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  I Decreti di approvazione delle apparizioni di La Salette, Lourdes, Fatima 
Mariofanie

Una lettura fenomenologica dei decreti di approvazione ecclesiale delle apparizioni di La Salette (1846) - Lourdes (1858) - Fatima (1917) di Salvatore Maria Perrella in Theotokos 22 (2014) - n. 1., pp. 153-160.



LA SALETTE (1846) LOURDES (1858) FATIMA (1917)

Questo brevissimo lavoro di ricognizione su tre decreti episcopali di autenticazione di apparizioni/mariofanie1 (La Salette, Lourdes, Fatima),2 avvenute in Europa Occidentale rispettivamente nel 1846, nel 1858 e nel 1917, si prefigge di verificare in essi la presenza di una sorta comune di "struttura fenomenologica",3 nella consapevolezza dei differenti contesti storico-ecclesiali in cui essi sono stati elaborati e prodotti e, quindi, delle loro differenze (che ne pregiudicano metodo-logicamente. una lettura "concordista" e "a-storica");4 ma anche nella convinzione che la sua presenza, una volta accertata, possa contribuire all'elaborazione di un "modello magisteriale" della natura/accoglienza di quel che va comunemente sotto il lemma "apparizioni mariane"5 dotato di tratti propri di specificità che lo rendono differente da quello che si potrebbe chiamare il "modello popolare" di reazione/valutazione/trasmissione di questi fatti e dei loro significati.6 Tale "struttura fenomenologica" può essere euristicamente articolata in una forma quadripartita, composta da:
1) - una fenomenologia della storia;
7
2) - una fenomenologia dell'evento testimoniato;
8
3) - una fenomenologia dei testimoni;9
4) - una fenomenologia degli effetti.10


In primo luogo, nei tre decreti episcopali si riscontra una fenomenologia della storia, ossia una concezione dell'esistente come realtà aperta all'azione di Dio;11 questa apertura fontale ed essenziale dell'esistente all'azione di Dio si presenta come premessa — nella logica dei preambula fidei — all'evento della Rivelazione di Dio in Cristo, testificato dall'Antico e dal Nuovo Testamento, annunziato dalla Chiesa e in essa continuata in modo del tutto speciale.12 La storia si presenta quindi come:
* realtà salvata, perché piena della presenza del Risorto;13 o della Religione di Gesù Cristo;14 o del cristianesimo;15

*
realtà agonica, dove la fede è in continuo combattimento con l'empietà;16
* realtà posta sotto il giudizio di Dio, che smaschera il male e lo mostra per quel che è, cioè morte in sé e per chi lo compie.
17
L'evento della Rivelazione di Dio in Cristo costituisce dunque il "luogo teologico" in cui posizionare e comprendere i cosiddetti fatti straordinari,18 prodigiosi19 e sovrannaturali,20 che la Chiesa esperisce, sia nella loro origine che nella loro finalità.21 L'evento della Rivelazione di Dio in Cristo è pertanto anche il "luogo teologico" in cui posizionare e comprendere la stessa persona di Maria di Nazaret, nella sua peculiare dignità di Madre di Dio e di Madre degli uomini.
Il decreto de La Salette (1851) parla:
* della
santa Vergine,
* della Regina del cielo,
22
* della Messaggera celeste,
23
* della Vergine potente e piena di bontà,24

* dell'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio,
25
* della Vergine Immacolata.26

Il decreto di Lourdes (1862) presenta:
* la santa Vergine,27

* la Regina del cielo,28
* la gloriosa Vergine Maria,29

* Maria,
30
* l'Immacolata Maria,
31
* l'augusta Maria,
32
" l'Immacolata Maria, Madre di Dio.
33
Infine, il decreto di Fátima (1930) parla:
* della santa Madre [del Redentore],
34
* della buona Madre [del Redentore],
35
* di Maria santissima,
36
* della Vergine pura,37

* del tesoro dei Cieli e della terra,38
* della serva del Signore,39
* di nostra Signora,40
* della Vergine santissima,41
* della piena di grazia,42
* della Madre del Cielo,
43
* della Signora della terra portoghese,44
* di Maria,45
* della Madre nostra,46
* della benedetta Madre del Cielo,47
* della Signora,48
* della Signora del rosario,49
* della Madre,50

