Le pił gravi obiezioni a Maria «Corredentrice»
Data: Domenica 20 Luglio 2014, alle ore 19:10:53
Argomento: Mariologia


Una risposta alle 7 obiezioni più comuni al titolo Maria Corredentrice di Mark Miravalle, Docente di mariologia all'Università Francescana di Steubenville (USA)



L'autore, a capo di un movimento per la promozione ed attuazione del dogma di Maria Corredentrice e Mediatrice che sta raccogliendo adesioni anche da importanti esponenti del mondo ecclesiale, cerca di dare una risposta a queste sette obiezioni sulla «corredenzione mariana», che rimane un tema molto discusso e controverso, non tanto sui contenuti, quanto sulla formulazione terminologica e dogmatica.

Prima obiezione
Chiamare Maria «Corredentrice» significa metterla allo stesso livello di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, facendo di lei quasi una quarta persona della Trinità, una dea o una quasi dea-divina, il che è una bestemmia all'orecchio di ogni vero cristiano.

Seconda obiezione
Chiamare la Beata Vergine Maria «Corredentrice» va contro un corretto ecumenismo cristiano, perché porta divisione tra i cristiani.  

Terza obiezione
Chiamare la Madre di Gesù «Corredentrice» o il suo ulteriore ruolo di «Mediatrice» implica un ruolo di mediazione fatto da altri oltre che da Gesù Cristo, ma la Scrittura dichiara chiaramente, in Timoteo 2,5 che: «vi è un solo Dio e un unico mediatore tra Dio e l'umanità, "l'uomo Gesù Cristo "», e quindi, nessuna creatura può giustamente essere mediatrice.

Quarta obiezione
Dare a Maria l'appellativo di Corredentrice, o dire che tutti i cristiani in genere sono «corredentori» è far partecipe in modo attivo nella Redenzione una creatura umana. Tale attività è divina o, in modo più specifico, è un'attività «teandrica» compiuta solo da Gesù Cristo nelle sue due nature, divina e umana, e quindi tale affermazioni sono proibite dalla cristianità. Una tale cosa aprirebbe le porte al paganesimo, poiché ammetterebbe una persona umana, Maria, partecipe di una azione redentiva che solo Gesù Cristo può compiere.

Quinta obiezione
L'idea di Maria come Corredentrice e l'insegnamento della corredenzione mariana è una pia credenza, è una devozione mantenuta da alcuni cattolici, ma non è un insegnamento dottrinale della Chiesa Cattolica. Si trova solamente in alcuni testi papali e non è ufficialmente insegnato dal Magistero, e nemmeno è presente dottrinalmente negli insegnamenti del Concilio Vaticano II.

Sesta obiezione
"Ad un livello teologico più speculativo, sembra che Maria non possa partecipare all'acquisizione delle grazie di redenzione (o "redenzione oggettiva') come Corredentrice quando lei stessa ha avuto bisogno di essere redenta. Se lei ha cooperato alla redenzione oggettiva, è perché senza di lei, la redenzione oggettiva non è stata compiuta. Ma se la redenzione oggettiva non è, infatti, stata compiuta, allora, lei stessa non può trarne beneficio personalmente. Questo sarebbe come dire e accettare che al momento stesso che la redenzione oggettiva sta per essere compiuta è anche già stata compiuta, il che sarebbe una contraddizione".

Settima obiezione
Siamo d'accordo che Maria Corredentrice e la sua corrispondente dottrina di corredenzione è legittima, però non vi sono ragioni sostanziali o frutti tali da giustificare, ai nostri tempi, una definizione papale e, infatti, simile definizione sarebbe causa di serie divisioni nella Chiesa stessa.

 







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