Maria in Apocalisse 12
Data: Venerdi 11 Settembre 2009, alle ore 22:23:58
Argomento: Bibbia


Il significato di Ap 12

E' Maria la "Donna" di Apocalisse 12?

L'Apocalisse di Giovanni non parla esplicitamente della madre di Gesù, ma le grandi immagini del capitolo 12 sono incomprensibili senza un riferimento al suo ruolo storico. I due simboli della Donna e del Dragone, "il serpente antico che è il Diavolo e Satana" (12,9), messi a confronto, fanno chiaramente allusione alla scena della Genesi in cui si vedeva il Serpente in lotta perenne contro la posterità della Donna. La Donna dell'Apocalisse rappresenta l'umanità nuova, sottratta dalla grazia alla presa del Male sotto il suo doppio aspetto di peccato e di morte. Ora, questa umanità nuova è mostrata come una donna nel travaglio del parto (Ap 12,2): il suo "figlio maschio" (cf. Is 66,7) è il Messia davidico che deve "reggere tutte le nazioni con scettro di ferro" (Ap 12,5; cf. Sal 2,9). Si tratta dunque di Gesù, primogenito della nuova creazione, che sfugge con sua madre all'impresa del Dragone (Ap 12,5 e 13,16). Il resto dei figli della donna è costituito da "coloro che obbediscono agli ordini di Dio e possiedono la testimonianza di Gesù" (12,17). Se, in quest'ultimo caso, l'umanità nuova è identificata alla Chiesa, non si può affatto sostenere che questa adempia ad un ruolo materno nei confronti di Gesù. Viceversa, è nella persona di Maria che l'umanità antica si è trasformata in umanità nuova per dargli la nascita: Maria entra dunque di diritto nella sfera del simbolismo della Donna. La Chiesa vi entra anch'essa, in quanto proiezione terrena dell'umanità santificata i cui membri guerreggiamo contro il Dragone (12,17). Il simbolo possiede una duplice valenza: questo fatto sottolinea la relazione, rilevata prima, tra la Chiesa e Maria.
Si può trarre da ciò una conclusione teologica: se il testo di Ap 12 illumina un aspetto essenziale della Chiesa, sottratta da Dio ai due pericoli del peccato e della morte, le stesse immagini svelano indirettamente la condizione accordata dalla grazia a Maria, madre di Gesù. Appartenente all'umanità come il suo Figlio primogenito, ella è sottomessa all'odio e agli attacchi del Male personificato, tanto sotto il lato del peccato che sotto quello della morte. Ma è sottratta ad essi in ragione del suo ruolo materno: la terra inghiotte il fiume vomitato dalla gola del Dragone, che tentava di trascinare la Donna nei suoi flutti (12, 15-16). Così ella può essere rappresentata come la Donna vestita di sole, che ha la luna sotto i suoi piedi e che è coronata di dodici stelle (12,1): queste metafore cosmiche non sono di troppo per mostrare che la nuova creazione è stata inaugurata in lei. Nella prospettiva in tal modo aperta, Maria appare come l'archetipo della Chiesa immacolata (Ef 5,27), che partecipa fin d'ora alla gloria del Cristo risorto. La riflessione cristiana potrà riprendere a buon diritto queste immagini per rappresentare il duplice privilegio accordato alla madre di Gesù in vista della sua funzione propria: quello della grazia che la preserva dal peccato nella radice stessa del suo essere (Immacolata Concezione) e quello della glorificazione che la strappa alla potenza della morte unendola alla metamorfosi corporale del Figlio (Assunzione). È impossibile dedurre questa dottrina dal testo con un ragionamento di tipo scolastico. Ma è legittimo leggerla nel testo, se se ne esaminano attentamente i dettagli rapportando Maria alla Chiesa.

Il Capitolo 12 dell'Apocalisse di Giovanni

12 Primo segno: la Donna e il dragone
1 Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. 2 Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3 Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5 Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. 6 La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. 7 Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8 ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. 9 Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. 10 Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:
"Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato
l`accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte. 11 Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dell`Agnello
e grazie alla testimonianza del loro martirio,
poiché hanno disprezzato la vita
fino a morire. 12 Esultate, dunque, o cieli,
e voi che abitate in essi.
Ma guai a voi, terra e mare,
perché il diavolo è precipitato sopra di voi
pieno di grande furore,
sapendo che gli resta poco tempo". 13 Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. 14 Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente. 15 Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d`acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. 16 Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca. 17 Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù. 18 E si fermò sulla spiaggia del mare.

Note Capitolo 12.
1. Comincia la serie dei sette segni, visioni allegorico-simboliche, sul conflitto tra il regno di Dio e il regno di satana. La donna è la Chiesa personificata ( cfr 2 Gv v. 1. cfr3 Gv v. 1) o Maria Madre di Gesù Messia. Forse le due figure si sovrappongono. La descrizione si ispira a vari testi biblici: cfr. Gn 3, 15. cfr. Is 7, 14. cfr. Mic 4, 9-10. cfr. Dn 7, 7. cfr. Dn 10, 13 ed ha come sottofondo molti elementi di Es.
3. Il drago è satana: cfr v. 9 e cfr. Gn 3, 1 ss.
5. Il figlio è evidentemente il Messia, come indica la citazione del Sal 2, 9.
14. cfr. Dn 7, 25. 12, 7. « Un tempo» ecc. equivale a tre anni e mezzo come nel v. 7.







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