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MARIA E LA CHIESA


1. Maria, presenza viva nella Chiesa

La presenza materna di Maria nella Signoria di Gesù si converte subito in diaconia per la causa del Regno; diaconia che significa mediazione materna, vicinanza affettiva ad ogni uomo, preghiera d'intercessione e causa esemplare della salvezza. La Chiesa è consapevole di questa presenza permanente ed efficace di Maria, indissolubilmente unita al mistero di Cristo e del Corpo Mistico. Tutti i periodi storici della Chiesa ne hanno beneficiato e ne beneficeranno sempre, come mirabilmente afferma il Vaticano II, «[…]questa maternità di Maria nell'economia della grazia perdura senza soste […] fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, assunta in cielo, non ha interrotto questa funzione salvifica, ma con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci i doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna. Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata […]»(LG n. 62).  Anche la Liturgia, ricorda costantemente questa verità. Il Prefazio della Messa di Maria Vergine Immagine e Madre della Chiesa proclama come Ella: «Assunta alla gloria del cielo, accompagna con materno amore la Chiesa e la protegge nel cammino verso la patria, fino al giorno glorioso del Signore». Nel suo cammino storico-escatologico la Chiesa, sentendo viva la maternità di Maria, procede ricalcando il suo itinerario di fede e di adesione a Cristo, per cui la Vergine diventa stimolo, aiuto e modello nell’attuazione del disegno del Padre attraverso il Figlio, sotto l’azione dello Spirito Santo. Guardando a Maria, Vergine e Madre credente, intimamente collegata all’agire del Dio Trinitario, la Chiesa si inserisce in questo stesso mistero di fedeltà, di fede, di  verginità e di maternità, vivendo la fedeltà alla Parola e all’azione dello Spirito e per questo, come afferma il Concilio, essa giustamente guarda a colei che generò il Cristo, perché Egli nasca e cresca anche nel cuore dei fedeli. Il cammino di fede del Popolo di Dio, è simile a quello che seguirono i Magi dell’Oriente i quali, guidati dalla stella, giunsero alla “casa” dove videro, conobbero e adorarono il neonato Bambino mostrato loro da Maria sua madre.  Maria sta nel cuore e nel vissuto della Chiesa che, guidata e sorretta dalla fede, come la stella dei Magi, cammina nella storia, indirizzandosi verso il finale congiungimento con il suo Signore. La fede eroica di Maria e il suo “Dono” materno, “precedono” la testimonianza apostolica della Chiesa, e permangono per sempre nascosti nel suo mistero come uno speciale retaggio della rivelazione di Dio.

2. Irrinunciabile presenza di Maria nella Chiesa

Maria che ci dona e ci presenta il Dio fatto bambino, l’Emanuele, mentre ci ricorda di essere strettamente congiunta al Figlio da non poterla mai separare da Lui, ci richiama anche alla coerente consapevolezza della sua irrinunciabile presenza nella Chiesa e vicino a noi.  Ne consegue che riconoscere e riscoprire Maria e insieme a lei i contenuti della fede professata, celebrata, pregata e vissuta, è un impegno irrinunciabile della Chiesa, che ogni credente deve far proprio.  Chi lascia in ombra questo “essenziale, vitale, provvidenziale” rapporto con Maria, vero principio costitutivo dell’essenza e della natura della Chiesa, rovescia la base specificamente trinitaria e comunionale del Cristianesimo e mina alle sue fondamenta l’identità stessa della Chiesa, dato che solo vedendo Maria nella Chiesa e la Chiesa in Maria, si impara e comprende entrambe alla luce dell’unico mistero di Cristo. Di conseguenza, mortificando artificiosamente questo rapporto di Maria con la Chiesa e, quindi con Cristo, lo stesso Verbo Incarnato e Redentore perde la sua afferrabilità storica, diventa qualcosa di astratto, un acrolico caduto dal cielo per risalirvi subito dopo, senza aver messo radici nella realtà passata, presente e futura degli uomini. Legata indissolubilmente al Figlio che per mezzo suo si è inserito quale principio di salvezza nella nostra storia e che lei ha seguito con amore, fede e dedizione, Maria, Nuova Eva e Nuova Gerusalemme - Madre, accoglie nel suo grembo l’umanità redenta raccolta nella Chiesa la quale, come popolo fedele al suo Signore, cresce con lei e come lei nella sequela discepolare. La Madre di Dio e degli uomini, rimane perciò una presenza viva, perenne e irrinunciabile a beneficio di tutti coloro che sono chiamati a conformarsi a Cristo.  

