L'annuncio a Maria, aurora della Nuova Alleanza
Data: Venerdi 11 Settembre 2009, alle ore 22:43:36
Argomento: Bibbia


Prospettive del racconto di Luca 1, 26-38

Collegamenti veterotestamentari di Luca

Il quadro dell’Annunciazione, ci presenta un quadro abbastanza elaborato. Vi sono tracce del genere letterario degli "annunci" sia di nascita che di missione; vi confluiscono reminiscenze di testi messianici e, alcuni autori ritengono, anche esserci presenti tracce degli oracoli profetici riferiti alla "Figlia di Sion". Quale delle ipotesi è quella più adeguata? Secondo Aristide Serra la scena dell’Annunciazione è stilata secondo un genere letterario di Alleanza e all’interno di questo genere sono organizzati segmenti mutuati da altre forme, tipo quelle elencate sopra.
Possiamo delineare questa tesi analizzandola in due momenti: Ratifica dell’Alleanza al Monte Sinai e sue susseguenti rinnovazioni; Dal "Fiat" di Israele al "Fiat" di Maria.

Ratifica dell’Alleanza al Monte Sinai e sue susseguenti rinnovazioni

Ci sono almeno undici brani in cui tutto il popolo di Israele promette obbedienza a Dio, nella stipulazione del patto ai piedi del monte Sinai e nel suo rinnovamento lungo tutta la storia di Israele. La legge di Mosè è quindi il termine di riferimento attorno al quale si esercita l’obbedienza – servizio del popolo eletto. In questi testi sono costanti almeno due elementi: il discorso del mediatore e la risposta del popolo.

IL DISCORSO DEL MEDIATORE
Può essere un profeta, un re, un capo del popolo, un sacerdote. Egli sta tra Dio e il popolo per annunciargli qual è la volontà di Dio nelle varie circostanze e facendo sue le istanze di colui che rappresenta. Ricordando agli interlocutori i benefici concessi da Dio, illumina la loro mente perché comprendano e facciano la sua volontà.

LA RISPOSTA DEL POPOLO
Dopo aver ascoltato il mediatore, il popolo dichiara il proprio assenso in formule differenziate: "Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo", "Noi serviremo il Signore Dio nostro e obbediremo alla sua voce", "Faremo come tu dici" ecc. Questa risposta è importante perché il rapporto di Dio con Israele è di natura dialogica: Dio chiama e l’uomo risponde. Se l’uomo declina l’offerta divina, il dialogo si interrompe.

Questo modello letterario si ripete, come detto, circa 11 volte nella bibbia. Ecco due modelli:
- Conclusione del patto al Sina (Es 19, 3-24)
Dio convoca Mosè sul monte
Mosè comunica agli anziani l’oracolo di Dio
Il popolo risponde: "Quello che il Signore ha detto, noi lo faremo"
- Giosuè (Gs 24, 1-24)
Giosuè raduna le tribù presso Sichem per rinnovare l’Alleanza
Ricorda gli interventi di Dio a favore di Israele
Pentendosi dei propri peccati, il popolo esclama: "Noi serviremo il Signore Dio nostro e obbediremo alla sua voce"

Dal "Fiat" di Israele al "Fiat" di Maria

Proviamo a descrivere l’episodio dell’Annunciazione, sui modelli veterotestamentari dell’Alleanza

GABRIELE IL MEDIATORE DEL MESSAGGIO
Gabriele entra in scena come il mediatore di Dio e pronuncia un discorso facendosi portavoce del suo piano. Al turbamento di Maria, l’angelo risponde illuminandola per rendere cosciente e libera la sua decisione. Lei è chiamata a concepire un bambino, la cui nascita si situa nell’ambito della dinastia regale di Davide, per cui egli ne erediterà il trono e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe. Attraverso questo bambino Dio opererà la redenzione del suo popolo e soccorrerà Israele suo servo. Quale segno di questa promessa viene dato il concepimento del Battista da parte di Elisabetta. Ecco cosa Dio intende fare: l’Alleanza sancita con i padri, avrà il suo compimento definitivo nella persona e nell’opera di Gesù. Infine l’angelo chiarendo che la sua maternità sarà senza contributo d’uomo ma per opera dello Spirito Santo, esaurisce il suo ufficio di rivelatore del disegno divino.

LA RISPOSTA DI MARIA
La risposta di Maria: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la sua parola", trova l’equivalente nelle parole di fede con le quali il popolo di Dio, in risposta al discorso del mediatore, dava il proprio assenso al patto del Sinai, oppure alle successive rinnovazioni periodiche del medesimo. A Nazareth non è più il popolo, ma una persona singola a rispondere, colei nel cui grembo si instaura una nuova Alleanza. Maria sintetizza la donna – Israele in cammino e in attesa del Messia salvatore. E’ la prima risposta di fede nel quadro della Nuova Alleanza di Dio col suo nuovo popolo.

