Maria nell'Antico Testamento
Data: Martedi 8 Settembre 2009, alle ore 15:05:24
Argomento: Bibbia


Cosa dice l'Antico Testamento di Maria?

La madre del Messia, figlio di Davide

Nei testi profetici che collegano la speranza di Israele alla dinastia di Davide (seguendo 2 Sam 7, 8-16), la madre del bambino regale che sarà il depositario di questa speranza ha un ruolo particolare. Lo sguardo dei profeti si porta verso il tempo in cui partorirà "colei che deve partorire" (Mi 5,2). In Isaia, prima ancora che un oracolo di salvezza accompagni la nascita del bimbo regale (Is 9,1-6), poi la sua intronizzazione (11, 1-9), la sua concezione dalla "Fanciulla" (ha- 'almâh), in quanto portatrice di speranza, è annunciata al re, e il bambino porta il nome simbolico di Emanuele, "Dio con noi" (7,14). È sicuro che questi testi, nel momento in cui sono pronunciati, mirano direttamente all'attualità: la loro interpretazione storica è dunque accettabile. Ma poiché essi aprono una prospettiva d'avvenire indefinita, manterranno per i giudei un valore permanente, fino a che la salvezza definitiva venga realizzata. Per questo, dopo l'esilio, quando la dinastia di Davide avrà lasciato la scena, essi inviteranno i loro lettori a portare la loro attenzione verso la madre del Messia futuro. Nella versione greca di Isaia, il traduttore non esiterà a designare costei con la parola che indica normalmente la giovane vergine: "Ecco che la vergine concepirà e partorirà un figlio" (Is 7,14 , in cui il tempo del primo verbo è modificato). A partire da qui, il Nuovo Testamento potrà presentare la concezione verginale come un segno di Dio che realizza le Scritture: l'avvenimento terminerà di illuminare la portata profonda della promessa profetica.

VERSETTI DELL'ANTICO TESTAMENTO CHE ADOMBRANO LA FIGURA DELLA MADRE DEL MESSIA
(Note della Bibbia di Gerusalemme)

GENESI 3,15

"Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno."
Il testo ebraico annunziando un'ostilità tra la razza del serpente e quella della donna, oppone l'uomo al diavolo e alla sua "razza", ma lascia anche intravedere la vittoria finale dell'uomo: è il primo barlume di salvezza, il "protovangelo". La traduzione greca, cominciando l'ultima frase con un pronome maschile, attribuisce questa vittoria non alla discendenza della donna in generale, ma a uno dei figli della donna: così è preparata l'interpretazione messianica che molti Padri espliciteranno. Con il Messia, sua madre è implicata, e l'interpretazione mariologica della traduzione latina "ipsa conteret" è divenuta tradizionale nella Chiesa.
ISAIA 7,14
"Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emanuele."
Il segno che il re Acaz ha rifiutato gli è dato da Dio. È la nascita di un figlio, il cui nome, Emanuele, cioè "Dio con noi", è profetico e annunzia che Dio sta per proteggere e benedire Giuda. In altri testi (9,1-6; 11,1-9), Isaia svelerà con più precisione certi aspetti della salvezza apportata da questo figlio. Queste profezie sono un'espressione del messianismo regale, già abbozzato dal profeta Natan (2 Sam 7) e che sarà ripreso più tardi da Mi 4,14; 5,3; Ez 34,23; Ag 2,23 (cf. Sal 2; 45; 72; 110). È mediante un re, successore di Davide che Dio darà la salvezza al suo popolo: è sulla persistenza della stirpe davidica che riposa la speranza dei fedeli di Jahve. Anche se Isaia ha in vista immediatamente la nascita di un figlio di Acaz, si intuisce dalla solennità data all'oracolo e dal senso forte del nome simbolico dato al figlio, che Isaia intravede in questa nascita regale, al di là delle circostanze presenti, un intervento di Dio in vista del regno messianico definitivo. La profezia dell'Emanuele sorpassa quindi la sua realizzazione immediata e legittimamente gli evangelisti (Mt 1,23 citando Is 7,14; Mt 4,15.16 citando Is 8, 23-9,1), poi tutta la tradizione cristiana, vi hanno riconosciuto l'annunzio della nascita di Cristo. Il termine "almah" che designa sia una giovane sia una donna appena sposata, nella traduzione greca viene tradotto con "Vergine". Ma il testo del LXX è un testimone prezioso dell'interpretazione giudaica antica, che sarà consacrata dal vangelo: Mt 1,23 trova qui l'annunzio della concezione verginale di Cristo da parte di Maria.
MICHEA 5,1-2
"E tu Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giudea, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele."
Al 5,1 Michea pensa alle origini antiche della dinastia di Davide (1 Sam 17,12s; Rt 4,11.17.18-22). Gli evangelisti riconosceranno in "Betlemme di Efrata" la designazione del luogo di nascita del Messia. Al 5,2 forse Michea pensa al celebre oracolo della almah, (Is 7,14), pronunziato da Isaia una trentina d'anni prima.

