1. Cenni biografici
Nato a Senigaglia il 13 maggio 1792, fu guardia nobile di Pio VII, poi passò due anni nel Chili, come segretario del vicario apostolico Muzzi. Arcivescovo di Spoleto nel 1827, vescovo d'Imola nel 1832, fu nominato cardinale nel 1840. Eletto papa alla morte di Gregorio XVI, liberò i prigionieri politici, richiamò gli esiliari, stabilì il municipio romano, ammise parecchi laici nel suo ministero, presieduto dal cardinale Antonelli ed accordò agli Stati pontifici una costituzione che associava al collegio dei cardinali due Camere, una nominata dal papa, l'altra elettiva. Dai primi suoi atti, sembrò favorevole al movimento unitario italiano. Scoppiata la rivoluzione del 1848 fu invitato ad unire le truppe pontificie  alle piemontesi, contro l'Austria. Esitò lungamente, accordò il suo concorso, poi lo ritirò. Il 24 novembre 1848, Pio IX fu costretto a lasciare Roma e si rifugiò a Gaeta, mentre i mazziniani proclamavano la Repubblica romana. Domandò allora l'intervento delle potenze cattoliche, e un esercito francese entrò in Roma e vi rimase. Ritornato nella sua capitale (1850), il papa attese a ristabilire la gerarchia cattolica in Inghilterra e in Olanda. L'8 dicembre 1854, proclamò il dogma dell'Immacolata Concezione, dopo aver consultati i vescovi di tutto il mondo. Nel 1859 perdette le province settentrionali dello Stato della Chiesa. Nel 1864, pubblicò un'enciclica celebre, seguita dal catalogo, o Sillabo degli errori contrari all' insegnamento cattolico. Convocò, alla fine del 1869, il concilio ecumenico del Vaticano, che proclamò (18 luglio 1870) l'infallibilità del papale. Scoppiata la guerra tra la Francia e la Germania, il corpo d'occupazione francese lasciò Roma, dove, il 20 settembre 1870, entrarono le truppe italiane. Il papa rimase volontariamente prigioniero nel Vaticano, mentre la città veniva proclamata capitale del Regno d'Italia. La Legge delle guarentigie riconobbe al pontefice, oltre all'indipendenza del potere spirituale, il diritto agli onori sovrani, il godimento del Vaticano, di Santa Maria Maggiore, del palazzo di Castel Gandolfo e di una rendita di circa 3 milioni. Pio IX rifiutò la dotazione, nè volle mai uscire dal suo palazzo. Negli ultimi anni del suo lunghissimo pontificato, Pio IX prese provvedimenti contro i vecchi cattolici svizzeri e tedeschi, combattè il Kulturkampf, condusse negoziati relativi alla modificazione del concordato con l'Austria (1874) e ristabilì l'autorità episcopale in Scozia, in Bulgaria, a Ginevra ed in Grecia. Sepolto a Roma nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura. 

2. Documenti mariani di Pio IX
I più importanti documenti mariani di Pio IX sono:
- Ubi primum, Lettera enciclica del 2 febbraio 1849, sulla definibilità del dogmatica dell’Immacolata Concezione di Maria (Pii IX Pontificis Maximi Acta, Romae, ex Typographia Bonarium Artium – ex Typographia Vaticana 1854ss, vol. 1, p. 162). Con questa Enciclica, datata a Gaeta il 2 febbraio 1849, il Pontefice consulta l’intero Episcopato della Chiesa universale, sulla opportunità di una definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione e raccomanda ai Vescovi di fargli conoscere al più presto il loro parere personale e i sentimenti del clero e del popolo delle loro diocesi.
- Ineffabilis Deus, Bolla dogmatica con la quale Pio IX, l'8 dicembre 1854, definiva come dogma di fede l'Immacolata Concezione di Maria (Ineffabilis Deus, Bolla dogmatica dell’8 dicembre 1854, in Pii IX Pontificis Maximi Acta. Pars Prima, Typoraphia Bonarum Artium Romae 1857, pp. 597-619). Dopo aver annunziato il mistero, Pio IX espone l'atteggiamento della Chiesa Romana, dei Padri e degli Scrittori della Chiesa, dei Pastori e dei Fedeli e, finalmente, di lui stesso dinanzi alla verità dell'Immacolata Concezione.

