Edel Quinn, legionaria di Maria
Data: Domenica 18 Ottobre 2009, alle ore 13:07:18
Argomento: Santi


La Legione di Maria e la Venerabile Edel Quinn

La Legione di Maria

Fu fondata il 7 Settembre 1921 a Dublino, dal Servo di Dio Frank Duff ed è un’associazione di laici cattolici i quali, con l’approvazione della Chiesa e sotto guida della Regina degli Apostoli, prestano servizio nel “combattimento spirituale” che la Chiesa conduce contro il male, combattimento in cui la Madre del Signore e Madre della Chiesa, è costituita da Dio (Montfort, Vera Devozione - VD 54), condottiera dei suoi eserciti, sterminatrice dei suoi nemici. I “Legionari”, quindi, quale “esercito di Maria”, si associano a Lei, per combattere con Lei il mondo, il demonio e la natura corrotta, nei tempi difficili in cui viviamo (VD 114). La scopo primario della Legione di Maria, quindi, è la santificazione dei suoi membri non soltanto per mezzo della preghiera, ma anche quello  di un’attiva cooperazione all’opera di Maria e della Chiesa per schiacciare la testa al serpente e promuovere l’avvento del regno di Cristo. Strettamente legata alla Chiesa isitutuzionale per statuto, la Legione di Maria è a disposizione del Vescovo della Diocesi e dei Parroci per qualunque forma di azione cattolica e di opere sociali queste Autorità stimino opportuna, adatta ai Legionari e utile alla Chiesa. La Legione è aperta a tutti i laici che in tal modo vogliono vivere e testimoniare al mondo Cristo con uno spirito e uno stile di vita ben definito: lo spirito e il metodo legionario. In realtà, Frank Duff realizzava profeticamente quello che più tardi dirà il Concilio Vaticano II: “I laici derivano il dovere e il diritto all’Apostolato dalla loro stessa unione con Cristo. A tutti i cristiani, quindi è imposto il nobile impegno di lavorare affinché il divino messaggio della salvezza sia conosciuto e accettato da tutti gli uomini, su tutta la terra” (Decreto Apost. Actuositatem, 3). In in base ai dati statistici, la Legione di Maria ha avuto una larghissima diffusione, è stata introdotta in circa 1900 Diocesi ed è presente in quasi tutte le nazioni del mondo.  Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai Legionari, affermò: la vostra è una spiritualità eminentemente mariana […], soprattutto perché fonda il suo metodo di spiritualità e di apostolato sul principio dinamico dell’unione con Maria, sulla verità dell’intima partecipazione della Vergine Madre al piano della salvezza. In altre parole, voi intendete rendere il vostro servizio ad ogni uomo, che è immagine di Cristo, con lo spirito e la sollecitudine di Maria. Di fatto, la storia della Legione di Maria, è soprattutto il racconto della Maternità spirituale di Maria, quasi a dire che la Legione di Maria è la stessa Maternità spirituale di Maria in atto.

Edel Quinn, Legionaria di Maria

Nacque a Kanturk, contea di Cork in Irlanda, il 14 sett. 1907 da Carlo e Luigia Burke Browne, ottimi genitori e fervidi cristiani. Segui la sua famìglia in diverse località e all'età di 17 anni si stabili definitivamente a Dublino. Aperta e vivace, amava lo sport, era fondamentalmente seria e, sin dalla più tenera età, si dimostrò altruista e piena di premure per gli altri. Completati gli studi secondari, decise di farsi Clarissa, ma le varie circostanze familiari le impedirono di attuare il suo desiderio. Nel 1925 si impiegò, come segretaria-dattilografa, e si fece molto apprezzare per le sue doti e per le sue qualità. Nel 1927 entrò a far parte della Legione di Maria, predilesse la dottrina mariana e si senti presa dal suo idealismo pratico e dai non facili impegni. Sin dall'ini­zio non rifiutò mai nessun impegno; nominata presiden­te di una filiale, si diede a visitare le donne di strada, manifestando sin da allora le sue squisite capacità direttive. Nel 1932 stava per entrare nel monastero delle Clarisse, ma fu costretta a farsi ricoverare in un sanatorio per curare un'avanzata tubercolosi. Abbracciò con molta serenità la sua croce, si mostrò sempre serena e, nonostante l'infausta prognosi dei medici, approfittò di tale periodo per approfondire la sua vita interiore per mezzo di pie letture e della meditazione, accrescen­do sempre più la sua devozione mariana e la sua intima unione con la SS. Trinità. Nel 1933 lasciò il sanatorio, troppo costoso; la sua salute un po' migliorata le permi­se pure di lavorare ancora come segretaria e di riprende­re la sua attività nella Legione. Nella primavera del 1936 giunsero appelli urgenti della Legione di Maria dal Sudafrica e dall'Africa orientale. Nonostante la salute malferma, la serva di Dio chiese ed ottenne dai superiori della Legione di Maria di partire per l'Africa, con il preciso incarico di diffondere la stessa Legione in una superficie vastissima. Nel sett. 1936 giunse a Nairobi, città che sarà per lungo tempo il centro della sua attività apostolica e dove ritornerà per morire. Consapevole dell'importanza della formazione dei legio­nari e specialmente degli ufficiali (dirigenti), nello spiri­to e nella disciplina della Legione, Edel non rifiutò alcuna fatica, visitò molte stazioni missionarie, viag­giando con la macchina, con il camion o con altri mezzi di fortuna, per sentieri difficili, impervi e pericolosi. Attraversò i territori del Kenia, dell'Uganda, del Nyasa-land e del Tanganika, visitò luoghi dove mai si era spinta donna bianca, accompagnata da uomini indigeni che avevano per lei rispetto e venerazione. Nonostante le molte difficoltà, la salute cagionevole, gli insuccessi e le tante delusioni, riuscì a fondare centinaia di giruppi (Presidi) in molti vicariati apostolici, vitalizzò il cristia­nesimo di molti legionari, aiutò non indifferentemente gli stessi missionari, trasformò gli indigeni in fervidi apostoli e riuscì ad unire insieme razze diverse e diverse classi sociali. Nel 1940 passò nove mesi nell'Isola di Maurizio ove fondò 30 nuovi Presidi. Nel 1940-41, il suo stato di salute la costrinse ad essere ricoverata in Sudafrica. Fu un tempo di preghiera,. di sofferenze eppure di apostolato per mezzo di un'abbondante corri­spondenza per tenere in vita i gruppi fondati. All'inizio del 1944 fece gli esercizi spirituali presso il convento carmelitano di Nairobi e, nel congedarsi dal vescovo dopo la visita al vicariato di Kilimanjaro, disse: «Ora andrò in Uganda e poi ritornerò a Nairobi per morir­vi!». Il giorno 11 apr. arrivò a Nairobi stremata, il cuore era indebolito per l'immane lavoro e, il venerdì 12 magg. 1944, rese la sua anima al Signore. Si distinse per la sua umiltà, il suo spirito di preghiera in presenza del SS. Sacramento, il suo coraggio nello zelo apostoli­co, e soprattutto per il suo inconcusso amore per la Santissima Vergine a cui si era dedicata e consacrata dalla giovinezza e per cui ha voluto trascorrere gli anni della sua vita fino alla morte.
``Il processo ordinario fu tenuto a Nairobi, a Torino e in altre diocesi; il 14 sett. 1973 si è avuto il decreto sugli scritti. (Yvon Beaudoin dal sito Santi e beati)

 

 

 

 







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