La potenza di Maria agli occhi di Dante
Data: Sabato 5 Giugno 2021, alle ore 16:18:51
Argomento: Cultura


Un approfondimento di Cécile Le Lay in AA. VV., L’Italianistica oggi: ricerca e didattica, Atti del XIX Congresso dell’ADI, - Associazione degli Italianisti (Roma, 9-12 settembre 2015), Adi Editore, Roma 2017.



«La figura di Maria costituisce un singolare punto di contatto tra mondo terreno e mondo celeste. Le sue potenzialità narrative e poetiche vengono man mano rivelate lungo la Commedia, fino alla preghiera finale che ne rappresenta l’espressione più brillante ed efficace. Tra il preludio in cielo svelato al protagonista nel II canto dell’Inferno e quel gioiello collocato all’inizio del centesimo e ultimo canto, la presenza della Madonna sembra lasciata in ombra, dietro altri personaggi scelti come guida: Virgilio, Beatrice e, negli ultimi tre canti, Bernardo, il ‘fedele’ della Vergine. Eppure, le parole scelte per la preghiera che le viene rivolta, oggetto di numerosi e prestigiosi studi come quelli di Erich Auerbach, di Piero Boitani o di Anna Maria Chiavacci Leonardi, per citarne solo tre, esprimono una tale fiducia nel suo potere di intercessione che si può facilmente dedurre l’innegabile potenza che essa assumeva agli occhi di Dante, poeta o protagonista che sia, nella continuità di una millenaria devozione confluita in numerose raccolte di miracoli che circolavano all’epoca.[...]».

 

 







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