1. L'autore e l'opera
Il "Manuale di Filotea" è una famosa opera del sacerdote milanese Giuseppe Riva, pubblicata per la prima volta a Milano nel 1831, ripubblicata da Serafino Malocchi nel 1857 e, nuovamente a Milano, da Antonio Bertarelli nel 1901. L'autore (Milano 1803-1876) ha concepito questo libro, per venire incontro «agli svariatissimi desideri delle anime devote» (Prefazione). Ebbe un grande successo, tant'è che alla sua morte aveva visto la luce la 22a edizione del suo Manuale, aggiornato e arricchito negli anni, cosa proseguita anche in edizioni postume come testimonia l'edizione del 1901. Tutti i testi sono in italiano, eccetto, quando sono indicate, le orazioni in latino. Il voluminoso Manuale manifesta tutta la praticità per così dire "milanese", ossia, presentazione sobria di testi meditativi, di varia indole e per ogni circostanza, senza trascurare notizie e informazioni utili circa la festa, sui fatti relativi e prodigi, confraternite e pratiche peculiari, per dare fondamento alla proposta e alla sua larga diffusione.

2. Novene e invocazioni alla Vergine Maria nell'edizione del 1857
Quanto a Novene per le feste di Maria (da p. 462), reca le seguenti:
- Per l'Immacolata Concezione (pp. 462-463): nove sobrie invocazioni a Maria (Vergine amabilissima, ammirabile, privilegiata, immacolata, singolare, felicissima, santissima, beatissima, benedetta), per dire il suo privilegio e chiederle aiuto e sostegno, ciascuna seguita dalla recita dell'Ave; al termine si recita il Gloria. Lo stesso schema è seguito in genere per le altre novene;
- Per la Natività (pp. 463-464): otto invocazioni di tono laudativo e supplicativo;
- Per la Presentazione (p. 464-465): tre invocazioni;
- Per lo Sposalizio (pp. 465-466): cinque invocazioni;
- Per l'Annunciazione (pp. 466-468): nove invocazioni (tutte aperte dall'appellativo Immacolata Maria), per dire gli atteggiamenti della Vergine nell'ora dell'Annunciazione e per chiedere di aiutarci. Cito ad es. la IX, dove figura il nesso annunciazione-eucaristia: «Immacolata Maria, che aveste la gloria singolarissima di portare nel vostro verginal seno colui che i cieli e la terra non son capaci di contenere, ottenetemi, vi prego, di esercitarmi continuamente, a somiglianza di voi, nell'umiltà, nella penitenza, nella carità e nell'orazione, onde ricevere degnamente e con frutto lo stesso vostro divin Figliuolo quando sotto le specie sacramentali si degna di venire dentro di me; e fate ancora che io sia graziato di questa visita al punto della mia morte, onde potere svelatamente contemplano, amarlo e possederlo con voi, in compagnia degli Angioli e dei Santi in paradiso». Si vede che in tali espressioni risalta la fede, il sentimento, l'importanza delle virtù.
- Per la Visitazione (pp. 468-469): nove invocazioni;
- Per la Purificazione pp. 470-471): sette invocazioni;
- Per la festa dei dolori (pp. 471-472): sette invocazioni (secondo i sette dolori);
- Per l'Assunzione (472-4774): nove invocazioni;
- Alla Madonna del Buon Consiglio (pp. 474-475): cinque invocazioni (evocative dei fatti riguardanti l'immagine di Genazzano);
- Sulla festa di Maria SS. Ausiliatrice (pp. 475-476): dopo una notizia storica sulla festa, sono riportate tre preghiere a Maria (indicate anche per la festa del Patrocinio), seguite dall'Ave e, rispettivamente, dalle invocazioni: Refugium peccatorum. Ora pro nobis; Consolatrix affiictorum; Auxilium christianorum; quindi la recita delle Litanie e un'orazione in latino;
- Per la festa del Carmine (pp. 477-479): sette invocazioni con riferimento all'abito e commemorative delle sette allegrezze;
- Alla Madonna degli Angioli (pp. 479-480): tre ampie invocazioni con riferimento alla storia francescana;
- Alla Madonna della neve (pp. 483-484): cinque invocazioni con riferimento ai fatti prodigiosi della tradizione, con richieste generiche;
-  Madonna della cintura (pp. 484-485): tre invocazioni relative ai racconti dell'apparizione di Maria a santa Monica in abito penitenziale;
- Per il Nome di Maria (pp. 489-490): tre invocazioni, con riferimento al Nome e al suo significato di Patrona, Illuminata, Stella del mare;
- Apparizione di Maria SS. sulla montagna della Salette (pp. 490-497): alle notizie sulla verità e la storia dell'apparizione, seguono cinque invocazioni con riferimento ai fatti occorsi in quel luogo;
- Alla Madonna della Mercede (pp. 497-498): tre invocazioni con riferimento alla redenzione degli schiavi;
- Per la festa del Rosario (pp. 498-502): tre suppliche relative ai misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi, ciascuna seguita dall'invocazione Regina sacratissimi Rosarii, ora pro nobis, cinque Ave Maria e un Gloria. Quindi sono indicate quindici invocazioni, per i quindici misteri, ciascuna seguita da un'Ave; al termine di ogni serie (misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi) vi è anche il Gloria: queste invocazioni riproducono esattamente (con trascurabili varianti di rari sinonimi) quelle per la medesima Novena contenute nelle citate pubblicazioni del 1815 e del 1847;
- Alla Madonna di Loreto (pp 504-505): tre invocazioni, relative alla "casa" (la prima si appella al giudizio di severità di Maria verso chi, possedendo per primi la santa casa, non ne tennero conto e restarono privi ditale tesoro...).