3. Maria e l’identità  della Chiesa credente

La Madre del Signore è, quindi, la creatura nella quale la Chiesa realizza il massimo di se stessa, la donna che più ha dato e più dà alla Chiesa, la discepola in cui la Chiesa più si rispecchia, per cui, giustamente è considerata il suo “archetipo” e “prototipo”. In lei si realizzano, in modo esemplare, le attitudini che definiscono tutta l'esistenza credente;  la sua singolarità, per la quale è costituita madre nella fede, la rende “compagna di viaggio”, che con amore ed energia si fa accanto alla Chiesa e ad ogni discepolo per seguirli con amorosa sollecitudine nel cammino della vera vita e per educarli nell'accoglienza e nella testimonianza del Vangelo. Maria è, così, un segno permanente per la Chiesa che vive nel mondo, fra le tribolazioni, portando ogni giorno la croce di Cristo, nel sabato del tempo proteso alla Pasqua futura: ed è segno non soltanto perché splende rivestita di gloria immortale come Regina accanto al Re della gloria, ma perché è l'immagine e l'esempio di chi crede e attende la vittoria del Signore sul male e sulla morte: il suo “ieri” di passione illumina l'”oggi” della Chiesa. La Maria, “virgo fidelis”, è la discepola - maestra - madre che la Chiesa con gioia e gratitudine mostra al popolo cristiano, perché da lei sappia imparare la difficile ma entusiasmante arte del discepolato, e quindi della vera e fedele amicizia con il Signore.  L'itinerario esistenziale e credente di Maria, di conseguenza, manifesta un’importanza sempre crescente per la promozione della fede, specie nel nostro tempo, dinanzi alle esigenze della nuova evangelizzazione. Maria di Nazaret, proclamata da Paolo VI come la “Stella dell'evangelizzazione” perché "prima evangelizzata" e "prima evangelizzatrice", continua nella storia della Chiesa e dell'umanità la sua missione, mostrando a tutti coloro che vogliono essere o diventare uditori della Parola, la via della peregrinazione nella fede, la regola del loro disporsi dinanzi all'annuncio del messaggio di salvezza di Cristo, accogliendo, in lui, nella docilità allo Spirito, il dono salvifico della figliolanza del Padre.

