Intorno ad un elce
Data: Martedi 21 Marzo 2017, alle ore 13:18:12
Argomento: Mariofanie


Un articolo di P. Giuseppe Furioni in La Madonna della Neve, n. 3 marzo 2017, pp. 4-5.




Il prossimo 13 maggio cadono i cento anni dall'inizio delle apparizioni mariane più importanti del secolo XX. E tutto ciò da quando nella Cova da Iria, a tre chilometri dal paese, Fatima, la Vergine è apparsa ai tre pastorinhos Lucia, Francesco e Giacinta, e un numero sempre più crescente di fedeli è rimasto coinvolto, addirittura con risvolti che vanno ben oltre il cattolicesimo. Vale la pena di ricordare che il nome Fatima è il nome di una figlia di Maometto e di Kadigia che sposò All capostipite degli sciiti e morì nell'anno 633. Fatima era pure il nome di una damigella islamica, sul finire della dominazione araba in Portogallo: catturata durante una scaramuccia l'anno 1158 dal cavaliere cristiano Gonçalo Hermingués, convolò a nozze con lui, fu battezzata con il nome di Ouréma, da cui la denominazione di Ourém alla località donata agli sposi da parte di Alfonso il Conquistatore, fondatore della monarchia portoghese. Ouréma morì giovane e fu sepolta nella chiesa del paese, che in affettuosa memoria si chiamò Fatima.

In memoria di Ouréma

Fatima, freguesia (frazione) di Ourém, è situata pressoché nel centro geografico del Portogallo, in Estremadura, nel distretto di Santarém, diocesi di Leiria (dal 1984 Leiria-Fátima), incuneata nella Sierra de Eire, ondulante landa collinosa. Fondate su agricoltura e pastorizia secolari, le attività redditizie sono ormai diventate in maggioranza quelle alberghiere e commerciali. Attualmente Fatima, elevata al rango di città il 12 luglio 1997, conta quasi dodicimila abitanti (all'epoca delle apparizioni non raggiungeva i duemilacinquecento) con un forte movimento locale per farla passare da freguesia a concelho, creando un comune autonomo da Ourém. Vi sono almeno 15 istituti religiosi maschili, 47 quelli femminili (dati del 2009), luoghi di formazione, di ritiro, di accoglienza, di servizio. La realtà di Fatima oggi comprende il paese vero e proprio, sede della chiesa parrocchiale e del fonte battesimale; Aljustrel, il villaggio nativo dei veggenti; la collinetta denominata Loca do Cabeço, dove avvennero le visioni dell'angelo; los Valinhos, avvallamento della quarta apparizione (domenica 19 agosto 1917); Cova da Iria, terreno scosceso di proprietà della famiglia di Lucia, centro degli eventi e ormai luogo di culto. Il centro di tutto, il "recinto della preghiera" gravita attorno alla cappellina, il piccolo edificio che sostituisce la prima edicoletta costruita fra aprile e giugno 1919 intorno all'elce (leccio) sul quale i pastorelli vedevano posarsi l'apparizione, ricostruita nel 1923 dopo I'abbattimento doloso del 6 marzo dell'anno precedente. La chiesa maggiore, adagiata sullo spiazzo sovrastante, venne aperta nel 1928, consacrata nel 1953, insignita l'anno successivo del titolo di basilica da Pio XII, ordinato vescovo proprio il 13 maggio 1917.

Recinto sacro

Nel recinto sacro troviamo poi le cappelle delle confessioni e dell'adorazione eucaristica continua (iniziata nel 1960). Dieci anni fa, il 13 ottobre, novantesimo anniversario dell'ultima apparizione, è stata inaugurata la nuova basilica, capace di accogliere fino a novemila persone, disegnata dall'architetto greco, ma nato in India Alexandros Tombazis e dedicata alla Santissima Trinità. Infine la spianata antistante ospita le processioni e le celebrazioni a!l'aperto verso l'altare sulla scalinata della basilica, ed è pure spazio per un cammino lento e meditativo verso i luoghi più sacri. Il culto a Fatima ha avuto una progressiva intensificazione. Il 13 ottobre 1921 il vescovo di Leiria consente la celebrazione della messa nella cappella delle apparizioni. Negli anni 1922-1930 si insedia la commissione diocesana competente, presieduta dal vescovo mons. José Alves Correia da Silva, per valutari gli eventi straordinari del 1917. Nell'apri!e 1930 il vescovo pubblica una lettera pastorale in cui dichiara che sono degne di fede le visioni dei tre pastorelli e che è consentito il culto ufficiale della Vergine di Fatima. Il 26 giugno 1927 - a dieci anni dalle apparizioni - è il vescovo stesso a presiedere per la prima volta la liturgia in Cova da Iria. Nel 1931 si svolge il primo pellegrinaggio ecclesiastico, presenti i vescovi del Portogallo, che consacrano la nazione al Cuore Immacolato di Maria. Il 31 ottobre 1942 Pio XII consacra il mondo al Cuore Immacolato di Maria. Nel 1956 il card. Angelo Roncalli presiede la celebrazione nel venticinquesimo della consacrazione nazionale. Nei 1967, cinquantesimo delle apparizioni, è pellegrino il papa Paolo VI, che chiede la presenza dell'unica veggente ancora in vita, suor Lucia; nel luglio 1977 a Fatima si reca anche il patriarca di Venezia e futuro papa, Albino Luciani.

Mano invisibile

Nel 1982, è Giovanni Paolo II a visitare i luoghi delle apparizioni. In quell'occasione pronuncia la preghiera di affidamento e di consacrazione alla Vergine. E quasi con le stesse parole la rinnova, davanti alla statua della Madonna di Fatima, durante il giubileo delle famiglie, il 25 marzo 1984. Papa Wojtyla vi ritorna nel 1991 e nel 2000 per la beatificazione dei veggenti Francesco e Giacinta. In quell'occasione viene reso pubblico il cosiddetto "terzo segreto" di Fatima. A questo appuntamento non manca papa Benedetto XVI, nel maggio 2010, decimo anniversario della beatificazione di Francesco e Giacinta. La sua preghiera ricorda l'intercessione che il suo predecessore aveva riconosciuto alla Vergine di Fatima per la protezione ricevuta in occasione dell'attentato del 13 maggio 1981: «Il Venerabile Papa Giovanni Paolo II, che ti ha visitato per tre volte, qui a Fatima, e ha ringraziato quella "mano invisibile" che lo ha liberato dalla morte nell'attentato del tredici maggio, in Piazza San Pietro, quasi trenta anni fa, ha voluto offrire al Santuario di Fatima un proiettile che lo ha ferito gravemente e fu posto nella tua corona di Regina della Pace. É di profonda consolazione sapere che tu sei coronata non soltanto con l'argento e I'oro delle nostre gioie e speranze, ma anche con il "proiettile"delle nostre preoccupazioni e sofferenze. Ringrazio, Madre diletta, le preghiere e i sacrifici che i Pastorelli di Fatima facevano per il Papa, condotti dai sentimenti che tu hai ispirato loro nelle apparizioni». Infine papa Francesco si recherà a Fatima il prossimo 13 maggio, centenario de!la prima apparizione.

 

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