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  Storia e significato delle feste mariane della Chiesa Bizantina 
OrtodossiDalle dispense di P. Georges Gharib - Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"

Concezione di Anna (9 dicembre)

STORIA
La festa si ispira ai capitoli I-IV del Protovangelo di Giacomo e porta il nome di SYLIPSIS DI ANNA, Madre della Theotokos. Ebbe origine a Costantinopoli e non a Gerusalemme perché qui si conservavano le reliquie di Anna e perché la liturgia celebrava già altre due feste di concezione: quella di cristo e quella del Battista. La festa assunse il suo aspetto definitivo nel secolo VIII, dato che i canoni portano il nome di Andrea di Creta (+740) e di Girogio Innografo e la prima omelia dedicata alla festa è di Giovanni di Eubea (+740).
SENSO DELLA FESTA
La festa mette in evidenza la grandezza dell'avvenimento non solo per i genitori, ma anche per tutta l'umanità e per noi suoi beneficiari. La concezione stessa di Anna è considerata un prodigio: la situazione dei genitori prima della concezione è presentata come una terra arida che Dio rende fruttuosa di un frutto simile al cielo che fa sorgere il sole, alla scala attraverso la quale Dio è sceso sulla terra.
ICONOGRAFIA
Gli iconografi rappresentano l'evento in modo diverso:
1. Gioacchino e Anna in preghiera e l'angelo che porta loro l'annuncio della prole. Anna si trova in un giardino con diversi alberi e Gioacchino fuori, su un monte, con un angelo che lo benedice;
2. Gioacchino ed Anna si incontrano sulla Porta d'oro di Gerusalemme e si abbracciano. Il titolo è ASPASMOS o abbraccio o anche "Incontro alla Porta d'oro"

Natività di Maria (8 settembre)

ORIGINI
Si ispira ai capitoli V-VI del Protovangelo di Giacomo ed è sorta a Gerusalemme, nei luoghi stessi dell'evento. Proprio al V secolo risale la costruzione di una Chiesa accanto alla Piscina probatica, dove si supponeva ci fosse stata la casa di Anna, dedicata dal Patriarca Giovenale (422-458). La festa fu accolta più tardi anche in tutto l'oriente e l'occidente. La festa è chiamata "GENETLIACO" o "Natività della SS Theotokos", apre l'anno liturgico che inizia proprio a settembre. Il 9 e il 13 costituiscono il dopofesta o MERTEATIA e la chisura o APODOSIS. Il 9 e il giorno della SINASSI in onore di Anna e Gioacchino.

SENSO DELLA FESTA
E' considerata una festa di anniversario, quello della nascita della Theotokos, celebrata insieme alla nascita di Cristo e del Battista. I testi liturgici mettono in evidenza, attraverso la nascita di Maria, tutto il disegno di Dio in nostro favore. Chi nasce è colei che sarà la donna del Creatore, il vero tempio di Dio tra gli uomini, la scala che permette a Dio di scendere tra di noi e a noi di salire a Dio. Maria è perciò chiamata la terra nuova, il paradiso che porta in messo l'albero della vita, il libro nuovo nel quale il Padre ha scritto il Logos.

ICONOGRAFIA
L'iconografia, molto ricca, raffigura Anna che giace su un letto e due ragazze che la sostengono e un'altra che sventola un ventaglio. Altre donne portano doni e alcune lavano la bambina. Un'altra icona mette sempre Anna sul letto con la mano ad una guancia e anchelle che sventolano un ventaglio. In primo piano due levatrici fanno il bagno a Maria, accanto alla quale c'è scritto il nome MARIA o THEOTOKOS. Gioacchino viene raffigurato con barba e capelli e affacciato ad una finestra.


Presentazione della Theotokos (21 novembre)

ORIGINI
Si ispira ai capitoli VII - VIII del Protovangelo di Giacomo, è di origine grosolomitana, ma non abbiamo documenti scritti sulle origini. Al 543 risale la consacrazione di una grande Chiesa nelle immediate vicinanze del Tempio, chiamata LA NEA o CHIESA NUOVA, la cui dedicazione si celebrava prorpio il 21 novembre. La festa detta EISODOS o "Ingresso della SS Theotokos nel Tempio" è una delle grandi feste mariane. Ha una vigilia PREORTIA, e quattro dopofest METEORTIA e la festa di chiusura APODOSIS il 25 novembre. E' scritta quindi nel DODEOCAORTON cioè nell'elenco delle 12 feste maggiori. Per questo l'icona è posta nella iconostasi delle Chiese bizantine.

