CATEGORIA: MARIOLOGIA - RICERCA
TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE: Maria. Nuovissimo dizionario. Vol. 1


Stefano De Fiores
Maria. Nuovissimo dizionario VOL. I
EDB, Bologna 2008


Opera di un solo autore, che ha all’attivo una trentennale esperienza di ricerca e di insegnamento di mariologia in varie università pontificie di Roma (Gregoriana, Salesiana, Marianum), questo nuovissimo dizionario mette a tema la donna Maria, affiancandosi agli ottimi dizionari esistenti, diversificandosi tuttavia da questi ultimi per l’intento di sistematicità con cui l’autore mette in relazione, coordina e unifica i diversi dati della rivelazione biblica e delle interpretazioni ecclesiali. In questa prospettiva il dizionario che segnaliamo «perde in varietà e interdisciplinarietà, … ma guadagna in unità e sistematicità» (p. X).
In due volumi di complessive 1937 pagine, Stefano De Fiores rielabora e aggiorna il materiale di studio sedimentato in molti suoi articoli preparati per convegni nazionali e congressi internazionali, e sparsi in libri e riviste, di non sempre facile reperimento.
Sono cinquanta (uno infatti, «Bibbia/Antico Testamento», rinvia a «Microstoria della salvezza») i lemmi tematici – alcuni di nuovo conio – molti di notevole ampiezza, ciascuno dei quali può costituire un condensato sintetico dell’argomento trattato. Il metodo seguito per ciascuna voce focalizza l’attenzione su Maria con due occhi (della fede; della vita dell’uomo). Alla luce delle testimonianze scritturistiche la madre di Gesù è «una giovane ebrea, storica, concreta, che gioisce, soffre, “avanza nella peregrinazione della fede e serba fedelmente la sua unione col Figlio” (LG 58)»; la vita del nostro tempo richiede una interpretazione e inculturazione del mistero cristiano e quindi anche per la comprensione della Vergine madre occorre adottare «il circolo ermeneutico, che parte dalla congiuntura storica attuale, va alla parola di Dio da accogliere e interpretare, quindi ritorna all’oggi per proiettare luce sui problemi, soprattutto sul senso dell’esistenza umana» (pp. XI-XII).
L’autore fa interagire la rivelazione biblica, l’esperienza delle chiese e le espressioni culturali per creare una mariologia «significativa» per il nostro tempo. Il dizionario, nelle sue dimensioni teologica, spirituale, pastorale, liturgica, ecumenica, culturale, si pone «al servizio di teologi e studiosi, di parroci e operatori pastorali, di religiosi e laici, di cattolici e ortodossi, di ebrei e musulmani, di appartenenti ad altre religioni» (p. XI).
Scorrendo l’indice delle voci tematiche il lettore può inizialmente avvertire un senso di smarrimento, al quale lo stesso De Fiores offre un rimedio suggerendo sei possibili piste di lettura ordinata e organizzata dei lemmi (pp. XV-XXIII): «Maria nell’oggi della Chiesa e del mondo», «l’immagine biblica di Maria», «Maria nella tradizione ecclesiale», «la riflessione teologica; la liturgia, il culto, la spiritualità», «l’inculturazione».
Accanto a temi tradizionali (Assunta; Immacolata; Incoronata; Apparizioni; Ausiliatrice; Mediatrice; Affidamento; Consacrazione; Icone; Preghiera; Rosario), si incontrano argomenti relativamente nuovi (Donna mediterranea; Giovani; Impegno sociale; Monte sublime; Pace). Sono presenti i lemmi Fatima, Loreto, ma non Lourdes, Medjugorje; i lemmi della Trinità (Dio Padre; Gesù Cristo; Spirito Santo; ne nasce l’identità di Maria «donna nobilitata dallo sguardo d’amore del Padre, partecipe alla missione salvifica di Cristo e avvolta dagli splendori dello Spirito»: p. X), della «Misericordia» (Maria sperimenta la misericordia di Dio, è mossa da misericordia a Cana ed è