tra Bernardo di Clairvaux e la Lumen Gentium. Un approfondimento di Sara Anna Ianniello, Docente di Filosofia Medievale all'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Ss. Apostoli Pietro e Paolo" di Capua.

«In seguito alla proposta di alcuni vescovi di area tedesca e latino-americana, le prospettive mariologiche subirono nella seconda metà del secolo passato un notevole cambiamento all’interno del nuovo clima inaugurato dal Concilio Vaticano II. La complessa considerazione sul ruolo di Maria, su sollecitazione anche di Paolo VI, indusse i Padri conciliari ad inserire la riflessione sul mistero mariano nella più ampia meditazione sul mistero della Chiesa, occupando l’intero capitolo ottavo della costituzione dogmatica Lumen Gentium del 1964. Fino a quel momento né i Padri né i precedenti Concili avevano parlato in maniera sistematica di Maria [...]».