Andrea nacque a Damasco nel 660. In giovanissima età, raggiunta Gerusalemme, entrò nel monastero di San Saba e del Santo Sepolcro. Nel 685 il patriarca Teodoro lo inviò quale suo delegato al VI concilio ecumenico, per sostenere la condanna del monotelismo. Verso l'anno 700 fu vescovo di Gortina nell'isola di Creta. Morì nell’isola di Lesbo nel 740 ed il Martyrologium Romanum lo commemora al 4 luglio.

2. La mariologia di Andrea di Creta
Andrea divenne famoso come predicatore e come compositore di inni sacri. Le sue omelie si rivelarono importanti per lo sviluppo della devozione mariana. Insieme a Germano di Costantinopoli e Giovanni Damasceno è tra i più grandi mariologi greci dell'VIII secolo. Il suo pensiero mariologico, profondamente ancorato alla Storia della salvezza come alla cristologia, apre nuovi orizzonti sulla figura di Maria. Chiama la Vergine: Immacolata, Tutta Santa, Unica, Superiore a tutti gli altri esseri. Insiste, inoltre, nel sottolineare con grande potenza descrittiva la sua funzione mediatrice, radicata nella sua qualità di Madre di Dio. La mediazione cosmica e universale che lei svolge dal cielo, non è altro che la continuazione del ruolo a lei assegnato fin dal momento della Incarnazione, per cui Ella è "Mediatrice della Legge e della grazia, sigillo dell'Antica e della Nuova Alleanza". Per Andrea, infine, Maria è "garanzia della divina riconciliazione, sostegno di ogni ascesa e contemplazione, dimora di tutti i miracoli che siano mai avvenuti nel passato e sono compiuti ora".

Bibliografia
GAMBERO L., Maria nel pensiero dei Padri della Chiesa, Edizioni Paoline, Cinisello balsamo 1991, pp. 444-453.

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