riflesso della misericordia di Dio Trinità), di alcuni sacramenti (Battesimo; Eucaristia), della Bibbia (Antico / NuovoTestamento; Attesa messianica), del Concilio Vaticano II, ma non c’è una voce ‘specifica’ sulla «Chiesa» (tematica ricorrente tuttavia in vari lemmi). Trovano spazio il discepolato, la santità, la verginità, il ruolo di educatrice [educa Gesù, la Chiesa, ed è mistagoga del popolo di Dio] di Maria di Nazaret, inserita nel mistero cristiano e perciò «bene prezioso, totalmente relazionale a Dio, alla Chiesa e ai singoli fedeli…, sintesi viva e personale del mistero cristiano», e anche persona-simbolo in cui «si esprime in modo evidente il “genio femminile” e nello stesso tempo la tenerezza di Dio» (pp. VII-VIII).
Vi sono voci dedicate allo sviluppo delle tappe della «storia della mariologia» o all’assioma «De Maria numquam satis» o allo «Statuto epistemologico» o alla «Attualità» dove Maria risplende come risposta significativa alle esigenze del mondo contemporaneo. Maria emerge come donna nuova in cui si realizza il progetto di Dio, persona aperta al trascendente, autentico «Paradigma antropologico» (pp. 1241-1269), figura che esprime una serie di valori esistenziali necessari agli uomini e alle donne del terzo millennio: creatura libera, responsabile, conformata a Cristo, in relazione con Dio e con gli uomini. Il rapporto tra Maria e il sacerdozio è approfondito in un corposo lemma intitolato «Popolo sacerdotale» (pp. 1271-1320): Maria donna laica, tipo del sacerdozio comune, soggetto del sacerdozio regale, partecipa al sacrificio di Cristo. Nel contesto culturale del nostro tempo (tra necrofilia e biofilia: si legga anche il lemma «Ultimi tempi») il De Fiores legge la figura di Maria in relazione alla «Vita» (pp. 1815-1848): alla luce della Bibbia la vergine di Nazaret è icona materna del Dio della vita e della nuova maternità secondo lo Spirito; come vergine ‘incinta’ che accoglie il Figlio e porta a maturazione la gravidanza, essa spinge al rispetto per la vita nascente; come madre che ‘allatta’ (galactotrofrusa) impegna alla cura e alla qualità della vita dei bambini; contemplando Maria Addolorata che piange ma non si dispera, i discepoli di Cristo si rendono sensibili a ogni dolore e si preoccupano per la vita dei sofferenti e degli anziani; ma è soprattutto come madre dei discepoli del Figlio che Maria genera «noi in Gesù Cristo e Gesù Cristo in noi fino alla perfezione e alla pienezza della sua età» (p. 1839).
L’autore percorre sia la ‘via pulchritudinis’ («Bellezza»; «Volto») che la ‘via crucis/doloris’ («Croce»; «Dolore / Lacrime»).
Ciascuna voce inizia con un indice schematico che offre al lettore uno sguardo orientativo del percorso seguito nello sviluppo del tema, la cui lettura viene facilitata con il rinvio delle note accorpate al termine dell’articolo.
Le oltre cinquanta pagine dell’Indice analitico sono una miniera preziosa di riferimenti per temi biblici-teologici-liturgici-pastorali, personaggi di cultura e libri di riflessione mariana, eventi ed epoche storiche, arte e folklore: indicazioni che mostrano l’acribia e l’impegno dell’autore del dizionario per offrire ulteriori opportunità di lettura.
Un dizionario, senza pretese di costruzione esaustiva e ultimativa, che aggiorna e «rigenera» con impegno serio la mariologia (si legga il lemma «Avvenire»: pp. 185-201, dove si parla delle nuove frontiere della mariologia, normata dalla Parola di Dio, inculturata e significativa per i contemporanei, ecclesiale): l’augurio che molti siano i lettori.


Celestino Corsato
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 1
 

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