A partire soprattutto dalla seconda metà degli anni novanta, il  fenomeno Internet è esploso in maniera non più contenibile, rivelandosi non soltanto un mezzo di comunicazione ma uno spazio virtuale di partecipazione, di incontro, di espressione, di scambi simbolici, culturali, religiosi ed economici. La Chiesa ha guardato prima con prudenza interpretativa e poi con proposta attiva e partecipata a Internet, considerandolo una risorsa per un migliore servizio della comunità umana. Anche Internet, infatti, fa parte per la Chiesa di quelle meravigliose invenzioni tecniche che scoprono le risorse e i valori racchiusi in tutto quanto il creato che, oltre ad essere un servizio dell’uomo, contribuiscono, qualora miranti al migliore ordinamento della società umana, anche alla diffusione e all’avvento del Regno di Dio sulla terra. Nell’annunciare la Buona Novella agli uomini la Chiesa, quindi, oltre a considerare la grande importanza di Internet, ha cercato anche di comprenderlo e sapientemente usarlo, allo scopo di comunicare efficacemente con gli uomini e le donne immersi nella cultura e nell’esperienza veicolante di questa nuova tecnologia. Internet, infatti, ha offerto e offre sempre di più alla Religione grandi benefici e vantaggi e si è rivelato e si rivela sempre di più un veicolo utile di evangelizzazione e di catechesi. Esso permette, infatti, l’accesso immediato e diretto a importanti fonti religiose e spirituali, a grandi biblioteche, a musei, a luoghi di culto, a documenti del magistero, a scritti di Padri e Dottori della Chiesa, ecc., altrimenti irraggiungibili e mette idealmente e praticamente a contatto tutti coloro che fanno parte della comunità virtuale di fede. La Chiesa, tuttavia, non si nasconde anzi critica i gravi aspetti negativi di Internet, tra i quali la diffusa indifferenza o ostilità al credo e alla morale cristiana; la denigrazione di gruppi religiosi o etnici; il dilagare della pornografia e l’incitazione violenza; ecc. All’interno della stessa area cattolica desta preoccupazione la presenza di una Chiesa parallela che, distaccandosi dagli insegnamenti della teologia e del magistero,  presenta interpretazioni dottrinali eccentriche, pratiche devozionali stravaganti, proclami ideologici e comportamentali che, a torto, si fregiano del nome “cattolico”.

2. Presenza di Maria sulla rete
Maria è presente in forma massiccia e multiforme su Internet. È incalcolabile a livello mondiale il numero di siti web che, in un modo o nell’altro, in tutto o in parte, si rifanno al suo nome. É un infinito mare magnum che se, da un lato, propone interessantissimi aspetti del culto mariano, della devozione popolare e della ricerca mariologica, richiede, dall’altro, sempre e comunque, un serio discernimento per non cadere nel tranello di un subdolo dissenso ecclesiale, di un diffuso pressappochismo dogmatico, di un sotterraneo millenarismo visionario di cui molti siti mariani sono purtroppo carichi. Ecco gli indirizzi di alcuni siti mariani significativi e qualificati. L’elenco ovviamente non è né completo, né esaustivo ma solo indicativo: