Santa Maria dell'Avvento
Data: Sabato 28 Novembre 2020, alle ore 10:02:14
Argomento: Culto


Un articolo di Josep Urdeix su Pastorale Liturgica



Nell’esortazione apostolica Marialis cultus, di Paolo VI, si ricorda: “I fedeli che calano lo spirito dell’Avvento nella vita, nel considerare l’ineffabile amore con il quale la Vergine Madre attese il Figlio, si sentono animati a prenderla come modello e a prepararsi, vigilanti nella preghiera e gioiosi nella speranza, all’incontro con il Salvatore che viene. (…). Questo tempo (l’Avvento), come hanno osservato gli specialisti della liturgia, può essere considerato un tempo particolarmente adatto a rendere culto alla Madre del Signore” (n° 4). Osserviamo qui come sono concrete queste affermazioni. Innanzitutto in questo tempo ci sono due giorni che tutto il popolo cristiano vive: la solennità dell’Immacolata e la quarta domenica d’Avvento.

L’Immacolata

Questa solennità, quasi all’inizio dell’Avvento, ci fa contemplare Santa Maria come opera di Dio, il quale, per mezzo suo, sta preparando le vie per la venuta del suo Figlio nel mondo. Maria, della stirpe dei redenti - della nostra stirpe - riceve in anticipo il frutto della redenzione ed è concepita immacolata, senza la macchia del peccato originale. In questo modo Dio preparava una “degna dimora” al suo Figlio, che doveva assumere la natura umana, nel seno di Maria. Inoltre, fin dal suo concepimento, Maria diventa immagine della Chiesa, la sposa di Cristo santa e immacolata. Maria ci fa vedere in quale modo, lungo l’Avvento, dobbiamo lasciare che Dio porti a compimento in noi la sua opera, così da poter accogliere Cristo con purezza di cuore. Per contemplare il modo in cui la grazia di Dio riempì Maria dal suo concepimento, ci può aiutare la lettura patristica della stessa festa; così come la lettura patristica del secondo sabato d’Avvento ci aiuta a contemplare Maria come immagine della Chiesa e a comprendere come tutto quello che si dice di Maria valga anche per la Chiesa (da qui l’esigenza della santità della vita per tutti i cristiani).

La IV domenica d’Avvento

Ormai in prossimità del Natale, questa domenica ci pone davanti al mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio nel seno verginale di Maria. Mentre le prime letture di questo giorno ci presentano gli antichi annunci profetici sulla Vergine Maria e sul Messia, i vangeli ci pongono, pur con diverse prospettive, davanti alla realtà dell’Incarnazione e della risposta di Maria ai disegni e alla volontà di Dio perché, attraverso la sua collaborazione, il Figlio di Dio potesse farsi uomo e venire ad abitare in mezzo a noi. È una domenica che ci porta, in comunione con Maria e per sua intercessione, a prepararci alla venuta del Redentore e a farlo con fede sincera, con l’obbedienza umile di chi spiana le vie al Signore fedele alla sua volontà, con la speranza posta nel Dio sempre fedele alle sue promesse… Ci può aiutare a vivere i sentimenti suscitati da questa domenica la lettura patristica del giorno 20 dicembre.

L’ottava che precede il Natale

La presenza di Santa Maria in Avvento si accentua dal 17 al 24 dicembre. Colei che diventerà Madre, nell’imminenza della nascita del Figlio, ci fa pregustare la manifestazione del Redentore e ci invita ad accompagnarla e ad apprendere da lei come accogliere il Salvatore divino fatto uomo per noi. I vangeli di questi giorni ci fanno rivivere le “tappe mariane”, il cammino spirituale percorso da Maria, l’eccelsa figlia di Sion, da Nazaret a Betlemme. Possiamo aggiungere la colletta dei giorni 19 e 20 dicembre. Ci possono aiutare, per la meditazione di questi giorni, i testi del Comune della Vergine propri dell’Avvento così come i formulari del tempo d’Avvento delle Messe della Vergine Maria (Stirpe scelta d’Israele, nell’Annunciazione, nella Visitazione).

La liturgia delle Ore

Riguardo alla Liturgia delle Ore del tempo d’Avvento si potrebbe dire che ci sia in essa una trama mariana sottile che l’avvolge in modo molto significativo. Innanzitutto ci sono gli inni di Vespri e dell’Ufficio delle Letture (a partire dal 17) che fanno riferimento a Maria, la Vergine Madre. Per cui si può dire che iniziamo le Ore accompagnati da Maria e il ritmo delle Ore è segnato dal ricordo di Maria. Va ancora notato che l’antifona dell’Ora media è sempre un testo che fa riferimento a Maria e alla sua cooperazione nella venuta del Salvatore. Sotto questa prospettiva, la salmodia dell’Ora “minore” diventa un gustare spiritualmente l’Incarnazione del Verbo attraverso la mediazione di Maria. Accanto all’accento mariano a metà giornata, si può segnalare che, per nove volte, l’antifona del Benedictus e, soprattutto, del Magnificat, è un testo chiaramente mariano. Da ultimo, come aiuto per contemplare con gli occhi della fede la figura di Maria, e per farlo in comunione con la fede della Chiesa, eccoci le letture patristiche del secondo sabato d’Avvento, del giorno dell’Immacolata, come pure quella dei giorni 17, 20, 21 e 22 di dicembre.

Al di là del valore dei singoli elementi, si può quindi certamente parlare di ricchezza di accenti mariani lungo l’Avvento. Possiamo dire che, a volte in modo molto esplicito, altre in modo discreto, ma vero, Santa Maria è presente nella liturgia della Chiesa dall’inizio alla fine dell’Avvento.







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