* della Madre di misericordia,51
* della Vergine, nostra Signora.52

In secondo luogo,
i tre decreti episcopali presentano una fenomenologia dell'evento testimoniato, fissandone con precisione (cioè in maniera diretta e esplicita):
* le coordinate spazio-temporali, ossia il giorno/giorni e l'anno in cui l'evento è accaduto;
53
* le modalità di comunicazione che hanno caratterizzato l'evento (auditiva, visiva, tattile, simbolica, ecc.) e la scansione del loro accadimento;
54
* i contenuti comunicati durante l'evento;55
* le sembianze di colei che si mostrava.56

Indirettamente,
i tre decreti episcopali indicano anche la tipologia dell'evento testimoniato: si tratta, in ciascuno dei tre casi, di apparizioni, nel senso che non viene riferita alcuna alterazione dello spazio-tempo come elemento caratterizzante sia le modalità di comunicazione che i contenuti dell'evento.57

In terzo luogo,
i decreti presentano una fenomenologia dei testimoni, descrivendone:
* gli atteggiamenti del corpo;
58
* gli atteggiamenti della pische;59
* gli atteggiamenti dello spirito.60
All'interno di questa fenomenologia generale, i decreti presentano ognuno un accentuazione particolare:
* a La Salette il focus si concentra sui limiti dei testimoni,61 parlando dell'impossibilità di un loro accordo doloso nel raccontare il falso;
62
* a Lourdes, il focus si concentra sull'impreparazione del testimone dinanzi all'evento, che accade d'improvviso senza una ragionevole preparazione ad esso;63
* a Fatima, il focus si concentra sulla santità implicita dei testimoni, sia a livello delle premesse che delle conseguenze: al livello delle premesse, dal momento che i santi vengono ritenuti i principali e preferenziali destinatari dei carismi pro bono Ecclesiae;64 al livello delle conseguenze, perché due testimoni sono morti santamente65 e quella ancora in vita ha abbracciato liberamente e senza costrizioni lo stato di vita religioso.
66
Comune a tutti i documenti episcopali è poi la rilevazione dell''inalterabilità, della costanza, della fortezza e pazienza dei testimoni/veggenti/percipienti nel riferire l'accaduto,67 limitandosi all'essenziale.68


In quarto luogo, i decreti vescovili tracciano una fenomenologia degli effetti provocati dagli eventi, secondo un esplicito principio di causalità (anche se declinato in diverse forme e modi), concentrandosi esclusivamente su tre fatti:
69
* le guarigioni non spiegabili dal punto di vista "naturale";70
* i pellegrinaggi;
71
* altri fenomeni.
72
La scelta esclusiva di questi tre fatti dipende dalla omogeneità e dalla proporzionalità che sono implicate dal principio di causalità: la sovrannaturalità degli eventi si riflette (e si conferma) nella sovrannaturalità degli effetti, legandoli cosi insieme tra loro in forma omogenea e proporzionata.

