La Venerabile Lucia Mangano e l'esemplarità mistica di Maria
Data: Domenica 30 Maggio 2021, alle ore 18:40:34
Argomento: Santi


Dal libro di Antonino Grasso, Lucia Mangano. Una vita d'unione con Maria, Aracne Editrice, Roma 2018, pp. 401-411.

 



a) Maria, autentico modello mistico

La Vergine Maria, primogenita della Redenzione, è l’anticipazione tipica della fecondità spirituale del mistero di Cristo. In Maria, come in una stupenda sintesi personale, si realizza ogni iniziativa divina ed ogni umano consenso ed in lei, prima che in ogni altra creatura, il mistero di Gesù si compie con pienezza80. Maria è perciò allo stesso tempo modello esemplare e rivelatore di ogni vita spirituale e mistica81. «La docilità feconda del “Fiat”, il raccoglimento contemplativo del “conservava ogni cosa nel suo cuore”, il rapimento giubilante del “Magnificat”, l’eroismo sovrumano dello “stava ai piedi della Croce”, la presenza supplice nel cenacolo, possono considerarsi le espressioni salienti della esemplarità mistica di Maria e ciò che essi significano come iniziativa di grazia e fedeltà di consenso può considerarsi come criterio di autenticità di ogni esperienza spirituale e mistica cristiana»82. La Vergine Santa, quindi, «diventa via mistica per ogni contemplativo, in quanto è considerata non solo come madre, ma anche nella sua esemplarità… La sua unione con Dio, infatti, viene percepita dai mistici come il luminoso esempio di ogni rapporto con Dio. La “misticità” di Maria, perciò, non è percepita in fenomeni straordinari, quanto nel suo vivere e appartenere a Dio in ogni momento della sua vita»83. Come scrive Salvatore Maria Perrella, «La Madre del Crocifisso-Risorto, rimane per la Chiesa di tutti i tempi e per ogni singolo credente un vero e vivo catechismo della fede posto tra insegnamento e testimonianza di vita cristiana. Perciò imitare la fede, la speranza e la carità di Maria non significa rifiutare l’imitazione di Cristo, ma al contrario, essere più strettamente uniti e conformati a Cristo»84.
L’esemplarità di Maria nella vita mistica di Lucia Mangano, è stata unita ad una sua analoga presenza efficiente, efficace ed insostituibile. Questo è dimostrato dal fatto che Lucia ha avuto una spiccata marianità interiore, ricca di intuizioni dottrinali e di profondo amore ed in secondo luogo dall’intervento carismatico e continuo di Maria nelle sue esperienze, come testimonia costantemente nei suoi scritti85. Come giustamente nota il Neubert, infatti, «l’esperienza mistica dell’azione di Maria nell’anima, produce un’abitudine d’intimità amorosa con Lei, che spinge il soggetto a rivolgersi a sua madre in tutte le azioni ed emozioni, a vivere costantemente sotto il suo sguardo»86. Considerando l’altissima esperienza mistica di Lucia, si può giustamente affermare che soltanto la Vergine ha prodotto, insieme allo Spirito Santo, le cose singolari e straordinarie che l’hanno segnata87. Quando lo Spirito Santo, infatti, trova Maria in un’anima, vi vola, vi entra con pienezza e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggiore è il posto che quest’anima fa a Maria88.

