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  L'Affidamento a Maria nel Magistero  
Magistero

Un breve itinerario dell'affidamento a Maria nei documenti dei Papi da Leone XIII a Giovanni Paolo II



Leone XIII

Rivolgendosi ai fedeli di Francia che hanno celebrato con grande solennità l’incoronazione di Notre – Dame des Dunes, il papa dichiara che riconoscere la Vergine come Patrona di Francia, porta alla nazione grandi vantaggi e può indurre alla conversione i nemici della Chiesa: “A buon diritto voi rivolgete le vostre speranze a Dio; verso quel Dio che sa trarre dal male stesso una infinita abbondanza di beni. A buon diritto voi rivolgete gli sguardi alla Madre della Misericordia, Patrona della Francia, affinché, Ella intercedente, illuminati una buona volta dalla suprema luce, i nemici del nome cristiano abbiano a ritornare tra le braccia della Chiesa, come al porto sicuro della verità”.1

Pio XI

Conferma solennemente la consacrazione della Francia alla Vergine sotto il titolo di Assunta: “Dopo esserci consigliati con i nostri venerati fratelli, i Cardinali della Santa Romana Chiesa…….. nella pienezza del Nostro potere apostolico, in forza della presente lettera, ed in perpetuo, noi dichiariamo e confermiamo che la Vergine Maria Madre di Dio, sotto il titolo della sua Assunzione in cielo, è stata ed è regolarmente scelta come Patrona principale di tutta la Francia, dopo Dio e con tutti i privilegi e gli onori che comportano questo nobile titolo e questa dignità”.2
I cristiani hanno sempre praticato l’affidamento a Maria, nella sicurezza di trovare in Lei l’aiuto nelle difficoltà e nei pericoli: “Fu sempre costume dei cattolici, di rifugiarsi, quando si trovano nei pericoli e nelle difficoltà, presso Maria e di trovare riposo nella sua bontà materna. Infatti, la Madre di Dio, ministra di grazie celesti, fu posta nel cielo al vertice della potenza e della gloria, per dare l’aiuto del suo patrocinio agli uomini viatori tra tante fatiche e pericoli”.3

Pio XII

Nel corso del suo Radiomessaggio ai pellegrini di Fatima del 30 ottobre 1942, Pio XII consacra il mondo e la Chiesa al Cuore Immacolato di Maria, sicuro che Lei aiuterà il mondo a liberarsi dalle discordie, dall’odio e dalle iniquità che lo affliggono e proteggerà la Chiesa, Corpo mistico di Cristo, contro le persecuzioni di cui è oggetto e che le causano sanguinose sofferenza:“Regina del Santissimo Rosario, ausilio dei cristiani, rifugio del genere umano, vincitrice di tutte le battaglie di Dio! Supplici ci prostriamo al vostro trono, sicuri di impetrare misericordia e di ricevere grazie e opportuno aiuto a difesa delle presenti calamità, non per i nostri meriti, dei quali non presumiamo, ma unicamente per l’immensa bontà del vostro materno Cuore. A voi, al vostro Cuore Immacolato, Noi, quale Padre comune della grande Famiglia cristiana, come Vicario di Colui al quale fu dato ogni potere in cielo e in terra e dal quale ricevemmo la cura di quante anime redente col suo sangue popolano l’universo mondo, a voi, al vostro immacolato Cuore, in quest’ora tragica della storia umana, affidiamo, rimettiamo, consacriamo non solo la santa Chiesa, Corpo Mistico del vostro Gesù, che soffre e sanguina in tante parti e in tanti modi tribolata, ma anche tutto il mondo straziato da feroci discordie, riarso in un incendio di odio, vittima delle proprie iniquità”.4

Nella grande Enciclica “Mystici Corporis” il papa ricorda la Consacrazione fatta al Cuore Immacolato di Maria e si dice sicuro che questo porterà abbondantissime grazie alla Chiesa: “La stessa Santissima Genitrice di tutte le membra di Cristo, al cui Cuore Immacolato abbiamo con fiducia consacrato tutti gli uomini e che ora in cielo, regnando insieme col suo Figlio, risplende nella gloria del corpo e dell’anima, si adoperi con insistenza ad ottenere da Lui che dall’eccelso Capo scendano senza interruzione su tutte le membra del mistico Corpo rivi di abbondantissime grazie”.5

