Lettera enciclica di Paolo VI sul Rosario e la Pace del 15 settembre 1966.

1. Necessità della pace nella Christi Matri
La seconda enciclica mariana di Paolo VI porta la data del 15 settembre 1966, memoria della B. Vergine Addolorata. Come nella precedente Mense maio il Papa aveva ricordato il mese di maggio per tradizione dedicato alla Vergine, così nella Christi matri ricorda il mese di ottobre, tanto caro alla devozione del Rosario.  A quasi un anno dal suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (04 ottobre 1965), il conflitto nel Sud–Est asiatico si andava allargando; le trattative sul disarmo segnavano il passo; nuovi Paesi si andavano dotando di armi atomiche; attentati di ogni genere e guerriglia si registravano in molte parti del mondo. Richiamandosi al “De Civitate Dei” di S. Agostino († 430. c.a.), il Pontefice afferma che a lui è stato affidato il compito di sobbarcarsi con pazienza e costanza il compito di conservare e consolidare la pace, compito che deriva dalla missione stessa della Chiesa,  chiamata a trasmettere agli uomini la verità e la grazia di Cristo e ad animare la speranza che il dono della pace venga concesso al mondo. Come già fatto all’ONU, il Papa ritorna, quindi, ad elevare la sua voce per scongiurare i responsabili a fare ogni sforzo per spegnere gli incendi della guerra, interpretando il desiderio e i sentimenti di tutti gli uomini che intendono vivere nella giustizia e nell’onestà. Soprattutto su coloro che governano i destini del mondo, pesa il gravissimo dovere di costruire la pace, addivenendo a trattative leali, componendo le divergenze e stabilendo un ordine mondiale, fondato sulla giustizia e sulla libertà che tenga conto dei diritti delle persone, per essere stabile e duraturo.

2. Maria e la Pace nella Christi Matri
La pace, tuttavia, non è soltanto opera dell’uomo, ma è anche un dono di Dio, dono supremo che solo lui può elargirci, tramite Cristo, Principe della pace. Maria, essendo la madre del Principe della pace, è anche la  Regina della pace. Per questo motivo, il Papa sollecita la Chiesa a ricorrere a Lei, affinché eserciti la sua materna bontà verso gli uomini, per i quali, come afferma S. Ireneo, avendo dato la vita a Cristo, è diventata causa di salvezza. Uno dei modi più efficaci per invocare l’aiuto e la protezione di Maria è la preghiera del Rosario, recitata soprattutto nel mese di ottobre e con l’intento di ottenere agli uomini la pace e la liberazione da tutti i mali.

Bibliografia
GRASSO A., La Vergine Maria e la pace nel Magistero di Paolo VI (1963-1978), PAMI, Città del Vaticano 2008, pp. 347-348; COLOMBO G., L’azione direttiva di Paolo VI riguardo alla pietà mariana, in Magistero e pietà mariana di Giovanni Battista Montini – Paolo VI, Istituto Paolo VI, Brescia 1996, 56-57; SINOPOLI C., Meditare le Litanie, Edizioni Dehoniane, Roma 1992; SARTOR D., Regina, in DE FIORES S.– MEO S.(Ed), Nuovo dizionario di mariologia, S. Paolo, Cinisello Balsamo 1986, pp. 1189-1206; PAOLO VI, Christi matri, lettera enciclica del 15 settembre 1966, in EdE, EDB, Bologna 1994, vol. 7 (Giovanni XIII e Paolo VI, 1958 – 1978), nn. 920–929.