NOTE
1 Sull'autorità e sul compito del vescovo (e di altre istituzioni ecclesiali, come le Conferenze Episcopali e la Congregazione per la Dottrina della Fede) nell'autenticare, dopo rigorosa indagine, le "rivelazioni private", cf. CHARLES SCICLUNA, Criteri e norme della Congregazione per la Dottrina della Fede nel discernimento delle apparizioni mariane. in Marianum 74 (2012) 229-281; SALVATORE MARIA PERRELLA, La procedura di verifica ecclesiastica della veridicità o meno delle apparizioni, in Credere Oggi 33 (2013) n. 6. 48-S8.
2 Cf. PHILIBERT DE BRUILLARD, Mandament de Monseigneur l'Éveque de Grenoble, «utorisant l'érection d'un noveau sanctuaire à Marie, sur la montagne de La Solette, del 19 settembre 1851. in JEAN STERN (ED), La Salette. Documents authentiques. 1er mai 1849-4 novembre 1854, Cerf, Paris 1991, Vol. 3. n. 916. pp. 200-208 [= La Salette]; BERTRAND-SÉVÈRE LAURENCE, Mandament de Mgr l'évêque de Tarbes portant jugement sur l'apparition qui a eu lieu à la grotte de Lourdes, del 18 gennaio 1862. in RENÉ LAURENTIN-BERNARD BILLET-PAUI. GALLAND (EDD). Lourdes. Documents authentiques. Procès de Lourdes. 2. Le jugement épiscopal. Histoire de Lourdes et Vie de Bernadette d'avril 1860 à août 1862, Lethielleux, Paris 1961. vol. 6. n. 1044. pp. 237-245 [= Lourdes]; JOSÉ ALVES CORREIRA DA SILVIA, Carta pastoral sobre o culto de Nossa Senhora da Fátima. del 13 ottobre 1930, in Documentaçao critica de Fátima, Santuário de Fátima, Fátima 1999, vol. 2, pp. 263-276 [= Fátima]. Come esempio di studio teologico-fondamentale di questi testi episcopali europei, si veda GIAN MATTEO ROGGIO, Mons. Philibert de Bruillard e La Salette, in Marianum 70 (2008) 528-643.
3 Per "struttura fenomenologica" intendiamo qui gli elementi che danno a un determinato fenomeno la capacità intrinseca ed estetica di essere sperimentato in maniera ordinata, non confusa, significativa, condivisibile: cf. AA. VV., Persona, logos, relazione. Una fenomenologia plurale. Scritti in onore di Angela Ales Bello, Città Nuova. Roma 2011; STEFANIE KNAUSS-DAVIDE ZORDAN (EDD), La promessa immaginata. Proposte per una teologia estetica fondamentale, EDB, Bologna 2011; MARCO DALLARI, La dimensione estetica della paideia. Fenomenologia, arte. narrativa, Erikson, Gardolo 2005; GABRIELE SCARAMUZZA, Fenomenologia ed estetica. Antenore, Padova 1971.
4 A tal proposito. non si dimentichi nemmeno il tempo che separa questi atti ermeneutico-legislativi dagli eventi cui si riferiscono: il decreto vescovile de La Salette arriva cinque anni dopo l'apparizione; quello di Lourdes, quattro anni dopo i fatti; quello di Fatima. infine, sarà ufficializzato dopo tredici anni.
5 Intendiamo il termine "modello" nell'accezione che ne dà la recente storia della mariologia: cf. SILVANO MARIA MAGGIANI, Introduzione generale, in AA. VV.,  Storia della mariologia. Dal modello biblico al modello letterario. Città Nuova-Marianum, Roma 2009, vol. l. 5-16; MARIA PIA PAOLI, L'età moderna tra pietismo, illuminismo, romanticismo, in AA. VV,. La figura di Maria tra fede, ragione e sentimento. Marianum, Roma 2013, 25-53; STEFANO DE FIORES, Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005. 284-336. Mentre per il valore teologico proprio al pronunciamento episcopale in materia di rivelazioni private e apparizioni mariane. si vedano: SALVATORE MARIA PERRELLA-GIAN MATTEO ROGGIO, Apparizioni e Mariofanie. Teologia Storia Verifica ecclesiale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, 88-95: SALVATORE MARIA PERRELLA, Impronte di Dio nella storia. Apparizioni e Mariofanie, Messaggero, Padova 2011, 193-211.
6 Cf. STEFANO DE FIORES, L'affetto di pietà filiale verso Maria lungo l'epoca moderna, in AA. VV., La figura di Maria tra fede, ragione e sentimento, cit., 292-305; BRIGTTE WACHÉ, Marie dans les strategies devotionelles en France au XIX" siecle. ibidem. 401-428: VINCENZO FRANCIA. L'immagine di Maria negli anni del neoclassicismo. Iconografia e iconologia, ibidem, 451-480; EMANUELE BOAGA, L'intensificazione delle mariofanie dalla RivoluZione francese (1789) agli inizi del XX secolo. in AA. VV., Storia della mariologia. Dal modello letterario europeo al modello manualistico, cit.. Vol 2, 768-780.
