la preghiera fervorosa congiunta con lo studio pratico della vita cristiana; per l'una e per l'altra è singolarmente opportuno il Rosario, come viene dimostrato dalla sua origine. Rivolgersi a Maria, è rivolgersi alla Madre della Misericordia, sempre pronta a soccorrerci; poiché Ella ebbe tanta grazia che basta alla salute di tutti.
II. I pregi del Rosario, Si desumono: I) dalla sua origine; 2) dall'orazione stessa ond'è composto (il saluto angelico) che ricorda il suo esaltamento e gl'inizi della nostra salute, e perciò carissimo a Maria; 3) dal modo facile di ammaestrarci nelle principali verità della fede e a conservarla, poiché il Rosario richiama giornalmente alla memoria il complesso dei misteri da credere; 4) dallo stimolo a conformare i costumi della nostra vita alle norme ilei Vangelo, stimolo che proviene dagli esempio di Cristo e di Maria, esempi d'ogni virtù, ancor più adatti alla nostra fiacchezza. Essa è un modello di virtù tutto fatto per noi.
III. Conclusione; esortazione alla recita del S. Rosario e appello per il suo Giubileo Episcopale.