2. Aggiunte ed ampliamenti nell'edizione del 1901
Nell'edizione del 1901, le Novene sono disposte secondo l'ordine da gennaio a dicembre, e si legge la seguente avvertenza (assente nell'edizione del 1857): «A scanso di inutili ripetizioni, si avverte una volta per sempre, che ad ogni Novena, di qualunque specie essa sia, sia bene premettere: V/. Deus in adiutorium meum intende: RI. Domine, ad adiuvandum me festina: VI. Gloria. A chiusa poi delle diverse postine, ossia Orazione, si soggiunge: VI. Ora pro nobis, Sancta Dei Genetrix: RI. Ut digni efficiamur promissionibus Christi; coll'Orazione relativa al Mistero od alla Festa, quando non si trovi già esposta una chiusa speciale» (p. 497). Rispetto alla citata edizione del 1857, figura per ogni festa una breve notizia informativa sulla sua storia e l'aggiunta dell'orazione in latino. Si può osservare un accresciuto senso di voler dare "ragione" alla proposta del Manuale. Vi è poi un incremento di feste (intento di rispondere a tutte le esigenze, anche locali, al di là di criteri come l'iscrizione nel Calendario Romano Generale):
- Alla Madonna di Lourdes (11 febbraio);
- Alla Madonna di Caravaggio (26 maggio);
- Alla Madonna del Pianto presso San Calogero (11 luglio);
- Alla Madonna di Oropa (ultima Domenica di agosto);
- Alla Purità di Maria (comincia il venerdì dopo la I domenica di ottobre);
- Festa del Patrocinio (III domenica di novembre);
- Al Sacro e Immacolato Cuore di Maria (domenica prima di Settuagesima, ma anche novena votiva) con invocazioni che si risolvono in occasione per ricordare fatti e avvenimenti relativi alla devozione cordimariana.

Bibliografia
MAGGIONI C., Maria nella pubblicistica devota. Una campionatura significativa dei secoli XVIII-XIX, in AA. VV., La figura di Maria tra ragione, fede e sentimento, Edizioni Marianum, Roma 2013, pp. 379-383.