7 Cf. RENATO CRISTIN. Fenomeno storia. Fenomenologia e storicità in Husserl e Dilthey, Guida, Napoli 1999: COSTANIINO ESPOSITO, Heidegger. Storia e fenomenologia del possibile, Levante, Bari 1993.
8 Cf. ALDO NATALE TERRIN. Religioni, esperienza, verità. Saggi di fenomenologia della religione, Quattroventi, Urbino 1986; GINO RAGOZZINO, Il fatto religioso. Fenomenologia, psicologia, sociologia, storia delle religioni. Marietti. Torino 1981.
9 Cf. EMILIO BACCARINI (ED), Passione dell'originario. Fenomenologia ed ermeneutica dell'esperienza religiosa. Studi in onore di Armando Rigobello, Studium. Roma 2000.
10 Cf. WASIM SALMAN, Gadamer e i teologi. Intorno alla teoria della storia degli effetti (Wirkungsgeschichte), Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2012.
11 Cf. La Salette, 201 ; Lourdes, 238; Fátima, 263-264.
12 Cf. PAOLO PRODI, ll paradigma tridentino. Un'epoca della storia della Chiesa, Morcelliana, Brescia 2010; PAOLO PRODI-WOLFANG REINHARD (EDD), II Concilio di Trento e il moderno, Il Mulino, Bologna 1996; KLAUS SCHATZ, Vaticanum 1, Schöningh, Paderborn 1992-1994, 3 vol.; AA. VV., De doctrina Concilii Vaticani primi. Studia selecta annis 1948-1964 sctipta denuo edita cum Centesimus annus compleretur ab eodem inchoato Concilio, LEV, Città del Vaticano 1969.
13 Cf. Fátima, 264, dove si cita direttamente Mt 28,20.
14 Cf. La Salette, 201.
15 Cf. Lourdes, 238 e 242-243.
16 Cf. La Salette, 200 e 201; Lourdes, 238; Fátima, 265. 266. 269 e 272-273.
17 Cf. La Salette, 200 e 206; Lourdes, 238; Fátima, 265. 269 e 276.
18 Cf. La Salette, pp. 200, 201 e 203.
19 Cf. La Salette, pp. 201 e 202.
20 Cf. Lourdes, pp. 238, 240, 241, 242 e 243; Fátima, pp. 266 e 267.
21 Cf. La Salette, pp. 205. 206. 207-208; Lourdes, pp. 238. 241-242. 243; Fátima, pp. 265. 266. 275-276.
22 Cf. La Salette, pp. 200, 203, 206 e 207.
23 Cf. ibidem. p. 202,
24 Cf. ibidem. p. 203,
25 Cf. ibidem, p. 204.
26 Cf. ibidem, pp. 206, e 243.
27 Cf. Lourdes, pp. 238, 240, 242, 244, 245.
28 Cf. ibidem, p. 238.
29 Cf. ibidem, p. 238.
30 Cf. ibidem, pp. 238, 242.
31 Cf. ibidem, p. 241.
32 Cf. ibidem, p. 242.
33 Cf. ibidem, p. 244.
34 Cf. Fatima, p. 264.
35 Cf. ibidem. p. 264.
36 Cf. ibidem. pp.264, 275.
37 Cf. ibidem, 264.
38 Cf. ibidem, 264.
39 Cf. ibidem, 264.
40 Cf. ibidem, 264, 268, 274.
41 Cf. ibidem, 265, 272, 273, 274, 275, 276.
42 Cf. ibidem, 265.
43 Cf. ibidem, 265.
44 Cf. ibidem, 265.
45 Cf. ibidem, 265.
46 Cf. ibidem, 266.
47 Cf. ibidem, 266.
48 Cf. ibidem, 269, 271.
49 Cf. ibidem, 269.
50 Cf. ibidem, 273.
51 Cf. ibidem, 274.
52 Cf. ibidem, 276.
53 Cf. La Salette, 200 e 206; Lourdes, 238-240 e 244; Fátima, 268-269 e 275.
54 Cf. La Salette, 200 (visivo-uditivo-dialogica) ; Lourdes. 239-240 (uditivo-visivo-dialogica); Fátima, 268-269 (visivo-uditivo-dialogica).
55 Cf. La Salette, 200: le maledizioni che minacciano il popolo. soprattutto a causa della bestemmia e della profanazione della domenica: un segreto particolare a ciascuno dei percipienti, da non rivelare ad alcuno, chiunque egli fosse: ibidem, 207-208: fine principale dell'apparizione è stato richiamare i cristiani al compimento dei loro doveri religiosi, al culto divino. all'osservanza dei comandamenti di Dio e della Chiesa, all'orrore per la bestemmia e alla santificazione della domenica; Lourdes, 239-240: il sorriso dell'apparizione; la richiesta di ritornare alla grotta per quindici giorni; la richiesta — reiterata più volte nei giorni in cui l'evento è accaduto — di bere, di lavarsi alla fontana e di mangiare l'erba li presente, entrando in fondo alla grotta; la richiesta ai sacerdoti della costruzione di una cappella nel luogo in cui l'apparizione si è mostrata; la richiesta di pregare per i peccatori; lo svelamento del "nome" dell'apparizione — lo sono l'Immacolata Concezione — ; Fatima, pp. 268-269: la Signora dichiara che il suo "luogo" è il cielo; affida a tutti un segreto da non rivelare ad alcuno; insegna una piccola giaculatoria; raccomanda la recita del rosario; consiglia a Lucia di imparare a leggere; insiste sulla necessità della preghiera e della penitenza affinché termini la guerra; afferma che Nostro Signore è molto irritato dai peccati degli uomini e soprattutto dal peccato della carne; ordina che si costruisca in quel luogo una cappella in suo onore; dichiara di essere la "Signora del rosario".
