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EMMERICK ANNA KATHARINA



1. Cenni biografici
Nata in una famiglia di contadini, quinta di nove figli, divenne domestica e poi sarta prima di entrare nel 1802 nel monastero di Agnetenberg presso Dülmen, insieme alla sua amica Klara Söntgen. Tra il 1802 e il 1811 si ammalò frequentemente. Nel 1811 il monastero nel quale si trovava, a causa del movimento di secolarizzazione, venne soppresso ed Anna Katharina dovette abbandonarlo. Venne accolta come domestica presso l'Abbé Lambert, un prete fuggito dalla Francia che viveva a Dülmen. Fu in questo periodo che ricevette le stigmate. Le sue visioni più conosciute sono quelle relative alla Passione di Gesù, ricchissime di dettagli non riportati dai Vangeli, ma perfettamente coincidenti con i particolari "inediti" che saranno in seguito fatti propri dalla veggente italiana del '900, Maria Valtorta. Fu in cura dal dottor Franz Wesener, un medico ateo divenuto credente oltre che suo fedele amico, il quale tenne per undici anni un diario dei fenomeni occorsi alla sua paziente. Ella dovette anche sopportare persecuzioni sia in convento che fuori. Oltre al suo medico curante della sua vicenda si interessò anche il poeta tedesco Clemens Brentano che dal 1816 al 1824 prese nota delle sue visioni. Nell'estate del 1823 Anna Katharina peggiorò il suo stato di debolezza. Accettò questo malessere dichiarando che avrebbe unito la propria sofferenza con quella di Cristo e l'avrebbe offerta per la redenzione degli uomini, come aveva già fatto negli anni passati. Morì nel 1824. La sua tomba venne riaperta sei settimane dopo la sua morte e il suo corpo venne trovato incorrotto. Nel 1892, il vescovo di Münster diede inizio al processo di beatificazione. Dopo 135 anni, a 180 dalla morte, Papa Giovanni Paolo II l'ha scritta nell'albo dei Beati, il 3 ottobre 2004.

2. La vita di Maria secondo le visioni di Katharina
Nelle sue visioni mistiche, Katharina ha contemplato Maria nel suo sposalizio, durante la morte di Giuseppe, alle nozze di Cana e durante la Passione, dopo la deposizione di Gesù dalla croce. Il suo segretario, Clemente Brentano, registrò tutte le sue visioni in cui, con dovizie di particolari, descrisse vari episodi della vita terrena di Gesù e della Madonna. Leggendo, dunque, le pagine della Emmerick, apprendiamo alcuni particolari della “vita della Madonna” che, tuttavia, non sono storicamente confermabili, dato che la S. Scrittura ignora questi passaggi.

MATRIMONIO DI MARIA E GIUSEPPE
In una delle visioni che le si attribuiscono avrebbe visto Maria di Nazaret che all'età di quattordici anni si sposava con Giuseppe.

MORTE DI SAN GIUSEPPE
Maria assistette, con grande tenerezza, il suo sposo Giuseppe: "Quando Giuseppe morì, Maria, seduta al suo capezzale, lo teneva tra le sue braccia e Gesù stava in piedi al suo fianco". Fu un momento di grazia straordinaria: la mistica infatti riferisce di aver visto l'umile camera ove Giuseppe spirò tutta piena di angeli e di luce.

LE NOZZE DI CANA
La Emmerick spiega che Gesù chiamò Maria "donna" per attribuirle un titolo denso di significato biblico con
cui le riconosceva la maternità divina. "Le disse "donna" e non "madre mia", perché stava per compiere un'opera misteriosa davanti ai suoi discepoli e a tutti i suoi parenti in qualità di Messia e come Figlio di Dio, vale a dire egli era là con il suo potere divino". Tutti ci siamo chiesti perché Gesù, proprio a Cana, abbia usato un'espressione apparentemente dura nei confronti della Madonna: "Che vi è fra me e te, non è ancora venuta la mia ora". Gli esegeti hanno scritti fiumi di parole per comprenderne il motivo. La Beata Caterina, però, che ebbe anche la percezione sensoriale di quel dialogo, riferisce che il tono di Gesù era dolce ed accondiscendente e che, in quelle parole, c'era solo venerazione ed amore per la Madre.