2 - Capitolo 3 del Libro della Genesi

3. Tentazione e caduta

1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "E` vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?".
2 Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
3 ma del frutto dell`albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete". 4 Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male". 6 Allora la donna vide che l`albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch`egli ne mangiò.
7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
8 Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l`uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
9 Ma il Signore Dio chiamò l`uomo e gli disse: "Dove sei?". 10 Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto".
11 Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell`albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?".
12 Rispose l`uomo: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell`albero e io ne ho mangiato".
13 Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".

Castigo e promessa.
14 Allora il Signore Dio disse al serpente:
"Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15 Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno".
16 Alla donna disse:
"Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà".
17 All`uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell`albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
18 Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l`erba campestre.
19 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finchè tornerai alla terra,
perchè da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!".
20 L`uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
21 Il Signore Dio fece all`uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.
22 Il Signore Dio disse allora: "Ecco l`uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell`albero della vita, ne mangi e viva sempre!".
23 Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto.
24 Scacciò l`uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all`albero della vita.

Note Capitolo 3.
1. Il serpente raffigura il diavolo: cfr. Sap 2, 24. cfr. Gv 8, 44. cfr. Ap 12, 9. 20, 2
15. In questa prima promessa di salvezza, è annunziato il vincitore di Satana, Gesù Cristo, che è il più eminente rappresentante della stirpe umana. Nella promessa è profeticamente adombrata Maria
20. In ebraico, Eva significa vita.
24. L’uomo, ribelle a Dio, perde i suoi privilegi ed è ridotto ai suoi limiti.

CAPITOLO 7 DI ISAIA

7 Annunzio ad Acaz
1 Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. 2 Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Efraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento. 3 Il Signore disse a Isaia: "Và incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio. 4 Tu gli dirai: Fà attenzione e stá tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. 5 Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: 6 Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl. 7 Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà! 8b Ancora sessantacinque anni ed Efraim cesserà di essere un popolo. 8a Perché capitale di Aram è Damasco e capo di Damasco è Rezìn. 9b Ma se non crederete, non avrete stabilità. 9a Capitale di Efraim è Samaria e capo di Samaria il figlio di Romelia. 10 Il Signore parlò ancora ad Acaz: 11 "Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto". 12 Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore". 13 Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? 14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. 15 Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. 16 Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. 17 Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria".

Invasione devastatrice
18 Avverrà in quel giorno:
il Signore farà un fischio alle mosche
che sono all`estremità dei canali di Egitto
e alle api che si trovano in Assiria. 19 Esse verranno e si poseranno tutte
nelle valli ricche di burroni,
nelle fessure delle rocce,
su ogni cespuglio e su ogni pascolo. 20 In quel giorno il Signore raderà
con rasoio preso in affitto oltre il fiume,
cioè il re assiro,
il capo e il pelo del corpo,
anche la barba toglierà via. 21 Avverrà in quel giorno:
ognuno alleverà una giovenca e due pecore. 22 Per l`abbondanza del latte che faranno,
si mangerà la panna;
di panna e miele si ciberà
ogni superstite in mezzo a questo paese. 23 Avverrà in quel giorno:
ogni luogo, dove erano mille viti
valutate mille sicli d`argento,
sarà preda dei rovi e dei pruni. 24 Vi si entrerà armati di frecce e di arco,
perché tutta la terra sarà rovi e pruni. 25 In tutti i monti,
che erano vangati con la vanga,
non si passerà più
per paura delle spine e dei rovi.
Serviranno da pascolo per armenti
e da luogo battuto dal gregge.

Note Capitolo 7.
1. cfr 2 Re 16, 5 ss. Le profezie dei cc. 7-8 si riferiscono al tempo della guerra dei re di Siria e d'Israele contro Giuda, verso il 735-734 a. C.
6. Tabeel indicava una regione transgiordanica; si voleva mettere sul trono un estraneo alla discendenza davidica.
8b. La precisazione è forse un'antica glossa.
8a-9a. Il profeta vuol dire che i progetti dei nemici falliranno e tutto resterà come prima.
9b. Efficace sintesi del messaggio del profeta.
12. In realtà, Acaz confidava nell'intervento assiro.
15. L'Emmanueleè, nello stesso tempo, un segno di salvezza e un segno di castigo per Giuda infedele e per i nemici del popolo di Dio. La panna e il miele erano nutrimento dei nomadi in un paese impoverito (v. 22 ss.). La scelta del bene e del male indica l'età della ragione (cfr. Dt 1, 39).
17. cfr 2 Cr 28, 20-21.
18. Le mosche e le api rappresentano i popoli dei due paesi.
20. Il fiume è l'Eufrate. I prigionieri venivano rasati in segno di umiliazione: allusione alla deportazione dei Giudei.







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