L’argomento è stato oggetto del VII Congresso mariologico di Roma del 1975. Lo studio del culto di Maria nei secoli XII-XV presenta un vastissimo panorama di documentazione, che spazia dall'Oriente all'Europa e giunge fino all'America:

- La pietà di Cristoforo Colombo verso la Vergine emerge dai documenti dall’archivio di Siviglia e dai dati biografici, da cui appare, tra l’altro, che dieci isole scoperte ebbero un nome ispirato a Maria.

- Le 100 omelie bizantine, in gran parte inedite, studiate da E. Toniolo, trasmettono un'immagine vivissima di Maria. Inserita nel tessuto ecclesiale e nelle vicende storiche del tempo, la figura della Theotokos appare come la liberatrice, ma soprattutto come l’operatrice di catarsi di una vita santa. Progressivamente i cristiani d'Oriente comprendono che la preghiera a Maria non deve mirare al suo intervento nei pericoli, ma alla conservazione nella fede dei padri.

- Nell'area occidentale troviamo s. Bernardo, la cui devozione mariana è indiscutibile, ma anche Gersone, Duns Scoto e vari dottori dell'epoca scolastica, che hanno offerto alla chiesa una dottrina solida e ispiratrice di una pietà caratterizzata da un fervore senza sentimentalismi e da un umanesimo senza esagerazioni.

- Studiando la venerazione di Maria nella mistica tedesca, P. Meinhold conclude che in essa si rivela una devozione piena di vita e un atteggiamento di fede, che parte dal mistero fondamentale dell’incarnazione del Figlio di Dio da Mana. É un cammino – come afferma il teologo protestante  P. Meinhod - valido anche per noi «Attraverso Cristo andiamo a Maria, e attraverso Maria andiamo di nuovo a Cristo».

- Anche la figura originale di Gioacchino da Fiore (†1203) presenta interessanti risvolti mariani. Nell'esposizione dell'Apocalisse, definita dall'abate calabrese «il vangelo del futuro», Gioacchino distingue nella stona della chiesa il tempo della sterilità durato fino al medioevo e quello della fecondità. Maria designa la chiesa spirituale, che porta Cristo concepito dallo Spirito, accoglie la Parola eterna ed è in cammino verso l'unità. Madre della terza età della Chiesa, Maria è l'emblema dell'ansia di rinnovamento che ha pervaso Gioacchino da Fiore.

- Il culto di Maria trova spazio nelle varie nazioni e ordini religiosi, nel concilio di Basilea e nelle espressioni liturgiche e paraliturgiche {come il rosario) della pietà. La psicanalista Bernadette Lorenzo studia la devozione mariana in cinque mistiche vissute in Europa tra il XIII-XV secolo, mentre due studiosi cappuccini approfondiscono il titolo nuovo in Occidente di «Sposa dello Spirito santo» con cui S. Francesco d'Assisi saluta la Madonna.

Bibliografia
DE FIORES S., Maria nella teologia contemporanea, Centro di Cultura Mariana “Madre della Chiesa”, Roma 1991, pp. 210-211; BENGOECHEA I., La Virgen Maria en la vida y la obra de Cristóbal Colon, De cultu  mariano saeculis XII-XV. Acta congressus mariologici·mariani internationalis in Roma anno 1971 celebrati, PAMI, Roma 1976, vol. V, pp. 385-429; TONIOLO E. M., Maria attraverso l'omiletica bizantina dal secolo XII al secolo XVI, ibidem, vol. IV, pp. 53-68; MEINHOLD P., Die Marienverehrung in der deutschen Mystik, ibidem, vol. V, pp. 195-220; TALLERICO D. M., Risvolti mariani nella tipologia escatologica di Gioacchino da Fiore, ibidem, vol. IV, pp. 229-257; LORENZO B., Dévotion mariale de quelques fìgures féminines du XIII’ au XV" siècle. Projection de la psyché ou réalité théologale, ibidem, vol. IV, pp. 331-353; VAN ASSELDONK O. – PYFFEROEN I., Maria santissima e lo Spirito Santo in san Francesco d'Assisi, ibidem, pp. 413- 445.

VEDI ANCHE:
- CULTO
- CULTO DI MARIA NEI PRIMI SECOLI
- CULTO DI MARIA NEI SECOLI VI – XI
- CULTO DI MARIA NEL SECOLO XVI
- CULTO DI MARIA NEI SECOLI XVII - XVIII
- IPERDULIA