LA DEPOSIZIONE DI GESÚ DALLA CROCE
È senza dubbio toccante la visione con cui Katharina rappresenta la scena della deposizione dalla Croce del corpo straziato di Gesù: "Vidi la Santa Vergine lavare il capo insanguinato ed il volto di Gesù. Via, via che Ella detergeva quel corpo, si mostravano nei particolari le orribili crudeltà esercitate su Gesù; da una ferita all'altra aumentavano la compassione e la tenerezza per tante crudeli sofferenze. La Santa Vergine lavò le piaghe del capo, il sangue che riempiva gli occhi, le narici e gli orecchi con una spugna e un piccolo lino steso sulle dita della mano destra, allo stesso modo pulì la bocca semiaperta, la lingua, i denti e le labbra. Ella suddivise la capigliatura di suo Figlio in tre parti, una parte per ogni tempia e l'altra dietro il capo e, quand'ebbe sgrovigliati i capelli davanti e li ebbe resi lucidi e lisci, li fece passare dietro agli orecchi. Quando infine il capo fu ripulito lo velò, dopo aver baciato il Figlio sulle guance".

3. La casa di Maria ad Efeso
Ad Efeso si svolse, secondo Katharina, un evento particolare: "Giovanni si alzò, estrasse dal suo seno una scatola di metallo e ne estrasse una busta di lana fine, nella quale si trovava un pannolino bianco che conteneva la santa Eucaristia. Allora egli pronunciò in tono grave e solenne alcune parole e donò la santa Comunione a Maria". Ad Efeso, inoltre, si conserva e venera la “casa di Maria”, dove secondo la Emmerick, la Vergine avrebbe abitato con l’Apostolo.  L’abitazione, che sorge vicina ad una sorgente, rettangolare e di pietra, a un piano solo, col tetto piatto e il focolare al centro, tra boschi e al margine della città, è stata scoperta dagli archeologi alla fine del secolo XIX sulla base delle precise e dettagliate descrizioni della Emmerick. Gli scavi condotti tra il 1898-1899 portarono alla luce all’interno dei ruderi alcuni resti di un focolare risalenti al I secolo e rivelarono attorno alla presunta dimora della Madonna la presenza di un piccolo quartiere sorto nel VII secolo. Il Santuario, viene chiamato anche la "Lourdes dei musulmani", perché da essi molto visitato, a causa della loro profonda venerazione per la “Madre di Gesù”. La “Casa di Maria”, infatti, già visitata da Papa Paolo VI nel 1967 e da Giovanni Paolo II nel 1979, gode di un flusso ininterrotto di devozione che è costituito più da musulmani che da cristiani. La piccola “stanza di Maria” ha le pareti ornate dalla Sure a Lei dedicate nel Corano, dove Maria viene onorata come “l’unica donna non toccata dal demonio”. Secondo la Emmerick, fu in questa casa che la Vergine visse per alcuni anni e morì e, dopo essere stata sepolta, anche assunta al cielo.

Bibliografia
EMMERICK A. K., Visioni e contemplazioni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; ID., Vita della Madonna, Editrice Ancilla, Conegliano 2005; ID., Vitta della Santa Vergine, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; GIOVETTI P., La monaca e il poeta. Anna Katharina Emmerick e Clemens Brentano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; NOJA V. (a cura di), La passione del Signore nelle visioni di Anna Katharina Emmerick, San Paolo,Cinisello Balsamo 2007; ID., Visioni e profezie di Caterina Emmerick. Il fiore azzurro della fede, Edizioni Segno, Udine 2010; ID., I misteri dell’Antica Alleanza secondo le visioni di Suor Anna Katharina Emmerick, Edizioni Segno, Udine 2001; GIOVETTI P., Gesù negli anni della vita pubblica secondo le visioni della Beata Anna Katharina Emmerick, San Paolo, Cinisello Balsamo 2014.

VEDI ANCHE:
CASA DI MARIA






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