Il 24 marzo 1920, il Papa Benedetto XV, con Decreto dell'allora Sacra Congregazione dei Riti, dichiarava la Madonna di Loreto principale Patrona di tutti i viaggiatori in aereo.

1. Storia dell’aviazione
Per secoli, il volo aveva rappresentato uno dei desideri più audaci dell'uomo; aveva ispirato leggende e invenzioni, che lo indicavano come un sogno impossibile a causa dei limiti invalicabili posti dalla natura. Esso aveva anche stimolato la creatività di ricercatori e scienziati, che si erano esercitati, talvolta con intuizioni geniali, ma spesso troppo avanzate per il loro tempo, a immaginare strumenti e apparecchiature che potessero offrire all'uomo quelle ali di cui era privo. Quando, nel 1903, i fratelli Wilbur e Orville Wright fecero volare, sia pure per alcune centinaia di metri, il primo aereo, pochi potevano intuire che in quel momento era iniziata una nuova epoca, e che la mobilità umana, fino ad allora limitata a percorrere itinerari tracciati sulla superficie della terra e del mare, aveva intrapreso una nuova direzione, rivoluzionaria rispetto alle precedenti, quella dell'aria, foriera di sviluppi fino ad allora impensabili.

Nel 1920 il fenomeno dell’aviazione, che aveva conosciuto un grande incremento, specialmente durante il tragico periodo del primo conflitto mondiale, era ancora limitato e riservato ad un numero relativamente piccolo di appassionati, conquistati dall'aspetto ardimentoso del volo umano. Già prima di allora, da diverse parti, erano stati fatti passi e prese iniziative per assicurare che questa nuova forma di mobilità avesse un suo celeste patrono. La devota tradizione lauretana, relativa al trasporto della Casa di Maria per mano degli angeli da Nazaret all'antica Illiria e di qui nel territorio di Recanati, appariva particolarmente adatta, e orientava la scelta verso la Madonna di Loreto. Nel 1912, la Society Aviatori e Aeronauti dell’Aria, con sede a Torino, si era già affidata alla sua protezione, e in modo analogo si comportarono altre associazioni del settore. Finita la Guerra Mondiale, l'Aero Club d'Italia intraprese iniziative per ottenere la proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona degli aeronauti. Accogliendo i voti di Pastori e fedeli, Benedetto XV stabili quindi la Vergine Lauretana quale Patrona di tutti i viaggiatori in aereo, senza distinzione di stato e di nazionalità. La protezione di Maria, pertanto, non si limita al trasporto aereo operato dalle forze armate, ma si riferisce ad ogni persona che viaggia e a quanti, nei velivoli stessi o nei servizi di terra, sono responsabili della sicurezza e della tranquillità di coloro che sono trasportati. Dopo la proclamazione pontificia, la devozione dei viaggiatori in aereo verso la loro celeste Patrona e andata crescendo. Ci furono anche dei governi che emisero propri decreti per riconoscere ufficialmente tale patrocinio. Alcune imprese pionieristiche, che ebbero il merito di mostrare nuove possibilità di sviluppo, furono affidate alla protezione della Madonna di Loreto, la cui immagine accompagnò i primi trasvolatori dell'oceano Atlantico e gli esploratori del Polo Nord. Anche le storiche conquiste spaziali furono legate alla devozione verso la Patrona dell'aviazione, la cui immagine, nel 1969, fu portata sulla Luna. Sono innumerevoli gli aeroporti nei quali l'effigie della Madonna di Loreto e presente; ed e viva la devozione, piena di fiducia e di affetto, che tributano alla Vergine Maria quanti sono impegnati, in diverse mansioni, nell'assicurare il successo del volo. Con un gesto che si ripete ogni anno a Loreto, in occasione della veglia per la “Festa della venuta”, la statua della Vergine e portata in processione, all'interno del Santuario e nella Piazza, da alcuni membri della Forza Aerea Italiana. Anche i Successori di Benedetto XV hanno avuto a cuore la devozione per la celeste Patrona dei viaggiatori aerei. Nel 1964, il Beato Paolo VI, primo Papa nella storia, salì su un aereo per recarsi in pellegrinaggio in Terra Santa e, in quella circostanza, una piccola immagine della Vergine Lauretana fu posta nella cabina. Lo stesso Paolo VI compose una preghiera alla Madonna di Loreto, in cui invocava pace e progresso per le nazioni legate in vincolo di solidarietà attraverso il mezzo aereo. Ma e stato soprattutto San Giovanni Paolo II ad utilizzare in molteplici occasioni l'aereo, per compiere i suoi viaggi apostolici, che hanno circondato il mondo intero in un abbraccio di pace.