SENSO DELLA FESTA
La liturgia esalta il mistero della divina predestinazione di Maria e la sua consacrazione a Cristo tramite gli spirituali sponsali e presentano una teologia della vita contemplativa e consacrata a Dio nella verginità. Maria viene ripetutamente chiamata PANAGHIA e la sua permanenza nel Tempio è considerata un vero cammino sulla via della santità, sotto il vigile occhi di Dio.

ICONOGRAFIA
L'iconografia principale della festa presenta un tempio con una porta e tre scalini e il progeta Zaccaria che, in abito pontificale, tende le mani alla piccola Maria che sale le scale con una mano tesa verso di lui e tenendo una candela nell'altra. Dietro si trovano Gioacchino e Anna che si guardano a vicenda e accanto una folla di vergini che portano dei ceri. Sopra il tempio, nella volta celeste, la Vergine è nuovamente rappresentata come assorta in contemplazione con accanto l'angelo Gabriele che le porta del pane.


Annunciazione (25 marzo)

ORIGINI
E' chiamata EVANGHELISMOS o "Annuncio della SS Theotokos e semprevergine Maria". Anche questa è una delle feste maggiori di tutto l'anno liturgico e la sua istituzione risale al VI secolo, celebrata sempre il 25 marzo, a nove mesi esatti dal Natale. Ha una vigilia e una chiusura. Il 26 si celebra la Sinassi dell'Angelo Gabriele. Il Concilio di Trullo stabilì che questa festa dovesse essere celebrata sempre il 254 marzo, anche se cadeva di domenica. La presenza della festa nel SACRANETARIO GELASIANO del 656 e l'istituzione di una Litania da parte di Papa Sergio I (687 - 700), fanno pensare al VII secolo come data della sua introduzione in Occidente.

SENSO DELLA FESTA
Con questa festa, essenzialmente cristologica, si da un grande rilievo alla Vergine come inizio della salvezza, considerando il 25 marzo come l'inizio di una nuova creazione. Maria rappresenta l'umanità che dà il suo consenso alla grazia, attraverso la sua libera cooperazione all'Incarnazione redentrice del Logos. La liturgia mette in rilievo anche il paralellismo Eva - Maria, sottolienando l'unione di Maria con il Nuovo Adamo che è Cristo.

ICONOGRAFIA
La Vergine viene rappresentata in piedi o seduta in casa o al Pozzo di Nazaret che riceve l'annuncio di Gabriele. La sua testa è un po' inclinata, con una mano tiene un fuso e tende la destra verso il celeste messaggero che la benedice. Nel cielo sopra la casa, lo Spirito Santo scende sotto forma di raggio sulla testa di Maria.


Sinassi della SS. Theotokos (26 dicembre)

ORIGINI
Il ciclo natalizio bizantino inizia il 15 novembre con la !Quaresima di Natale" La festa propria della Natività è preceduta da due domeniche: quella dei progenitori e quella dei Padri o della Genealogia. I giorni 20 - 24 sono chiamati PROEORTIA DEL NATALE. La festa del 25 è seguita da un ottavario fino al 31 dicembre detto METEORTIA. Tra le memorie dell'ottavario, la Prima è la Sinassi della Madre di Dio del 26 a cui seguono, nella prima domenica dopo Natale, quella di S. Giuseppe e il 29 quella dei Santi Innocenti. La Sinassi corrisponde alla festa delle "Congratulazioni" della Chiesa sira e alla solennità della Madre di Dio della Chiesa cattolica.

SENSO DELLA FESTA
Con questa Sinassi la liturgia festeggia la Theotokos come capolavoro di Dio, delicato fiore dell'umanità, unico regalo degno di essere fatto a Dio. La Vergine è presentata come la rondinella che annuncia la primavera, l'albero che porta il fiore della benedizione, il ceppo che preannuncia il grappolo. I testi liturgici sono per lo più tratti dal Natale e sottolineano anche il legame della Madre con il Figlio.

