Maria nella fede della Chiesa Ortodossa
Data: Domenica 20 Settembre 2009, alle ore 2:15:36
Argomento: Ortodossi


Da: A. Kniazeff, La Madre di Dio nella Chiesa Ortodossa, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993.



Nel suo libro “L’Ortodossia” P. Evdokinov colloca il suo discorso su Maria al prg. 17 della seconda parte dedicata all’Ecclesiologia. Per l’autore è la funzione materna della Chiesa che fornisce il passaggio quanto mai naturale verso la mariologia. Dopo questa collocazione, l’autore si sofferma sul rapporto Maria – Chiesa a partire dalla Theotokos il cui solo nome contiene tutto il mistero dell’economia della salvezza. La “Madre di Dio” viene vista in quattro aspetti tipici: L’Immacolata, l’Incarnazione, la Santità e l’Intercessione.

L’Immacolata

Pur partecipando organicamente alla discendenza di Adamo, la Vergine è preservata da ogni impurità personale, da ogni male, reso inoperante in Lei dalle purificazioni successive degli antenati, dall’azione dello Spirito e dalla sua libera scelta. L’Ortodossia non accetta il dogma cattolico dell’Immacolata Concezione perché toglie Maria dal destino comune e la trasforma in uno strumento di grazia che diminuisce la sua umanità, la sua umiltà e la sua purezza, perché Dio non agisce sull’uomo, ma in lui e con lui. Ogni bene imposto mortifica la libera sottomissione della santità. La grazia non viola, non forza l’ordine della natura, ma lo compie. Per l’Ortodossia, la Theotokos è:
- donna che svela il genuino rapporto dialogico tra Dio e la creatura in cui al dono dell’uno corrisponde il libero Fiat dell’altro. In tal senso l’Immacolata Concezione deve essere situata al tempo di grazia dell’Annunciazione ;
- Maria è la donna archetipo di ogni creatura e della Chiesa. Come per Lei, anche per ciascuno di noi vi è un proprio momento di grazia in cui Dio nello Spirito interpella la libertà umana a dare il consenso definitivo a divenire pneumatofori in vista di essere costituiti cristofori, casa del Verbo per il Verbo.

L’Incarnazione

Lo Spirito Santo e il Fiat, dunque, rendono Maria Tutta santa, terreno adatto per l’Incarnazione del Figlio di Dio:
- l’Incarnazione è l’incontro di due Fiata: al Fiat del Creatore, risponde il Fiat della creatura;
- un Fiata decisivo quello di Maria. Senza il suo consenso, insegnano i Padri, questo disegno sarebbe stato altrettanto inattuabile che se fosse avvenuto senza il Fiat di Dio. Come voleva incarnarsi, così il Verbo voleva che sua madre lo generasse liberamente, pienamente e di buon grado. Grazie e libertà, secondo la concezione ortodossa, sono inscindibili, uniti da una sinergia operativa per cui l’incontro è solo possibile nell’accordo e nella tensione delle due iniziative;
- E’ il Fiat dell’Annunciazione, per questo chiamata “Festa della radice” che inaugura l’economia della salvezza che ha, quindi una radice mariologia, mentre la mariologia è parte integrante della cristologia: Maria è la radice terrestre da cui spunta il fiore unico della Redenzione, Gesù, iniziatore del tempo unico.
- Quale radice di salvezza, Maria è rappresentanza e tipo della Chiesa. Nella Vergine tutti dicono: Vieni Signore Gesù. Tutti: Israele – Chiesa – Umanità. Tutta l’umanità genera in Lei Dio per cui Maria è la nuova Eva – vita che genera Cristo per tutti. Maria è l’archetipo universale che svela la vocazione dell’uomo: generare il Logo al mondo per il mondo.

La Dormizione

a) Questa ascensione della Vergine è dono del Figlio a sua madre, non riscontrabile nella lettura delle Scritture, rivelazione incomprensibile fuori dalla coscienza interiore della Chiesa, dal suo mistero e dalla della Tradizione;
b) L’Ortodossia celebra questa festa come una seconda Pasqua ed esalta prima della fine dei tempi la gloria della prima creatura deificata. Una celebrazione che perciò investe Maria come rappresentante del mondo. Nell’assunzione si adempie la Parola divina: il Verbo scende verso l’uomo, perché l’uomo ascenda a Dio, chiuse definitivamente le porte della morte;
c) Questo ruolo di rappresentanza non isola la Vergine dal destino comune a tutti. La resuscitata per la potenza del Figlio, passa per prima attraverso la morte, resta impotente da Lui. Ella precede l’umanità e tutti la seguono. Ella è l’icona escatologica della Chiesa, dell’umanità e del cosmo.

La Santità e l’Intercessione

- Maria purificata è l’archetipo della purificazione della Chiesa e del mondo, sedi della Sapienza, del Verbo e dello Spirito;
- Maria orante è l’archetipo della Chiesa – madre che intercede per tutti. Profondo è dunque il legame Maria – Chiesa che forma una unità distinta inscindibile: dire Maria postula la Chiesa; dire Chiesa, postula Maria;
- Tutti siamo chiamati a divenire Theotokos, nell’attesa di essere assunti e trasformati nel mondo di Dio;
- Come Lei siamo chiamati ad essere intercessori ed esprimere nel quotidiano il volto misericordioso di Dio apparso nel Figlio;
- Come Lei siamo chiamati alla santità, liberi dagli idoli, ricolmi di Spirito.

Maria è quindi il perfetto specchio della Chiesa.







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