b) Maria la via che conduce a Dio

Maria è stata per l’anima di Lucia Mangano un mezzo e un legame più solido per l’unione con Dio e ha fornito un appoggio e un aiuto costanti, affinché ella potesse conseguire e perseverare nella vita contemplativa e trasformativa in Dio con più stabilità, costanza e perfezione. L’anima di Lucia si è sentita unita con tale fermezza a Maria e con lei a Dio, da sentirsi una sola cosa con loro, in semplicità, profondità e raccoglimento. Lo scopo di questa presenza di Maria è stato quello di preparare l’anima di Lucia ad una unione più intima con il Signore. Anche per Lucia, infatti, avviata verso le cime più vertiginose della perfezione cristiana, Maria è rimasta, come sempre, la via che conduce a Dio. Quando la Madre amatissima, si manifestava costantemente presso di lei e la guidava nella via della virtù, era per prepararla alle nozze spirituali con suo Figlio. Maria è stata per l’anima mistica di Lucia, un mezzo speciale di contemplazione, una specie di specchio della Divinità che, in forza della sua perfettissima unione divina, diventa esso stesso oggetto di contemplazione, un mezzo unitivo ineffabile, un autentico nodo trasformante che conserva la sua funzione fino agli estremi confini della vita mistica89. Maria è stata presente accanto a Lucia, non solo nelle fasi mistiche della grazia di Gesù, ma in esse ha esercitato una caratteristica influenza che, in un’estrema varietà di modi, ha contribuisce al compimento più perfetto della sua straordinaria trasfigurazione spirituale. Madre della contemplazione e della perfetta unione amorosa, nel mistero della sua vicinanza a Lucia, Maria è stata anche in certo senso il tabernacolo di ogni incontro trasformante di Dio con la sua anima. Proprio il mistero della sua divina maternità, all’origine dell’ineffabile unione ipostatica, ha reso la Vergine sorgente inesauribile di ogni filiale e mistica trasfigurazione di Lucia90.
La spiritualità mariana e la vita di unione con Maria, sono rimaste, quindi, sempre attuali nella vertiginosa esperienza mistica di Lucia Mangano. In definitiva, Maria è stata anche per Lucia, la Madre di Dio che si è messa in cammino con lei, per guidarla ed accompagnarla nel suo andare verso il Signore. L’aprirsi a Dio e cercarlo di Lucia, è stato già un incontro con Maria, che rimane sempre colei che Dio ce lo mostra e ce lo dona. Possiamo quindi concludere che nell’esperienza spirituale e mistica di Lucia Mangano:
- Maria è inconcepibile senza il suo riferimento a Cristo, unico Salvatore e Mediatore del mondo91, al quale Lucia ha costantemente guardato, volendo dare un senso alla sua esistenza. Lontana dalle effimere sicurezze umane, Lucia ha cercato l’amore totalizzante come sostegno e forza vitale della sua esistenza. Essendo stata la creatura che credendo e amando, realizzò in pieno il suo essere donna e madre, Maria ha indicato a Lucia Mangano la necessità della trascendenza per una realizzazione completa del suo essere donna e credente.
- Maria è stata, in definitiva per Lucia, il modello esemplare di una vita ascetica e mistica, fondata sulla verità, la giustizia e la pace, il cui vero volto è stato la totale donazione nell’amore sacrificale. Nascondendo al mondo i misteri delle sue realizzazioni mistiche, ma aprendosi totalmente verso gli altri nel disinteresse e nello spirito della totale accoglienza e del dono totale, Lucia ha trovato nella Vergine Santa il paradigma di ogni accoglienza e di ogni donazione, perché visse la sua vita nel totale disinteresse di sé e nella completa dedizione all’opera di Dio per la salvezza degli uomini92. Come Maria, oltre ad essere una grande santa ed una grande mistica, Lucia Mangano fu anche una donna completa perché comprese che vivere significa donarsi agli altri senza riserve. In definitiva, anche in Lucia, la contemplazione mariana, ha rivestito le caratteristiche molto spiccate di unità tra verità e vita e, cioè, Lucia ha cercato di essere come Maria, di prolungare la sua viva presenza nella vita della Chiesa in una donazione totale di servizio: da Maria, come avviene in tutti i grandi mistici mariani, quale oggetto di contemplazione, è passata a Maria quale modello della contemplazione vissuta93, «anzi, a Maria come soggetto che vive dentro tutti coloro che non si contentano di ascoltare la Parola ma la mettono in pratica, diventando come la Madre di Gesù»94.
Il frutto più grande della contemplazione mistica, non è stato, quindi, per Lucia cosa ha potuto conoscere di Maria, ma quanto Maria ha potuto dire attraverso di lei agli altri. L’intenso legame con Maria, infatti, non si risolse soltanto nella contemplazione silenziosa e nel godimento dell’ineffabile vicinanza di lei, ma divenne una capacità comunicativa che riempì tutta la sua esistenza e la aiutò a guardare chi a lei si accostava, con gli occhi pieni di luce di Maria, per capire il mistero che si celava in ogni volto, in ogni avvenimento della storia, e per trasmettere con lo sguardo, le parole e le azioni, l’ebrezza della sua unione con la Madre del Signore, incarnandola in opere piene di amore95.
Per questo, possiamo concludere con le parole di mons. Carlo Vota, intimo confidente di Lucia: «… la Chiesa nella canonizzazione dei santi, non impone col suo infallibile magistero che si debba credere a tutte le rivelazioni che i santi hanno ricevuto. Ma se la Chiesa, nei suoi processi, controllerà la veridicità di quanto questa figliuola ha affermato e l'Altissimo dovesse confermare col suggello della sua onnipotenza la verità di quanto per essa ha manifestato, grande sarà la gloria che ne verrà anche alla Vergine Madre di Dio...»96.  