Ai membri della Congregazione Mariana di Roma, il papa ricorda con piacere la sua personale Consacrazione alla Vergine fatta negli anni in cui studiava per diventare sacerdote. Consacrarsi a Maria è un dono di Dio che produce abbondanti frutti di bene, perché, se viene degnamente accolto, impegna ad una vita cristiana più intensa e attiva in tutti i campi: “Con devoto pensiero voi siete venuti, diletti figli e figlie, a commemorare presso di Noi, il cinquantesimo anniversario di un dolce ricordo della Nostra vita, quello della Nostra Consacrazione alla Santissima Vergine nella Congregazione mariana dell’Almo Collegio Capranicense..... La Consacrazione alla Madre di Dio nella Congregazione mariana è un dono intero di sé, per tutta la vita e per tutta l’eternità; è un dono non di pura forma o di puro sentimento, ma effettivo, compiuto nella intensità della vita cristiana e mariana, nella vita apostolica, in cui esso fa del Congregato il ministro di Maria e, per così dire, le sue mani visibili sulla terra, col profluvio di una vita interiore sovrabbondante, che si riversa in tutte le opere esteriori della solida devozione, del culto, della carità e dello zelo.”6

Convinto che la consacrazione del mondo a Maria, abbia causato la fine del conflitto mondiale e ritenendo che essa sia sempre portatrice di grazie e benefici celesti, Pio XII sollecita  tutte le comunità ecclesiali a consacrarsi alla Vergine: “Qualche anno fa, come tutti ricordano, mentre ancora infuriava l’ultima guerra mondiale, Noi, vedendo che i mezzi umani si mostravano inadeguati ed insufficienti ad estinguere quell’immane conflitto, rivolgemmo le Nostre fervide preghiere al misericordiosissimo Redentore, interponendo il potente patrocinio del Cuore Immacolato di Maria. E come il Nostro predecessore, d’immortale memoria, Leone XIII, agli albori del secolo ventesimo, volle consacrare tutto il genere umano al Cuore santissimo di Gesù, così Noi, parimenti, quasi in rappresentanza dell’umana famiglia, da Lui redenta, abbiamo voluto consacrarla altresì al Cuore Immacolato della Vergine. Desideriamo pertanto che, qualora l’opportunità lo consigli, si faccia questa consacrazione sia nelle diocesi, come nelle singole parrocchie e nelle famiglie. Ed abbiamo fiducia che da questa privata e pubblica consacrazione sgorgheranno abbondanti benefici e celesti favori.”7

Accondiscendendo alle precise richieste fatte dalla Vergine nel corso delle apparizioni e delle rivelazioni di Fatima, il papa consacra anche i popoli della Russia atea e comunista al Cuore Immacolato di Maria, perché abbiano pace, concordia e libertà: “ Noi, pertanto, affinché più facilmente le Nostre e le vostre preghiere siano esaudite e per darvi un sincero attestato della nostra particolare benevolenza, come pochi anni fa abbiamo consacrato tutto il mondo al Cuore Immacolato  della Vergine madre di Dio, così al presente, in modo specialissimo consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore Immacolato, nella sicura fiducia che col potentissimo patrocinio di Maria Vergine quanto prima si avverino felicemente i voti che Noi, che voi, che tutti i buoni formano per una vera pace, per una fraterna concordia e per la dovuta libertà a tutti, e in primo luogo alla Chiesa.”8

Istituendo la festa della Regalità di Maria, il papa chiede ai fedeli di rinnovare quel giorno la loro Consacrazione alla Vergine, quale gesto che segni l’inizio di una nuova era per il mondo e per la Chiesa: “Con la nostra Autorità Apostolica, decretiamo e istituiamo la festa di Maria Regina, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo, il giorno 31 maggio. Ordiniamo ugualmente che in detto giorno sia rinnovata la Consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato della beata Vergine Maria. In questo gesto infatti è riposta grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione”.9

Nel corso del Radiomessaggio per le celebrazioni nel Santuario della Vergine del Pilar a Saragozza, il papa consacra la Spagna a Maria, perché sia accelerata l’ora del trionfo del regno di Dio nel mondo: “Davanti al vostro trono, adunque, o Maria Santissima del Pilar, Noi, come Padre comune della famiglia cristiana, come vicario di Colui, al quale fu dato ogni potere in cielo ed in terra, a Voi, al Vostro Cuore Immacolato affidiamo, offriamo e consacriamo, non solamente tutta codesta moltitudine lì presente, ma anche tutta la Nazione spagnola, perché il Vostro amore e patrocinio acceleri l’ora del trionfo del Regno di Dio in tutto il mondo”.10

A pochi mesi dalla morte, il grande Pontefice ricorda ancora una volta la Consacrazione del Mondo al Cuore Immacolato di Maria, fatta nel corso della Seconda Guerra Mondiale, allo scopo di ottenere la pace tramite la sua potente e materna intercessione: “ Mentre il mondo era funestato da una guerra spaventosa, abbiamo fatto di tutto per esortare alla pace città, popoli e nazioni e.....vedendo che venivano a mancarci i mezzi umani e le umane risorse..... invocammo l’aiuto celeste mediante la potente intercessione della Gran Madre di Dio, al cui Cuore Immacolato consacrammo con Noi tutta la famiglia umana”.11