4. Crescente importanza dell’aviazione
Nel corso del XX secolo, il volo umano e diventato un fenomeno mondiale, che coinvolge l'intero globe terrestre in una fitta rete di spostamenti, e si proietta anche nello spa zio pia lontano, attraverso le imprese astronautiche. Purtroppo, viene spontaneo pensare anche agli eventi bellici, in cui l'aereo e strumento per trasportare armi e truppe ed effettuare devastanti bombardamenti. I lanci delle bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki riassumono in se tutta la drammaticità di un tale uso nefasto del mezzo aereo. Ma ben pia frequente ne e l'utilizzazione per finalità di pace e di progresso, per favorire la collaborazione tra i popoli e per accelerare gli interventi di soccorso in momenti di necessità, sia per far giungere beni di prima necessità in zone colpite da carestie o da altri disastri naturali, sia per offrire un rapido trasporto a persone la cui vita e salute si trovano in grave pericolo. L'aereo poi e diventato strumento quotidiano e indispensabile di scambio e di incontro tra persone di città e nazioni diverse, operanti nei vari settori: economia, commercio, ricerca scientifica, scambi culturali e di studio, politica e diplomazia. Anche il dialogo per la pace, che resta una delle urgenze fondamentali per la salvaguardia del benessere del mondo intero, può contare su questo strumento di trasporto, per favorire l'incontro diretto tra i diversi responsabili della politica mondiale. Un fenomeno che ha assunto in questi ultimi decenni una dimensione molto ampia e importante, e quello del turismo, per il quale un gran numero di persone approfittano della facilità di spostamento offerta dal trasporto aereo, per conoscere regioni lontane e per avere contatti diretti con popolazioni diverse. In questo modo, anche se non mancano aspetti negativi, il turismo offre molte possibilità perche i popoli si conoscano e si apprezzino, e si incrementino relazioni basate sulla stima e sul rispetto.

5. Nuova evangelizzazione e aviazione
La presente ricorrenza offre l'occasione per incoraggiare soprattutto coloro che operano nella pastorale dell'aviazione nei vari settori. La Chiesa, nella sua materna sollecitudine, desidera che ogni uomo possa ricevere il dono prezioso del Messaggio di salvezza che viene da Cristo e abbia la possibilità di camminare nella fede e nella vita cristiana, in qualunque situazione si venga a trovare. Il mondo della mobilità aerea, specialmente negli aeroporti e durante i voli, e diventato un vero e proprio "crocevia umano", dove persone di differenti razionalità, culture, religioni entrano in contatto, in momenti ordinari e straordinari della propria esistenza. Anche questo ambiente e luogo di testimonianza cristiana, anzitutto attraverso la preghiera, l'esempio di vita, lo svolgimento attento e generoso delle proprie funzioni, nella promozione dei valori di giustizia, di pace, di amore, e nella difesa dei diritti, specie dei poveri, dei deboli e dei sofferenti. L'annuncio del Vangelo nel mondo della mobilità aerea sia civile che militare dev’essere, pertanto, un’attenzione costante nell'impegno pastorale della Chiesa. La presenza di Cappelle negli aeroporti, il ministero dei Cappellani e di quanti collaborano alla loro opera, ne sono segni concreti da favorire e sostenere. La mobilità umana, nelle sue molteplici forme, e un'immagine simbolica della nostra vita, che ci appare come un pellegrinaggio nella fede verso la comunione piena con Dio Padre. In modo particolare la mobilità aerea ci invita ad allargare gli orizzonti per esclamare con il Salmista: "I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento" (Sal 18/19,2), e a levare il nostro sguardo verso il cielo, ricordando che la nostra meta non e su questa terra, ma e l'eternità di Dio, e che l'uomo non ha solo una dimensione orizzontale, ma anche verticale, spirituale, trascendente. L’invocazione a Maria, per tutti coloro che si pongono in viaggio usando il mezzo aereo e per gli operatori del settore, appare motivo di sicurezza e di conforto, nella serena fiducia che, attraverso il suo aiuto materno, Dio non mancherà di assisterli con la sua Provvidenza misericordiosa.

Bibliografia
SACRA CONGREGATIO RITUUM, Beata Maria Virgo Lauretana aëreonautarum patrona declaratur, Decretum die 24 martii 1920, in AAS, 20 (1920), p. 175; BERTONE CARD. T., Messaggio a mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Delegato Pontificio per il Santuario di Loreto, in occasione del 90° anniversario della proclamazione della Vergine Lauretana a Patrona principale e universale dei viaggiatori in aereo, Città del Vaticano 18 marzo 2010.