3. La proclamazione del Dogma dell'Immacolata Concezione di Maria
Ci sono state tramandate soprattutto due testimonianze che riguardano l’esperienza personale del papa e un evento particolare al momento della proclamazione del dogma.
1. Questa proclamazione, fu per il papa, sul piano personale, un momento di grande spiritualità. Lo stesso Pio IX, raccontò così nel 1857 alle Suore del Buon Pastore di Imola, la sua esperienza: «Quando incominciai a pubblicare il decreto dogmatico, sentivo la mia voce impotente a farsi udire all’immensa moltitudine che colmava la Basilica Vaticana; ma quando giunsi alla formula della definizione, Iddio dette al suo Vicario tal forza e tanta soprannaturale vigoria che ne risuonò tutta la Basilica. Ed io fui tanto impressionato da tal soccorso divino che fui costretto a sospendere un istante la parola per dare libero sfogo alle mie lacrime. Inoltre, mentre Dio proclamava il dogma per bocca del suo Vicario, Dio stesso dette al mio spirito un conoscimento sì chiaro e sì largo della incomparabile purezza della santissima Vergine, che inabissato nella profondità di questa conoscenza, cui nessun linguaggio potrebbe descrivere, l’anima mia restò inondata di delizie inenarrabili».
2. Un altro evento singolare accadde durante la stessa proclamazione dogmatica.  L’8 dicembre 1854, fu una mattinata tempestosa a Roma a causa di un violento temporale. Ora, tanti testimoni oculari affermarono che al momento solenne della proclamazione, Pio IX fu improvvisamente investito da un fortissimo raggio di luce, che ne illuminò soprattutto il volto solcato di lacrime. Questo è anche confermato dalla deposizione scritta sotto giuramento da Madre Giulia Filippani, delle Religiose del Sacro Cuore, presente, ancora 14enne in San Pietro con la famiglia al momento della definizione. Ella dichiarò testualmente: «Io, come pure tutti i presenti notai uno straordinario chiarore sul volto di Pio IX, anzi dico meglio... quel chiarore fu veduto illuminare la persona del Papa. Quella luce fu attribuita universalmente a causa soprannaturale. Chi volesse, infatti, attribuire quel chiarore a causa naturale deve sapere che la posizione delle finestre della Basilica non poteva permettere ai raggi solari di giungere al Papa, data l'ora della funzione, che deve essere stata dalle dieci alle undici». Questa testimonianza fu inserita alla pagina 120 della Positio del processo di beatificazione di Pio IX.

Bibliografia
PIOLANTI A., L'Immacolata stella del Pontificato di Pio IX, Editrice La Postulazione, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1992; POLVERARI A., Vita di Pio IX, 3 voll., Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1988; SNIDER C., La nota della santità nella vita e nel Pontificato di Pio IX, in Romana canonizationis Servi Dei Pii Papae IX Summi Pontificis, Novissima positio super virtutibus, pp. 18-201, Tipografia Guerra, Roma 1984; PERRELLA S. M., Immacolata e Assunta. Un'esistenza tra due grazie, San Paolo, Cinisello Balsamo 2011; LEPORE F. (a cura di), L'Immacolata segno della Bellezza e dell'Amore di Dio, PAMI, Città del Vaticano 2005; AA. VV., Il Dogma dell'Immacolata Concezione di Maria. Problemi attuali e tentativi di ricomprensione, Edizioni Monfoirtane, Roma 2004; TORNIELLI A., Pio IX, Mondadori, Milano 2011; CIONCHI G., Pio IX, il papa nascosto, Shalom, Camerata Picena 2000;