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ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO



Dogma di fede definito da Papa Pio XII il 1 novembre 1950.

1. Definizione del dogma
La Bolla Munificentissimus Deus proclama: «Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica» .

2. Significati e valenze del Dogma dell’Assunzione
La verità definita riguarda soltanto lo stato glorioso della Vergine, e non dice nulla circa il modo in cui Maria vi giunse, se passando attraverso la morte e la risurrezione, oppure no. La gloria celeste di cui si parla è lo stato di beatitudine nel quale si trova attualmente l'umanità santissima di Gesù Cristo, e al quale giungeranno tutti gli eletti alla fine del mondo. Il privilegio dell'Assunzione concesso a Maria consiste quindi nel dono dell'anticipata glorificazione integrale del suo essere, anima e corpo, a somiglianza del suo Figlio.
Le origini della festa dell'Assunzione non sono state ancora completamente chiarite. I primi indizi di una festa del transito di Maria (dormizione) li troviamo in Oriente, tra il 540 e il 570, come risulta dalla narrazione dei pellegrini che hanno visitato Gerusalemme in quegli anni. Poco dopo, verso il 600, un editto dell'imperatore Maurizio estende la festa a tutte le regioni dell'impero, fissandola al 15 agosto. In Occidente appaiono i primi segni di una festa «in memoria» della Vergine nel VI secolo, precisamente nella Gallia, dove viene celebrata il 18 gennaio sotto il titolo di «Depositio Sanctae Mariae». A Roma la celebrazione viene introdotta nel VII secolo, assieme alle altre feste mariane della Purificazione, dell'Annunciazione e della Natività: diviene subito la più importante di tutte e ha fin dalle origini il nome e il significato attuali. Da Roma poi si estende rapidamente, durante i secoli VIII e IX, a tutto l'Occidente, anche alla Gallia, precisando il contenuto e modificando la data della festa precedente. Le origini e lo sviluppo della festa, come pure l'esame accurato delle testimonianze liturgiche, manifestano lo sviluppo della dottrina: al principio l'oggetto del culto era il «transitus», il passaggio alla vita celeste di Maria; più tardi è l'Assunzione. La storia mette in luce chiaramente un fatto: la dottrina dell'Assunzione non si presenta come una dottrina isolata nel V secolo: essa fa parte di tutto un movimento dottrinale che precisa, a poco a poco, la posizione e i privilegi della Madre di Dio nell'economia della Redenzione, la sua santità perfetta, la sua posizione unica accanto al Figlio.
Alla luce di queste considerazioni si comprende anche come la Costituzione di Pio XII del 1/XI/1950 possa parlare di un «fondamento biblico» della dottrina dell'Assunzione. Comprende tutte quelle affermazioni che sottolineano le relazioni particolari di Maria con il Figlio, nella concezione e nella generazione (Lc 1,26-38; Mt 1,18-25; Lc 1,39-50), nei misteri dell'infanzia (Lc 2,1-21; Mt 2,1-23; Lc 2,22-52), durante la vita pubblica (Gv 2,1-11; Mt 12,46-50) e sul Calvario (Gv 19,25-27); esse costituiscono come il clima nel quale vanno concepiti i rapporti tra la Madre e il Figlio.
La Munificentissimus Deus afferma anche che vi è un nesso strettissimo fra la verità dell'Assunzione e quella dell'Immacolata Concezione. Infatti le parole rivolte da Dio ad Adamo dopo il peccato (Gen 3,19): «Tu sei polvere e in polvere ritornerai» indicano il castigo del peccato originale. Ora, la Vergine Maria fu esente dal peccato originale, quindi anche dal suo castigo.
Questo argomento, ossia quello dell'inscindibile nesso tra l'Immacolata e l'Assunta, cominciò ad affiorare e a essere intraveduto fin dal VI secolo, e forse anche prima. Dall'effetto (l'Assunzione) si risalì alla causa (l'Immacolata) e dalla causa (l'Immacolata) si discese all'effetto (l'Assunzione). Si hanno infatti varie conferme di ciò nel corso della storia della Mariologia: relativamente poche nel periodo patristico, queste affermazioni crescono in modo impressionante nel medioevo e nel periodo moderno, fino a raggiungere quasi la forza di un plebiscito dopo la definizione del dogma dell'Immacolata. Nessuna meraviglia dunque se questo argomento viene autorevolmente accolto e ribadito nella Costituzione di Pio XII. Inoltre l'amore filiale di Gesù verso la sua Madre Immacolata esigeva di stretta convenienza la preservazione del suo corpo dalla corruzione del sepolcro e l'anticipata glorificazione.

3. Attualità del Dogma: l’Assunta, realizzazione compiuta della nuova umanità
Pio XII, con la proclamazione solenne di Maria Assunta, ha inteso annunciare solennemente a tutto il mondo la nobiltà e la dignità del corpo umano, mortificato, umiliato, avvilito e profanato in mille modi durante la seconda guerra mondiale da poco conclusa. Di fronte ai lager di Dachau e di Auschwitz, dove si era consumata la violazione più dissacrante del corpo umano, il “mistero dell’Assunzione proclama il destino soprannaturale e la dignità eccelsa di ogni corpo umano, chiamato dal Signore a diventare strumento di santità e a partecipare alla sua gloria”.

Bibliografia
FORTE B., Maria, la donna icona del Mistero, Paoline, Cinisello Balsamo 19894; PERRELLA S. M., La Madre di Gesù nella coscienza ecclesiale contemporanea. Saggi di teologia, PAMI, Città del Vaticano 2005; AA.VV., Il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria. Problemi attuali e tentativi di ricomprensione, Marianum. Roma2004; AA.VV., L’Immacolata segno della Bellezza e dell’Amore di Dio, PAMI. Città del Vaticano 2005; AA.VV., L’Assunzione di Maria Madre di Dio. Significato storico – salvifico a 50 anni dalla definizione dogmatica, PAMI. Città del Vaticano 2001; PERRELLA S. M., Maria Vergine e Madre. La verginità feconda di Maria tra fede, storia e teologia, Paoline, Cinisello Balsamo 2003.

VEDI ANCHE:
- DOGMI MARIANI DEFINITI
- ERMENEUTICA DEL DOGMA MARIANO
- IMMACOLATA CONCEZIONE
- MATERNITÁ DIVINA
- MORTE DI MARIA
- PERPETUA VERGINITÁ DI MARIA






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DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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