Giovanni XXIII

E’ in modo particolare in occasione della Consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria, che papa Giovanni XXIII fa sentire la sua voce per ricordare che affidarsi a Maria deve causare una maggiore venerazione per la Madre di Dio e una più intima unione con Gesù Cristo, contribuire all’unità delle Chiesa e al sorgere di numerose vocazioni sacerdotali, essere espressione di un impegno più profondo nella pratica delle virtù cristiane: “Il sentimento di venerazione e il coraggioso impegno di servire Dio e la sua Chiesa, vi hanno portato a questa manifestazione di fede e di amore. Da ora in poi la fede e l’amore diventeranno ancor più grandi rispetto al passato, dopo che avete eseguito la Consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria. In forza di questa Consacrazione alla Madre di Dio, Noi speriamo che tutti gli Italiani nutrano maggiore venerazione verso la Madre del Corpo Mistico, di cui il mistero eucaristico è il centro vitale; che sappiano scoprire in Lei il perfetto modello dell’unione con Gesù Cristo; che rinnovando il divin sacrificio siano un’unica cosa con Lui, nostro Capo e invochino per la Chiesa dalla sua materna intercessione il dono dell’unità, della pace e soprattutto numerose vocazioni sacerdotali. In tal modo la Consacrazione a Maria diventa un motivo di profondo impegno nella pratica delle virtù cristiane, un effettiva protezione contro i mali che ci minacciano, una sorgente anche di gioia temporale, secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo".12

Paolo VI

Chiudendo la III Sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II, Paolo VI rinnova la Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria fatta per divina ispirazione da Papa Pio XII. Il papa si rivolge a Maria perché  benedica il Concilio e la Chiesa, affretti l’ora dell’unità dei cristiani e liberi il mondo da ogni male: “Mentre rivolgiamo il Nostro animo in ardente preghiera alla Vergine, affinché benedica il Concilio Ecumenico e la Chiesa tutta, affrettando l’ora dell’unione tra tutti i cristiani, il Nostro sguardo si apre sugli sterminati orizzonti del mondo intero, oggetto delle attenzioni più vive del Concilio Ecumenico e che il Nostro Predecessore Pio XII, di venerata memoria, non senza ispirazione dall’alto, consacrò solennemente al Cuore Immacolato di Maria. Affidandoti, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, ti affidiamo anche la stessa Consacrazione del mondo, mettendola nel tuo Cuore materno. Oh, Cuore Immacolato! Aiutaci a vincere la minaccia del male, che così facilmente si radica nel cuore degli uomini d’oggi e che nei suoi effetti incommensurabili già grava sulla vita presente e sembra chiudere le vie verso il futuro.....Aiutaci con la potenza dello Spirito Santo a vincere ogni peccato: il peccato dell’uomo e il “peccato del mondo”, il peccato in ogni sua manifestazione. Si riveli, ancora una volta nella storia del mondo, l’infinita potenza salvifica della Redenzione: potenza di amore  misericordioso! Che esso arresti il male! Trasformi le coscienze! Nel tuo Cuore Immacolato si riveli per tutti la luce della speranza!".13

Nel cinquantesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, Paolo VI rinnova ancora un volta, in unione spirituale con tutti i vescovi e tutto il popolo di Dio, la consacrazione del mondo e della Chiesa al Cuore Immacolato di Maria, affinché la stanchezza non freni l’entusiasmo nel compiere il bene, le difficoltà  non distruggano il coraggio, né la tristezza, la gioia del cuore.: “Nell’unità collegiale con i Pastori, in comunione con tutto il Popolo di Dio diffuso in ogni luogo della terra, oggi, finalmente, io ti affido di nuovo il genere umano. Tutti con fiducia, noi ci doniamo a Te. Con te noi vogliamo seguire il Cristo, Redentore dell’uomo: che la stanchezza non ci freni, che le difficoltà  non distruggano il nostro coraggio, né la tristezza, la gioia nel nostro cuore. O Tu, Maria, Madre del Redentore, continua a mostrarti Madre per tutti, veglia sul nostro cammino, fa che, pieni di gioia, noi vediamo Tuo Figlio nel Cielo. Amen".14

