Una ricerca di Biagio Distefano per gentile concessione dell'Autore.

«[...]Per dar conto al lettore del valore dell’Annunciazione del Beccafumi, cioè di un pittore sconosciuto ai più anche se autore di pregevoli opere, che godeva al suo tempo di notevole fama e di un certo benessere economico, ma oscurato dai contemporanei Michelangelo e Raffaello, basti dire che il Museo Diocesano di Milano ha voluto l’opera in prestito per esporla dal 2 ottobre al 30 novembre 2003 nell’ambito della mostra “Un capolavoro per Milano”. Si trattava della seconda edizione della mostra in un Museo inaugurato dal Card. Martini solo due anni prima e che alla prima edizione aveva presentato l’”Ecce homo” di Antonello da Messina: l’intento era di “portare al Museo e quindi a Milano dipinti poco noti e al di fuori dei percorsi turistici abituali, al fine di arricchire tutti di bellezza e di possibilità meditative”, (Mons. L. Crivelli, Presidente Fondazione Sant’Ambrogio) oltre che di valorizzare il grande patrimonio d’arte e di fede della Chiesa. L’iniziativa è poi proseguita negli anni successivi ospitando la “Cattura di Cristo” del Caravaggio, la “Sacra Famiglia” di Andrea Mantegna, l’”Annunciata” di Antonello da Messina, la “Giuditta” di Sandro Botticelli e le “Natività” di Lorenzo Lotto e di Filippo Lippi, quindi una compagnia di artisti di tutto rispetto.[...]».