Santa Gemma Galgani e la Madonna
Data: Sabato 24 Aprile 2010, alle ore 17:11:50
Argomento: Santi


Dalla tesi di laurea Santa Gemma Galgani nel mondo contemporaneo

Gemma innamorata di Cristo

Gemma Galgani fu perdutamente innamorata di Cristo. A Lui, questo amore venne esternato in maniera evidente, tenera, ma soprattutto in modo genuino e semplice. Se mi è permesso esprimere un personalissimo pensiero, questa santa è per certi tratti fondamentali, molto vicina alla figura dell’apostolo Giovanni, quello che “Gesù amava”. Giovanni fu presente all’istituzione dell’eucaristia, riposò e intimamente interloquì col capo chino sul petto di Gesù, lo seguì dovunque andò, rimanendo fino alla fine, fedele, insieme con Maria ai piedi della Croce; santa Gemma aveva un rapporto veramente confidenziale e profondo con Gesù. Questo bisogno di amarlo nella santa eucaristia, Gemma lo esternò alle persone più care e più fidate; incapace di contenere questa emozione troppo forte, la riversò nelle sue lettere. A Germano scrisse di avere bisogno di amare con tutta la sua anima e con tutto il suo cuore, colui che è un amante irresistibile e diletto, desiderando di essere tutta assorta in lui e consumata dalle sue fiamme; fu stupore e meraviglia ciò che provò alla presenza e nel comunicarsi con Gesù; Cristo le disse che tutto quello che le accadeva fu opera del suo amore, maggiore che per le altre anime; si definì ancora una volta, «letamaio», indegna di essere tanto amata da Gesù45. Leggendo le sue dichiarazioni d’amore, affiorano alla mente i versi decantati nel Cantico dei Cantici: «Io sono per il mio Diletto e verso di me è la sua passione d’amore» (Ct 7,11).

Rapporto intensissimo con la Vergine

Chi amò con tutto se stessa Cristo, non poté sicuramente dimenticarsi di chi per prima, affidandosi a Dio nelle soavi lodi del Magnificat, fu castissimo tabernacolo vivente: «Maria concepì (…) nella verità anche fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò che in qualche misura si realizza sacramentalmente in ogni credente che riceve, nel segno del pane e del vino, il Corpo e il Sangue del Signore»85.Gemma visse una intensissima e singolare esperienza nell’eucaristia: quella di viverla assieme alla Madonna. A confermare l’episodio padre Germano. Assieme agli angeli dell’eucaristia si unì Maria santissima, ad assisterla nella sacra mensa, con grande giubilo di Gemma86. In seguito la stessa santa raccontò lo straordinario evento in una lettera a Germano, parlando ancora una volta di un «esperienza di paradiso». Non si capacitò di come fu bello comunicarsi con la «Mamma del Paradiso»; Gemma esternò a Maria il godimento provato alla sua presenza, e Maria gioì nel chiamarla figlia; quegli istanti furono momenti di paradiso; non riuscì a spiegarsi il perché gli altri, al solo vedere un’immagine della Vergine, non riuscivano a provare sentimenti di riconoscenza, affetto e fiducia, amandola con ossequio; la festa di Maria, fu per lei un giorno di santificazione maggiore; la Mamma celeste le spiegò che nella comunione le diede tutto ciò che aveva di più caro, suo figlio Gesù87. La gioia di potersi chiamare «mamma» e «figlia», ricorda il vangelo di Giovanni: «Gesù, dunque, vista la madre e presso di lei il discepolo che amava, disse alla Madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Quindi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”» (Gv 19,26). Alla luce della Donna eucaristica per eccellenza, Gemma, fu resa partecipe di tanto gaudio. Nell’ Ecclesia de Eucharistia, Giovanni Paolo II ha sottolineato: «Maria ci può guidare verso questo Santissimo Sacramento, perché ha con esso una relazione profonda»88. A motivo di questo, non è forse giusto sostenere che Gemma aspirando alla castità perfetta di Maria santissima, non fu anche lei un tabernacolo vivente? Condivide quest’opinione il Lethel: «Gemma vivendo intensamente il mistero eucaristico con Maria, diventa anche lei una donna eucaristica. (…). Gemma sperimenta anche come Gesù scende nel suo seno»89. Del resto, il privilegio provato da Gemma, è veramente una esperienza preziosa, nella storia dei santi. «Lo slancio tenerissimo ha il suo incontro più sospirato e beatificante di indicibile tenerezza nella Comunione – un caso raro nell’agiografia cristiana – che ottiene di fare assieme alla Madonna!»90.

NOTE

45 Cfr. LG, p. 301.
85  GIOVANNI PAOLO II, Ecclesia de Eucharistia, n. 55.
86  GERMANO DI S. STANISLAO, S. Gemma Galgani…, p. 284.
87 Cfr. LG, p. 283-285.
88 GIOVANNI PAOLO II, Ecclesia de Eucharistia, n. 67.
89 LETHEL, L’amore di Gesù crocifisso…, p. 63.
90 C. FABRO, Gemma Galgani. Testimone del soprannaturale, Roma, Ed. CIPI, 1989, p. 396.

 

 






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