ICONOGRAFIA
E' quella della BREPHOKRATOUSA o "Madonna col bambino", specie Odigitria.


Dormizione (15 agosto)

ORIGINI
Il nome della festa è KOIMISI o "Dormizione della SS Theotokos e semprevergine Maria. Quasi tutto il mese di agosto diventa un "mese mariano" che prepara e segue la festa del 15. La festa ha una preparazione PROEORTIA fino al 14 e un ottavario METEORTIA che si conclude con la festa di chiusura APODOSIS.
I primi attestati della festa risalgono al VI secolo. Ne accennano: Giacomo di Sarug (+523) con un inno alla dormizione, Teodoro di Gerusalemme (+529) che accenna ad un grande concorso di popolo alla festa del 15 agosto. Il luogo può riferirsi alla Chiesa nella valle del Getsemani ove, nel 570, come racconta Antonio di Piacenza, era custodito il sepolcro dal quale, si dice, che santa Maria è stata assunta in cielo. La prima omelia assunzionista risale a Teotecno di Livia , scirtta verso il 550. L'imperatore Maurizio (582-662) estese la festa a tutte le chiese dell'impero, sempre da celebrarsi al 15 di agosto. Inizialmente la festa celebrava il "dies natalis" di Maria. Omeliti e poeti hanno esaltato la Vergine, raggiungendo nell'VIII secolo un periodo di grande splendore con le omelie di Cirillo d'Alessandria, Andrea di Creta e Giovanni Damasceno. A partire dal X secolo, la festa della dormizione chiude l'anno liturgico bizantino che inizia il 1 settembre con la prima festa mariana dell'8.

SENSO DELLA FESTA
La festa si ispira agli apocrifi del Transitus, ma gli omeliti e gli innografi si interessano al mistero della sua morte e resurrezione e assunzione, al suo corpo rimasto incorrotto e, infine, alla sua mediazione celeste. I testi liturgici, mettono in rilievo la vittoria sulla morte di Colei che aveva vinto il peccato e la sua sequela del Figlio verso la vita. Maria è presentata come la Madre della luce che entra gloriosa nel cielo. La sua assunzione è il pegno della nostra unione col Signore e sollecita la nostra speranza e fiducia nella potente intercessione della Regina del cielo.

ICONOGRAFIA
In generale il mistero della dormizione e dell'assunzione viene così rappresentato dall'inconografia bizantina:
- Maria giace su un letto con ai lati due grandi candelabri accesi e un ebreo dinanzi al letto con le mani tagliate e di fronte un angelo con la spada fiammeggiante. Attorni ci sono gli apostoli con Pietro che tiene un turibolo. Al di sopra della scena c'è Gesù che tiene tra le mani la santa anima di Maria vestita di bianco tra una folla di angeli. Sulla destra della casa c'è Giovanni Damasceno e sulla sinistra S. Cisma il poeta che nei loro cartigli esaltano l'assunzione della Theotokos.
- Altra iconografia è la tomba scoperchiata e vuota con intorno gli Apostoli stupiti e S. Tommaso che tiene in mano la cintura offertagli da Maria che sta in alto nel cielo.


Feste della veste e della cintura (2 luglio e 30 agosto)

ORIGINI
La festa del due luglio è detta KATATHESIS o "Deposizione della veste della SS. Theotokos" a Blacherne. La reliquia è attesta a Costantinopoli nel VI secolo, portata da Gerusalemme nel 472 da due patrizi. La cappella per custodirla fu edificata nel 473 da Leone I. Posta al sicuro dall'incursione degli Avari nel 619 e usata come protezione contro i russi nell'860, causò anche la loro conversione al cristianesimo.
Il 3° agosto si celebra la festa della "Deposizione della cintura della SS Theotokos a Chalcoprateia. La prima volta si parla della cintura in un tropario di Massimo il Confessore (+662) e Germano di Costantinopoli vi dedica un'intera omelia.
Le tracce delle due reliquie si perdono nel XIII secolo, al tempo dell'occupazione latina di Costantinopoli.

SIGNIFICATO DELLE FESTE
Inizialmente le feste si celebravano insieme il 2 luglio con chiaro riferimento all'assunzione di Maria: in assenza del suo corpo, si veneravano le reliquie che quel corpo avevano coperto. Le feste sono occasione per esaltare la divina maternità di Maria e l'Incarnazione, che sono le ragioni prime della nostra fiducia nella potente intercessione di colei di cui si venerano le reliquie.