IL "SI" DI MARIA E IL NOSTRO "SI": UN’ESEMPLARITA’ PERMANENTE
Con il suo "si" Maria sposa realmente l’amore che Dio vuole manifestare agli uomini e permette a questo amore di esprimersi. Ella diventa così la Madre di ogni consenso umano, per cui il suo ruolo nella storia della salvezza è unico e indispensabile. Senza la sua fede, senza la sua pochezza che riceve il dono del Padre nello Spirito, l’amore di Dio per noi non si sarebbe tramutato nel dono manifestatosi in Cristo. Divenendo l’interlocutore qualificato in un momento culminante del dialogo della salvezza, Maria ci mostra una serie di suggestioni per rinvigorire la nostra fede e illuminare anche il nostro piccolo "fiat" a Dio.

Maria e il monte Sinai, un’Alleanza destinata a tutti i popoli

Se l’accostamento all’Alleanza biblica ha un senso nel descrivere l’annunciazione emerge da questo accostamento che la casa di Nazareth è il nuovo monte Sinai

MARIA NUOVO SINAI NEL QUALE SCENDE DIO
Esiste una fitta serie di testi nella tradizione cristiana, in cui Maria è paragonata ad un monte in genere e alcuni di questi vedono in Lei il monte Sinai. Ci sono quattro modi di applicazione:
1. Maria viene detta il monte in cui Dio ha scelto la sua dimora
2. I monte Sinai coperto da nuvola, è figura di Maria avvolta dalla nube dello Spirito Santo
3. Giacomo di Sarug paragona Mosè a Gabriele: come Mosè annunciò al popolo che l’eccelso doveva discendere, così Gabriele portò a Maria l’annuncio per cui ella si preparò a riceverlo
4. Diversi Padri sottolineano il contrasto tra le due discese: sul Sinai Dio scende tra fragori di tuoni e in nube tenebrosa destando timore, a Nazareth il Verbo scende silenziosamente nel grembo di Maria, pieno di misericordia.

IL CANTICO DEI CANTICI NELL’ESEGESI EBRAICO – CRISTIANA
Una seconda maniera di accostamento Sinai – Nazareth e data dall’interpretazione che i rabbini maestri del giudaismo e alcuni padri della Chiesa fanno di alcuni versetti del Cantico:
1. "Mi baci Egli coi baci della sua bocca" (Ct 1,2)
Rabbini: Il Signore-Sposo baciò sul Sinai Israele – Sposa donandogli la Torah
Padri: Lo Sposo – Cristo baciò la Sposa – Chiesa rappresentata da Maria, quando scese nel grembo di Lei;
2. "Mentre il Re è nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumo" (Ct 1,12))
Rabbini: Mentre il supremo re dei re sedeva nel firmamento, Israele emise la sua fragranza davanti al Sinai, accogliendo la sua Parola;
Padri: Mentre il Verbo era nel seno del Padre, da quelle altitudini, poso lo sguardo su Maria. Lei rispose il suo "si" che salì come un profumo al suo cospetto ed egli discese allora nel suo grembo
3. "O mia colomba, che stai nelle fenditure delle rocce, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, poiché la tua voce è soave, il tuo viso leggiadro" (Ct 2,14)
Rabbini: Quando il popolo si radunò alle pendici del Sinai, Dio sentì la voce di Israele che prometteva la sua fedeltà e l’accolse, dando poi i comandamenti;
S. Bernardo: In una sua omelia sull’Annunciazione afferma che lo stesso Re immortale aspetta il suo si, desideroso di sentire la sua voce, perché se lei la farà sentire, Dio risponderà facendole vedere la salvezza.

ULTERIORE ELABORAZIONE
Il monte Sinai si trova nella penisola omonima, fuori della Terra Santa. Segno che Dio destinava la sua Alleanza e la sua legge non solo ad Israele ma, suo tramite, a tutti gli altri popoli. Parimenti Nazareth è quasi ai margini della Terra Santa. La Galilea è zona di confine tra la Fenicia e la Siria ed entro il suo perimetro filtravano facilmente elementi non ebrei. Nazareth dunque come il Sinai: il messaggio di salvezza è destinato a tutti gli uomini.

 Fonti dell'articolo
1. Aristide Serra
MARIA SECONDO IL VANGELO
Quiriniana, Brescia 1987, pp. 7-23

2. Aristide Serra
MARIA DI NAZARET
Una fede in cammino
Edizioni Paoline, Milano 1993, pp. 9-17)







Questo Articolo proviene dal PORTALE DI MARIOLOGIA


L'URL per questa storia è:
/modules.php?name=News&file=article&sid=51