4. Maria e il rinnovamento della Chiesa
Nella prospettiva di un vero ed autentico rinnovamento, Maria continuerà ad essere un punto focale di riferimento per ri-annunciare e annunciare Cristo Dio, anche all'interno di una comunità ecclesiale in crisi di identità che deve, quindi, rinvigorire la sua fede, rigenerarsi nei suoi metodi, rieducarsi nelle sue espressioni e rinnovarsi nelle sue componenti, per essere credibile come Lei, in un mondo anch’esso segnato dalla crisi della religione, del Cristianesimo stesso, della verità, dell’etica, della pedagogia. Destinata alla suprema missione di salvare gli uomini dall'oceano di tutte le alienazioni, e guidarli verso la terra della vita, verso la luce di Dio,  la Chiesa è chiamata sempre a riprendere esatta coscienza della fede, per ravvivarla, per purificarla, per confermarla, per confessarla e questo anche incoraggiando ogni iniziativa che aiuti i fedeli a riconoscere il ruolo particolare di Maria nel mistero della salvezza, ad amarla filialmente ed a seguirne la fede e le virtù, proprio mentre la fede è sottoposta ad una serie di complessi interrogativi da parte della mutata mentalità del mondo contemporaneo. Il nostro pellegrinare trova come compagna di viaggio la Vergine Maria, la Figlia di Sion, la quale, nella più assoluta disponibilità e povertà di cuore, si lascia interpellare dalla Parola che Dio le rivolge e alla quale consacra tutta se stessa. Con lei vogliamo ritrovare la Chiesa, chiamata a modellarsi sulle sue orme, per ritornare a quella stessa Parola che l’ha determinata nel suo nascere, la guida nel suo cammino e la contesta nel suo peccato. Da Maria, come Chiesa, vogliamo imparare ad annunciare, celebrare e servire il Vangelo di Cristo attraverso la testimonianza. In Maria, “pellegrina nella fede”, la Chiesa e ogni cristiano guardano e studiano se stessi in quell’andare verso, in quel continuo superamento che immergono nella ineffabile e trasfigurante conoscenza di Cristo e che manifestano sete d’infinito e desiderio del Dio - con noi. Noi camminiamo “insieme con Maria”, pellegrini nella fede e servi nell’amore, protagonisti della storia che avanza verso il suo Signore. Tutto questo vuol dire che per essere veramente credenti e veramente evangelizzatori, cioè provocatori del reale cambiamento del mondo nella prospettiva salvifica, bisogna anzitutto donare se stessi a Cristo, impegnarsi nell’ascolto della voce dello Spirito di Dio e avere sviluppato nella propria vita di testimonianza un’autentica spiritualità “mariana”.

Bibliografia
GRASSO A., Maria, maestra e modello di fede vissuta, Editrice Istina, Siracusa 2013, pp. 55-67; BABOLIN S., Come affidarsi a Maria, madre dei discepoli del Signore, in AA. VV., Sabati mariani 2000/2001, vol. 1, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 2001; SCHEFFCZYK L., Maria, crocevia della fede cattolica, Eupress, Lugano 2002; ESQUARDA BIFET J., Maria memoria della Chiesa nel cammino missionario del terzo millennio, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 2002; MASCIARELLI M. G., Maria icona di speranza per gli uomini e le donne del terzo millennio, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; BENGOECHEA I., Paolo VI “Se vogliamo essere cristiani dobbiamo essere mariani”. Un precedente historico de esta expresión, in Marianum 55 (1993), n. 1, pp. 259-261; RATZINGER J., Et incarnatus est de Spiritu Sancto ex Maria Virgine, in Theotokos 3 (1995), pp. 291-302; PERRELLA S. M., Maria, madre di Gesù, porta fidei, in Marianum Notizie-News, n1/2012, pp. 1-4; ID., L’insegnamento della mariologia ieri e oggi, Edizioni Messaggero, Padova 2012; CANNAVÒ I., Con Maria pellegrini nella fede, servi nell’amore, Lettera Pastorale dell’8 settembre 1994, in ARCIDICESI DI MESSINA – LIPARI – S. LUCIA DEL MELA, Con Maria pellegrini nella  fede, servi nell’amore. Guida per il Popolo di Dio. Pellegrinatio Mariae, Anno Pastorale 1994-1995, Omnia Sacra, Messina 1994, pp. 15-29; MANELLO M. P., Per una catechesi a partire da Mt 12,46-50, in Theotokos 2 (1994), n. 2, pp. 137-153.

VEDI ANCHE:
- CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
- COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
- MADRE CON LA CHIESA
- MADRE DELLA CHIESA
- MADRE NELLA CHIESA
- MADRE PER LA CHIESA
- MAGISTERO DELLA CHIESA
- MARIA, MEMORIA DELLA CHIESA
- PROTOTIPO DELLA CHIESA






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