ICONOGRAFIA
E' molto rara


Festa dell'Acatisto (quinto sabato di Quaresima)

ORIGINI
La festa è detta "Sabato dell'Acatisto della SS Theotokos" in cui si celebra e si canta il celebre inno. La festa celebra anche alcuni interventi della Theotokos a favore della città di Costantinopoli. L'origine non è chiara e la data non è stata sempre la stessa. Si celebrò anche l'8 agosto e il 25 marzo per essere poi definitivamente stabilita per il quinto sabato di Quaresima.

L'INNO ACATISTO
Il celeberrimo inno si compone di 24 OIKOI o strofe, dal numero delle lettere dell'alfabeto greco ed ha un doppio ritornello: quello delle strofe pari: "Alleluia!" e quello delle strofe dispari "Gioisci, vergine sposa!". Sicuramente l'inno è antecedente a Romano il Melode e lo sideve datare perciò verso il V secolo. Esistono traduzioni in tutte le lingue orientali del testo originale greco.
Esso è un meraviglioso compendio della teologia mariana e si divide in due tematiche:
1-12: sceneggia il racconto evangelico dell'Annunciazione e dell'incontro con Simeone nel Tempio;
13-24: parte dogmatica dell'inno e contempla con meraviglia il prodigio del Natale e della Maternità divina.

ICONOGRAFIA
L'acatisto è raffigurato in molti monasteri del Monte Athos


Madonna Fonte viva (venerdì della settimana di Pasqua)

ORIGINI
La ricorda la dedicazione di una Chiesa a Costantinopoli oltre la porta Silivri, l'unico santuario mariano ancora attivo nella moderna Istambul. La chiesa attuale di moderne proporzioni, sorge sul luogo di un antico santuario costruito da Giustiniano (527-565) che a sua volta lo costruì su una chiesa edificata da Leone I (457 - 474). Probabilmente il grande afflusso dei pellegrini consigliò la sistemazione della festa nel periodo pasquale.

SIGNIFICATO DELLA FESTA
La festa dà occasione di celebrare Maria, lei stessa fonte di vita, sotto un duplice aspetto: ricevere la vita da Dio e darla alle anime.

ICONOGRAFIA
E' quella della BREPHOCRATOUSA o "Madonna col Bambino" accompagnata dalla dicitura "Theotokos, fonte di vita". Si raffigura una piscina tutta d'oro e la Theotokos nel mezzo con le mani teste verso l'alto e dinanzi a lei il Cristo benedicente e due nageli che tengono sul capo di Lei una corona e nei loro cartigi cantano: "Salve, fonte immacolata e vivificante" e "Salve sorgente immacolata" Intorno ci sono patriarchi, prelati, re e regine e malati che bevono l'acqua della piscina con bicchieri e coppe.


Festa slava del Pokrov (1 ottobre)

ORIGINI
Festa della "Protezione della Theotokos" è propria delle chiese slave ed ha per oggetto l'apparizione di Maria ad Andrea il Folle che viveva a Costantinopoli al tempo di Leone il Saggio (886-911). La visione ebbe luogo nel santuario di Blacherne dove si venerava la veste o Marphorion della Madre di Dio.

SENSO DELLA FESTA
Las festa serve agli Slavi per esaltare la fiducia in Maria e mettere in luce la sua mediazione di Grazia. La liutrgia è perciò piena di testi sulla mediazione e la protezione. E' una festa molto sentita nel mondo slavo dove esistono moltissime chiese dedicate alla Prokov e un'infinità di icone.
Con simili caratteristiche vengono celebrate le feste della Madonna Skepe (rifugio, protezione) e quella melchita della "Madonna protettrice."

ICONOGRAFIA
Raffigura l'apparizione su due piani: in alto Maria che stende il suo manto in segno di protezione e sotto il popolo, in mezzo al quale c'è il veggente che indica la visione al suo discepolo. Accanto è raffigurato anche S. Romano Melchita che ebbe una uguale visione sempre nel santuario di Blacherne.

Inserito Domenica 20 Settembre 2009, alle ore 2:36:09 da latheotokos
 
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