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CATECHISMI LIMENSI


1. Origine e natura dei Catechismi Limensi
Si tratta dei primi libri stampati in America del Sud, per ordine del III Concilio Provincial de Lima (1582-1583), convocato e presieduto da san Toribio Alfonso de Mogrovejo, arcivescovo di Lima (1538-1606). Per questo si chiamano Catecismos Limenses. Si tratta dei seguenti tre volumi:
- Doctrina cristiana y catecismo (1584);
- Confesionario para los Curas de Indios (1585);
- Tercero Catecismo y Exposición de la Doctrina cristiana por Sermones (1585), chiamato anche Sermonario.
Il primo il vero e proprio catechismo, il cui uso era obbligatorio per tutti; gli altri due libri sono complementi pastorali. Si tratta di opere importanti perché vennero incontro al desiderio di uniformare l'insegnamento della dottrina cristiana su un territorio vastissimo, la parte occidentale dell'America Latina, che andava dal Nicaragua e Panama fino agli estremi confini della Terra del Fuoco. Mancanza di conoscenza delle lingue locali, ignoranza della dottrina essenziale della fede, carenza di sussidi catechistici comuni avevano reso povera e arbitraria l'evangelizzazione tra i nativi. Per questo il Concilio diede delle precise disposizioni per la redazione del catechismo:
- tener conto, per quanto era possibile, del Catechismo romano del 1566;
- esporre le verità essenziali della fede e della morale cristiana in forma di domanda e risposta, da far imparare a memoria prima e dopo il battesimo;
- redigere un catechismo breve per i semplici e un altro più ampio per i più istruiti;
- il catechismo doveva essere trilingue, spagnolo, quechua (lingua locale più diffusa e conosciuta) e aymara.
Il redattore principale di queste opere sembra essere stato il gesuita spagnolo José de Acosta, autore, fra l'altro, del pregevole De Procuranda Indorum Salute. A questi catechismi hanno attinto fino al nostro secolo le diocesi dell'America centrale e meridionale.

2. Maria nel "Doctrina cristiana y catecismo"
a)
La prima opera, Doctrina cristiana y catecismo (1584), contiene diversi sussidi; i più importanti per la catechesi sono i seguenti:
-  la Doctrina cristiana, con testo trilingue: spagnolo in alto, e in basso il testo in quechua e aymara su due colonne;
- la Suma de la Fe Católica solo in spagnolo;
- il Catecismo Breve para los rudos y ocupados con testo trilingue;
- Plática Breve en que se contiene la suma de lo que ha de saber el que se hace cristiano con testo trilingue;
Catecismo Mayor, para los que son más capaces con testo trilingue e dieci volte più ampio del Catecismo Breve (17 domande in 5 pagine in folio per il primo; 117 domande e risposte in 49 pagine per il secondo).
b) Subito all'inizio della Doctrina cristiana, dopo il Pater noster, si pone la preghiera dell'Ave Maria, alla quale fa seguito il Credo e la Salve [Regina]. Con grande stringatezza si presentano poi gli articoli di fede, sette dei quali relativi alla divinità e sette all'umanità di Nostro Signore Gesù Cristo. Tra gli articoli relativi alla sua umanità, il secondo recita: «Credere che nacque dal seno verginale della Vergine Santa Maria, rimanendo ella vergine prima, durante e dopo il parto». Un ultimo accenno a Maria si trova nella confessione generale prima della messa, che chiude la Doctrina.
c) Nella Stima de la Fe Católica non c'è alcun cenno a Maria: le verità da insegnare sono quelle relative a Dio, alla Trinità, all'incarnazione e alla Chiesa. Nel Catecismo Breve para los rudos y ocupados, Maria viene nominata una volta, a proposito di Gesù Cristo, vero Dio, il quale «si fece uomo nel seno della Vergine Maria, e nacque lasciandola vergine». Nella Plática breve, in forma discorsiva, si riafferma che il Figlio di Dio «si fece uomo nascendo dalla Vergine Maria». Nel Catecismo Mayor ci sono alcuni riferimenti alla Beata Vergine. A proposito dell'azione dello Spirito Santo nell'incarnazione del Figlio di Dio si insegna «che il Figlio di Dio (non per opera di un uomo, ma per virtù dello Spirito Santo) prese carne umana nel seno della Vergine Santa Maria». Spiegando poi il modo della nascita di Gesù da Maria, si afferma che ella è «vergine incorrotta prima del parto, nel parto e dopo il parto; e così questa Vergine Santa Maria è Madre di Dio e Signora nostra». Nella catechesi sui comandamenti si insegna che i cristiani mentre adorano Gesù Cristo sulla croce o nella sua immagine, venerano la Beata Vergine e i santi. Così nella parte dedicata alla preghiera si invita a recitare, oltre al Padre nostro, anche l'Ave Maria e la Salve".

