«[...]Maria, Madre di Dio e Madre nostra, ecco adunque, o dilettissimi, l’argomento della presente mia lettera pastorale, argomento certamente caro e consolante al cuore di tutti, ma che per me, che ve lo debbo svolgere, contiene una grande difficoltà. È la difficoltà che faceva già ripetere a S. Bernardo: “Non vi è cosa che più mi intimorisca quanto l’impresa di parlare della SS. Vergine. Non basterebbe un carbone ardente tolto dall’altare per purificare la mia lingua, come si purificò quella di Isaia: sarebbe necessario un globo di fuoco, che consumando tutta la ruggine, mi rendesse abbastanza eloquente ed atto per parlare degnamente della Madre di Dio”.[...]»