Articolo di Maria Giovanna Muzj, in Riparazione mariana 1988/2.

«Nell'enciclica Redemptoris Mater Giovanni Paolo II, accennando al culto delle sacre immagini ristabilito e confermato dal Concilio Niceno II (787), enumera i principali tipi di immagini mariane venerati dai cristiani d'Oriente (RM 33). Il desiderio spontaneo da parte di un cristiano di tradizione latina, di conoscerle meglio, può essere esaudito seguendo due vie un po' diverse: o presentare i vari tipi iconografici per sé, o verificare come i vari aspetti spirituali e teologici del mistero della Madre di Dio messi in evidenza dall'enciclica trovino una traduzione visiva simbolica nei diversi tipi iconografici mariani. Abbiamo preferito questa seconda via, perché consente di toccare con mano il motivo dell'attrazione profonda che le immagini sacre - e in particolare le icone mariane - esercitano su tutti i credenti: esse sono veramente «teologia in immagine» con quell'immediatezza e quella lievità supplementare che distingue l'immagine dalla parola[...]».