3. Maria nel "Confesionario para los Curas de Indios"
Nel Confesionario, il sacerdote prima della confessione chiede al penitente la recita del Padre Nostro, dell'Ave Maria e del Credo. Nell'esame di coscienza c'è un accenno a Maria a proposito del comandamento di non giurare. Tra i complementi al Confesionario, ci sono istruzioni sugli usi degli indios e anche sui loro errori contro la fede cattolica: in questo contesto si parla dei dubbi circa la verginità di Nostra Signora. Così nella preparazione alla morte si insegna a invocare «la gloriosa Vergine Maria, Madre di Dio, avvocata nostra, che vi guarda, vi favorisce e vi difende dai vostri nemici. Col suo favore non temete nulla. Chiamatela e invocate il suo aiuto». Anche nelle Litanie dei Santi ci sono tre invocazioni alla Vergine Madre di Dio, Vergine delle Vergini, e nostra interceditrice. Tra le feste, vengono citate quelle di Nostra Signora, e cioè Natale, la Purificazione, l'Annunciazione e l'Assunzione.

4. Maria nel "Tercero Catecismo y Exposición de la Doctrina cristiana por Sermones" 
a)
Nel Sermonario, e cioè nel Tercero Catecismo y Exposición de la Doctrina cristiana por Sermones (1585), si premettono anzitutto delle indicazioni di grande attualità pedagogica: ai nativi bisogna insegnare con semplicità e insistere sull'essenziale (Trinità, incarnazione, Gesù come unico salvatore...); ci vuole poi chiarezza, brevità, prudenza, umiltà e forza di persuasione: bisogna non solo convincere la mente ma muovere l'affetto del cuore. Nei trentuno sermoni non c'è nessuno interamente dedicato all'annuncio del mistero di Maria. Accenni mariani sono sparsi qua e là. Trattando, ad esempio, dell'incarnazione redentrice, si insegna che Gesù si incarnò nel seno della Vergine Maria, nostra Signora, per opera dello Spirito Santo e che la sua nascita a Betlemme lasciò vergine sua madre per l'onnipotenza di Dio (Sermone 3). Altri richiami a Maria si trovano nelle istruzioni sulla preparazione alla buona morte (Sermone 17), sulla venerazione delle immagini (Sermone 19), sul mantenere le promesse fatte alla Vergine (Sermone 20), sulla celebrazione delle feste mariane dell'Assunzione, della Nascita di Maria, dell'Annunciazione e della Purificazione (Sermone 21), sulla cura di evitare i peccati contro il sesto comandamento (Sermone 24), sulla preghiera (Sermone 28).
b) Un'ampia catechesi mariana si trova, invece, nel sermone dedicato alla preghiera del Padre nostro e dell'Ave Maria (Sermone 29): «Preghiamo anche l'Ave Maria come ci insegna la santa Chiesa; dopo il Padre nostro è la preghiera più accetta a Nostro Signore. Nell'Ave Maria parliamo con Nostra Signora la Vergine Maria, Madre di Dio, che è la Regina del cielo e Avvocata nostra. E una Signora che ci ama molto e sempre intercede per noi; per lei il Signore ci dona tante grazie e di libera da tutti i mali. Questa Signora è superiore a tutti gli apostoli e a tutti i santi e gli angeli. Dopo Gesù Cristo, suo Figlio e nostro Signore, non c'è nessuno come questa Signora, che sia così in alto e che tanto ci ami. Per questo dobbiamo invocarla sempre nelle nostre afflizioni e necessità e averla come Madre e amarla molto, perché ella ci tiene come suoi figli e ci ama molto. Ognuno tenga l'immagine di Nostra Signora per pregare con devozione e invocarla; sebbene stia in cielo, ella ci ascolta molto bene. Con questa Signora parliamo nell'Ave Maria, salutandola con molto amore e reverenza, dicendo: Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra tutte le donne. Queste parole le disse l'angelo san Gabriele quando le portò l'annuncio dell'Altissimo affinché diventasse la Madre di Dio. Lei si rallegra molto quando la invochiamo con lo stesso saluto. Diciamo anche: Benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Questa parola la disse santa Elisabetta, sua parente, quando la Vergine Maria andò a visitarla, perché Gesù nostro Signore la prese per madre. In tal modo, per lei noi raggiungiamo il frutto benedetto e la vita celeste che perdemmo per Eva la nostra prima madre. Diciamo poi: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi miseri peccatori; ora e nell'ora nella nostra morte, quando maggiore è il nostro pericolo e abbiamo più necessità del suo aiuto».

Bibliografia
AMATO A., Maria la Theotokos. Conoscenza ed esperienza, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2011, pp. 44-48; Doctrina Cristiana y Catecismo para instrucciòn de los Indios y de las demis personas, che han de ser enseiiadas en nuestra sancta Fede. Con un Confessionario, y otras cosas necessarias para los que doctrinan, que se contienen en la pdgina siguiente. Compuesto por Auctoridad del Concilio Provincial, que se celebrò en la Ciudad de los Reyes, el ano de 1583. Y por la misma traduzida en las dos lenguas generales de este reyno, quichua, y aymara, Tipografia Antonio Ricardo, Lima 1584.

VEDI ANCHE
 - CATECHISMO DEGLI ADULTI
 - CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
 - CATECHISMO DI SAN PIO X
 - CATECHISMUS ROMANUS
 - COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA 






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