Maria e l'ecumenismo temporale, secondo il valdese Renzo Bertalot
Data: Domenica 3 Gennaio 2010, alle ore 9:47:24
Argomento: Ecumenismo


Dal libro di Renzo Bertalot, Ecco la Serva del Signore. Una voce protestante, Edizioni "Marianum", Roma 2002, p. 33 e p. 40

Dall'ecumenismo spaziale all'ecumenismo temporale

Nel nostro secolo abbiamo imparato lentamente, all'interno della ricerca comune, a superare la tentazione di un ecumenismo spaziale. Esso si proponeva di confrontare, precisare e chiarire le rispettive posizioni dottrinali, ma al termine di questo processo informativo diretto veniva a mancare una via d'uscita e si doveva registrare un blocco metodologico. L'esperienza vissuta insieme e il contatto con gli ortodossi chi hannoi proposto, con successo, una via diversa: quella dell'ecumenismo temporale. Invece del semplice confronto diretto si cerca di riandare insieme alla Scrittura e alla storia. A questo punto diventa più facile capirsi e propredire nello studio dei termini comuni. Vengono così evidenziati gli elementi non teologici della divisione delle chiese e si è costretti a riformulare insieme i contenuti della fede cristiana. Anche il discorso du Maria deve approfittare di queste indicazioni di metodo.

Maria e l'unità della chiesa

I problemi dell'ecumenismo riguardo a Maria sono e restano aperti dato che, all'interno del dialogo ufficiale, sembrano ancora mancare precisi punti di riferimento comune. La situazione di fatto, infatti, sembra lasciar intendere che la figura di Maria è piuttosto un ostacolo all'incontro delle chiese divise, almeno per quanto riguarda i rapporti tra cattolici e protestanti. Un ecumenismo spaziale si trova a fare i conti con queste difficoltà. Se invece azzardiamo, contro i ritardi della nostra epoca e delle nostre inclinazioni tradizionali, ad adottare un ecumenismo temporale, possiamo anche parlare di Maria come di un punto di riferimento per la ricerca dell'unità e del rinnovamento delle chiese.

All'annuncio della nascita di Gesù, Maria risponde all'angelo inviatole da Dio: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1,38). Maria non pensa a se stessa con criteri umani. Non ha molte speranze di ascolto tra gli uomini del suo tempo. É, invece, straordinariamente libera a motivo della parola rivoltale da Dio. Conoscere il dono incondizionato di questa libertà è il segreto dei credenti e quindi del cammino comune dei cristiani. In questo senso Maria non è al margine dell'ecumenismo, ma ne diventa l'animatrice e il modello. Di fronte a lei non ci resta che l'atteggiamento di chi ha tutto da imparare, una volta ancora e ogni giorno di nuovo.

 







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