Giovanni Paolo II

Il giorno stesso della sua elezione, nel corso del primo messaggio al mondo, Giovanni Paolo II ricorda la sua piena appartenenza a Maria, alla quale si era consacrato nella giovinezza ed alla quale aveva affidato il suo ministero episcopale: “ In quest’ora carica  di problemi e paura, non possiamo lasciare di rivolgerci alla Vergine Maria che nel Mistero di Cristo, come Madre opera e collabora: ci rivolgiamo con affetto filiale a Lei e le ripetiamo le parole  “Tutto tuo!” che venti anni or sono, nel giorno della nostra consacrazione episcopale scrivemmo nel nostro cuore e sul nostro stemma episcopale".15

Nel suo viaggio in Polonia il papa rinnova la Consacrazione a Maria, regina della Polonia, già fatta da re Casimiro nel 1656. Egli presenta a Maria le ansie e le preoccupazioni del popolo ed anche le sue speranze di pace e libertà.16 Così come affidò alla Madonna nera di Altötting i popoli di lingua tedesca,17Giovanni Paolo II rinnova o fa sempre la consacrazione dei popoli che visita nel corso dei suoi viaggi apostolici, alla Vergine Santissima, nella sicurezza che questo porti prosperità e pace alle nazioni e un sicuro rinnovamento spirituale nella Chiesa locale.

Il 25 marzo 1984, nel corso di una memorabile celebrazione in Piazza S. Pietro, il Pontefice rinnova solennemente la Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio! O Madre degli uomini e dei popoli, tu che conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze. Tu che senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre che scuotono il mondo contemporaneo, accogli il nostro grido che, mossi dallo Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al tuo Cuore: abbraccia con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano che ti affidiamo e consacriamo, pieni di inquietudine per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli. In modo speciale Ti affidiamo e consacriamo quegli uomini e quelle nazioni che di questo affidamento e di questa Consacrazione hanno particolare bisogno......  Affidandoti, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, ti affidiamo anche il mondo intero mettendolo nel tuo Cuore materno".18

Anche nel corso della sua visita al Santuario di Fatima rinnova la Consacrazione del mondo a Maria: “Nell’unione collegiale con i Pastori, in comunione con tutto il popolo di Dio diffuso in ogni luogo della terra, oggi, finalmente, io ti affido di nuovo il genere umano. Tutti con fiducia noi ci doniamo a te. Con te noi vogliamo seguire il Cristo, Redentore dell’uomo: che la stanchezza non ci freni, che le difficoltà non distruggano il nostro coraggio, né la tristezza, la gioia del nostro cuore. Tu, Maria, Madre Redentore, continua a mostrarti madre per tutti, veglia sul nostro cammino, fa che, pieni di gioia, noi vediamo tuo Figlio nel cielo. Amen!".19

NOTE
1. Leone XIII, Lettera “Praeclarum publicae” all’Arcivescovo di Cabrai del 10 giugno 1903.
2. Pio XI, lettera “Galliam Ecclesiae filiam” del 2 marzo 1922.
3. Pio XI, lettera “Sollemne semper” al Card. I Schuster del 15 agosto 1932.
4. Pio XII, Radiomessaggio “Benedicite Deum caeli” del 31 ottobre 1942.
5. Pio XII, Enciclica “Mystici Corporis” del 29 giugno 1943.
6. Pio XII, Discorso “Con devoto pensiero” del 21 gennaio 1945
7. Pio XII,  Enciclica “Auspicia quaedam” del 1 maggio 1948.
8. Pio XII, Lettera apostolica “Sacro vergente anno” del 7 luglio 1952.
9. Pio XII, Enciclica “Ad coeli Reginam” dell’11 ottobre 1954.
10. Pio XII, Radiomessaggio “Quién Nos pudiera” del 12 ottobre 1954.
11. Pio XII, Enciclica “Meminisse iuvat” del 14 luglio 1958.
12. Giovanni XXIII, Radiomessaggio per il XVI Congresso Eucaristico Nazionale di Catania del 13 settembre 1959.
13. Paolo VI,  Discorso di chiusura della III Sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II del 21 novembre 1964.
14. Paolo VI, Esortazione apostolica “Signum Magnum” del 13 maggio 1967.
15. Giovanni Paolo II, Primo messaggio al mondo dopo la sua elezione al pontificato del 17 ottobre 1978.
16. Giovanni Paolo II, Omelia nel santuario di Jasna Gora, del 4 giugno 1979.
17. Giovanni Paolo II, Consacrazione letta nel Santuario bavarese il 18 novembre 1980.
18. Giovanni Paolo II, Dall’atto di consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, fatto in Piazza S. Pietro il 25 marzo 1984.
19. Giovanni Paolo II, Omelia nel Santuario di Fatima del 13 maggio 1991.

Inserito Sabato 2 Gennaio 2010, alle ore 16:19:04 da latheotokos
 
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