NOTE
80 Cf. V. Macca, “Pati divina”. La mistica mariana nella Chiesa, cit., 13-14; R. Laurentin, Maria chiave del mistero cristiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996.
81 Cf. V. Macca, “Pati divina”. La mistica mariana nella Chiesa, cit., pp. 7-29; F. Asti, Maria Vergine nella vita mistica del credente, cit., pp. 183-199; Idem, Teologia della vita mistica, cit., pp. 425-428; B. Gherardini, Maria, in L. Borriello – M. R. Del Genio  – T. Spidlik (a cura di), La Mistica parola per parola, cit., pp. 242-243.
82 Anastasio del s. rosario, La Madonna e la vita mistica, cit., p. 531. Cf. Gabriele di s. m. maddalena, Aspetti e sviluppi della grazia in Maria SS., secondo la dottrina di S. Giovanni della Croce, in Rivista di Vita Spirituale, gennaio 1951, pp. 52-55.
83 F. Asti, Mistica, cit., p. 858.
84
S. M.  Perrella, La Madre di Gesù nella teologia, cit., p.175.
85 Cf. S. Ragazzini, Maria vita dell'anima, cit., pp. 95-97; C. Vota, Una vita per amare, cit., pp. 208-210; A. Martinelli, La Madonna e Lucia Mangano, vol. II, cit., p. 7; C. Vota, Una vita per amare, cit., p. 206: G. Fontanarosa, Diario, Quaderno VIII, p. 161; Santi Pesce, Il mistero della vita nel progetto del Creatore, Decimo Quaderno, cit., p. 67; L. ManganoLettera del 23 aprile 1935, in Idem, Autobiografia, lettere e scritti vari, cit., p. 248.
86 E. Neubert, La vita d’unione con Maria, cit., p. 332.
87 Lo ha abbondantemente dimostrato il francescano A. Martinelli nei due interessantissimi volumi: La Madonna e Lucia Mangano, costantemente citati in quest’opera.
88
Anastasio del s. rosario, La Madonna e la vita mistica, cit., pp. 530-531; S. De Fiores, Maria, in L. Borriello  – E. Caruana  – M. R. Del Genio – R. Di Muro, Nuovo Dizionario di Mistica, cit., pp. 1297-1310.
89 Cf. G. Fontanarosa, Lucia Mangano, vol. I, cit., p. 333; pp. 360-361, pp. 356-357, pp. 555-568; L. Mangano, Lettera del 5 aprile 1933, in Idem, Autobiografia, lettere e scritti vari, cit., pp. 196-202; A. Martinelli, La Madonna e Lucia Mangano, vol. I, cit., pp. 189-190.
90
Cf. S. Ragazzini, Maria vita dell’anima, cit., p. 206; G. Fontanarosa, Lucia Mangano orsolina, vol. II, cit., pp. 388-389; 396-398; C. Balduzzi, Il Soprannaturale in Lucia Mangano, cit. p. 26-28; L. Mangano, Lettera del 14 marzo 1933, in Idem, Autobiografia, lettere e scritti vari, cit., pp. 191-193; Idem, Lettera del 23 marzo 1933, in Ibidem, pp. 193-195; Idem, Lettera del 15 novembre 1933, in Ibidem, pp. 217-218; Idem, Lettera del 20 novembre 1933, in Ibidem, pp. 220-221.
91 Cf. V. Macca, “Pati divina”. La mistica mariana nella Chiesa, cit., p.13.
92
Cf. Ibidem, pp. 14-15. 
93 Cf. L. Mangano, Lettera del 27 aprile 1933, in Idem, Autobiografia, lettere e scritti vari, cit., p. 204; Idem, Lettera del 26 aprile 1933, in Ibidem, pp. 203-204; S. Ragazzini, Maria vita dell’anima, cit., p. 553.  
94 J. Castellano Cervera, La «via contemplativa» dell'Occidente per penetrare nel mistero di Maria, cit., p. 213.

 95 Cf. A. Martinelli, La Madonna e Lucia Mangano, vol. II, cit., p. 183-188; C. Vota, Diario, Quaderno IV, p. 189; Idem, Diario, Quaderno X, p. 197; G. Fontanarosa, Lucia Mangano orsolina, vol. II, cit., p. 225; Idem, Diario, Quaderno XII, pp. 220-221; L. Mangano, Lettera del 31 maggio 1937, in Idem, Autobiografia, lettere e scritti vari, cit., p. 324.
96 Santi Pesce, Mons. Carlo Vota, cit., p. 175.

 

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