Un Osservatorio permanente sulle apparizioni
Data: Sabato 7 Luglio 2018, alle ore 18:37:57
Argomento: Mariofanie


Un articolo di Antonio Gaspari in Maria con te  1 (2018) n. 8 - 9 luglio 2018, pp. 12-13.



Perché ci sono le apparizioni?Come si fa a distinguerle dalle suggestioni o da altri fenomeni psichici? Qual è il senso delle apparizioni di Maria per i credenti? E per i non credenti? Come fa la Chiesa a riconoscerle? E in che modo le apparizioni, le rivelazioni, i "messaggi" della Vergine si relazionano con la pastorale, con la devozione, con la tradizione, con la teologia, con la scienza? E ancora: i santuari e luoghi di devozione hanno validità anche senza il riconoscimento delle apparizioni? Quanti i santuari riconosciuti dove non è avvenuta almeno un'apparizione? Che rapporto esiste tra le cosiddette "rivelazioni personali" e le apparizioni di carattere nazionale e internazionale? Esistono persone che il Signore sceglie per comunicare con il popolo di Dio? E la lista di domande potrebbe continuare a lungo.. Per rispondere a questi e altri quesiti, la Pontificia Academia Mariana Internationalis (PAMI) ha organizzato un corso (dal 17 al 21 settembre) sul tema: "Il fenomeno delle Apparizioni tra fede, teologia e scienza".  Ma le novità per l'istituto non finiscono certo qui: la PAMI ha deciso di istituire un Osservatorio sulle apparizioni e i fenomeni mistici.
Intervistato da "Maria con te" il francescano padre Stefano Cecchin, che ne è il presidente, ha spiegato che il corso affronta la vasta problematica non solo dal punto di visto biblico-teologico, ma allarga l'indagine a tutte le scienze e a tutti i credenti e non. Anche se sono appena otto le apparizioni riconosciute dalla Chiesa cattolica il fenomeno è di vaste dimensioni. Padre Stefano ricorda che non si tratta solo di apparizioni pubbliche, ce ne sono tantissime a carattere personale a santi, mistici, veggenti. Di apparizioni e comunicazioni da parte di Dio e degli angeli, poi, è piena la Sacra Scrittura.
Il fatto è che a partire dagli inizi del Novecento in poi, sono piuttosto numerose le apparizioni sia pubbliche, sia private. Come si fa a verificare l'autenticità dei prodigi mariani? Risponde il presidente della PAMI: «É proprio per far maturare la conoscenza, le competenze e gli strumenti per discernere, che abbiamo dato vita al Corso e all'Osservatorio internazionale sul tema. Il nostro obiettivo», continua padre Cecchin, «è sia coordinare gli esperti mariologi del mondo, sia realizzare un Osservatorio internazionale sulle apparizioni e i fenomeni mistici al quale partecipino esperti delle varie scienze e delle vane religioni per raccogliere e analizzare materiale, testimonianze prove scientifiche, al fine di arrivare a verità condivise».
Per quanto riguarda i fedeli cristiani, padre Stefano ha ricordato che già il Concilio Vaticano II ribadisce che il Signore sceglie vie particolari per parlare direttamente al popolo. In una lettera della PAMI ai cultori di mariologia, pubblicata nell'anno 2000, si legge al n 76 «Una pietà mariana che accolga con cordiale riconoscenza e con serena libertà le manifestazioni straordinarie della beata Vergine - apparizioni, visioni - riconosciute dall'autorità ecclesiastica e veda in esse un segno della sua materna misericordia; che consideri nella loro giusta luce "messaggi" e "promesse" che Ella rivolge, spesso attraverso umili creature, ai suoi figli: sono infatti un incitamento perché essi vivano secondo i dettami del Vangelo, un prolungamento della parola che la Madre di Gesù disse ai servi delle nozze di Cana: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5); non intendono quindi né completare il Vangelo, né sostituirlo con "vie più facili, al contrario mirano a ravvivare nei discepoli la necessità della conversione e della sequela di Cristo sulla via regale della croce».
Il corso della PAMI ha il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, della diocesi di Roma e dall'ambasciata del Messico presso la Santa Sede. Il percorso di formazione offre tre crediti e/o diploma o attestato di frequenza, si svolge in collaborazione con la Pontificia Università Antonianum, con le sue Facoltà di Teologia, di Filosofia e di Diritto Canonico, con l'Istituto francescano di Spiritualità, con la Cattedra di studi mariologici Beato Giovanni Duns Scoto, con la Pontificia Facoltà Teologica Marianum e con la Pontificia Facoltà Teologica Seraphicum.
 

 

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