56 Cf. Lourdes, 239; Fatima, 268. Su questo aspetto particolare. il decreto episcopale de La Salette tace: la ragione di questo silenzio va cercata negli espliciti rimandi del documento a due opere di uno dei vicari generali della diocesi di Grenoble, l'abbé Rousselot, il cui primo volume, dal titolo La Vérité sur l'Évenement de la Salette, riporta i lavori della commissione d'indagine istituita dal vescovo de Bruillard (cf. La Salette, 202-203).
57 Per la differenza fenomenologica relativa ad apparizioni, visioni, mariofanie. cf. SALVATQRE MARIA PERRELLA-GIAN MATTFO RQGGIO, Apparizioni e Mariofanie, cit., 5-11 e 21-36: SALVATQRE MARIA PERRELLA, Impronte di Dio nella storia, cit. 104-172; ANTONINO GRASSO, Perché appare la Madonna? Per capire le apparizioni mariane, Ancilla, Conegliano 2012, 81-84; STEFANO DE FIORES, Apparizioni, in IDEM, Maria. Nuovissimo Dizionario, EDB, Bologna 2006, vol. 1, 21-69.
58 Cf. Lourdes, 239-240 e 241; Fátima, 270.
59 Cf. La Salette, 200; Lourdes, 240-241; Fátima, 270-271.
60 Cf. La Salette, 200; Lourdes, 240-241; Fátima, 271.
61 «Deux enfants ignorants» (La Salette, 200).
62 «L'impossibilité d'un concert» (ibidem, 200).
63 «Elle a vu, non pas une fois seulement, mais dix-huit fois; elle a vu d'abord subitement, alors que rien ne pouvait la préparer à l'évènement qui s'est accompli» (Lourdes, 241).
64 «Destas gratias [...] sao concedidas [...] nao tanto para sua utilidade prápria, mas para bem da religiao, dos povos, das nações, duma comunidade... Tais são os dons de milagres, de profecias, as visões sobrenaturais. Essas graças, concedidas quási sempre sá aos santos» (Fátima, 266-267).
65 «Os dois irmãos mais pequenos, atingidos pela pneumónica que ceifou tantas vidas no mundo inteiro, tiveram morte edificante» (ibidem, 271).
66 «Lucia, única sobrevivente, abraçou livre e voluntáriamente, sem coacçao de espécie alguma, depois de obter o consentimento de sua mãe, a vida religiosa» (ibidem, 271).
67 Cf. La Salette, 200 e 204; Lourdes, 240-241; Fátima, 271 e 272-273.
68 Cf. Lourdes, 240-241.
69 Degno di nota, a questo livello, è rilevare come la storia complessiva dei testimoni (chi siano diventati dopo l'evento. quale sia stata la loro vita, ecc.) non venga considerata: è come se essi "scomparissero" a beneficio di altro che, da un certo punto di vista, "non passa" e "rimane". In altre parole. i testimoni appartengono al fatto dell'apparizione. ma non alle conseguenze dell'apparizione; se il fatto del l'apparizione è destinato ad entrare nell'ordine del ricordo e della memoria (e, quindi, del passato), le conseguenze dell'apparizione sono destinati a rimanere nell'ordine dell'esperienza attuale (e, quindi, del presente e del futuro). I testimoni, quindi, appartengono all'ordine del ricordo e della memoria. ma non all'ordine dell'esperienza attuale. Si veda: STEFANO DE FIORES, Veggente. in Nuovo Dizionario di Spiritualità, Paoline, Roma 1979, 1662-1677.
70 Cf. La Salette, 201-202. 203 e 206; Lourdes. 242 e 243-244.
71 Cf. La Solette. 202-203 e 206; Lourdes, 241-242 e 243: Fátima, 273-274.
72 Cf. La Salette, 202 (la fontana d acqua non più intermittente, ma sempre attiva a prescindere dalle condizioni metereologiche); Fátima, 271-272 (la colonna di fumo che avvolge l'albero durante gli eventi e il fenomeno solare del 13 ottobre 1917).

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DOTTORE IN S. TEOLOGIA CON SPECIALIZZAZIONE IN MARIOLOGIA
DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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