Spiritualità mariana negli Ordini, Congregazioni ed Istituti Religiosi
Data: Giovedi 1 Marzo 2012, alle ore 0:03:35
Argomento: Chiesa


Dal libro di P. Severino M. Ragazzini, Maria vita dell'anima. Itinerario mariano alla Santissima Trinità, Casa Mariana, Frigento 1984, pp.124-127




La SPIRITUALITÀ DELL'ORDINE BENEDETTINO e di tutte le ramificazioni che ad esso fanno capo - come Camaldolesi, Vallombrosani, Certosini, Cistercensi e Trappisti - tutta legata alla liturgia e quindi alla Sacra Scrittura che le fornisce i testi, ha come tema preferito, che ricorre durante tutto l'anno, l'idea della gioia tutta divina che provò Maria a motivo della sua Maternità e della gioia che Le si rinnova con tale ricordo e alla quale partecipa chi si unisce a Lei. Così nel silenzio dei Chiostri, i vari santi dell'Ordine, particolarmente S. Anselmo, S. Bernardo e S. Gertrude, uniscono alla loro grazia e missione personale, la comune esperienza mariana fatta tutta di spirituale godimento interiore. Sono i veri iniziatori di quella tendenza che in Maria vuol considerare particolarmente l'aspetto psicologico, il suo interno, il suo cuore materno: un modello che non sarà imitato mai abbastanza.

Nella SPIRITUALITÀ AGOSTINIANA  - e di tutti gli Ordini che a quella si ispirano come i Canonici Regolari, i Premostratensi, i Vittorini, gli Eremitani, i Trinitari, le Visitandine, le Orsoline, i Somaschi e gli Agostiniani dell'Assunzione - in tutto il lavoro della santificazione Maria più che modello è considerata Madre, in quanto è tutta piena di premura per formare nelle anime Gesù. S. Agostino ha tracciato luminosamente il percorso che doveva poi portare tutta la sua Scuola a considerare attentamente il concorso immediato che Maria ha prestato alla formazione del Corpo Mistico e quindi a considerare la vera e profonda ragione della Maternità Spirituale di Maria. In questa scia luminosa, tanti Santi e tanti devoti di Maria: Ugo e Riccardo di S. Vittore, S. Tommaso da Villanova, S. Francesco di Sales, S. Girolamo Emiliani, i Sette Fondatori dei Servi di Maria, il P. D'Alzon e Madre Maria Eugenia di Gesù. Comune in tutti costoro una intensa spiritualità mariana, tutta protesa verso la Madre che genera, nutre e sviluppa Gesù nell'anima e nella Chiesa, Corpo Mistico di Cristo.

La SPIRITUALITÀ DOMENICANA, tutta pervasa dall'irradiamento dei sette doni dello Spirito Santo, ha come sua idea centrale la contemplazione dei misteri di Cristo per inoltrarsi rapidamente nella quale nessuna cosa è tanto efficace come il porsi alla scuola di Maria. S. Tommaso, con una certa compiacenza ed insistenza, presenta Maria quale sposa dello Spirito Santo nell'atto di rinnovare e santificare l'anima. Si comprende bene quindi perché proprio in questo Ordine il S. Rosario - come mezzo di santificazione e di vittoria sul nemico - ebbe tanta eco e tanta diffusione.

La SPIRITUALITÀ FRANCESCANA, fondamentalmente un itinerario di continue ascensioni dalle creature al Creatore, vuole con sé la Madonna in ogni tappa ascensionale: è la Madre di Dio, è la Madre Spirituale, è la Piena di grazia cui viene affidato l'Ordine Francescano. In ogni istante quindi ed in ogni stato Essa conduce misticamente l'anima fino al trono della SS. Trinità della quale Essa è una irradiazione. Si trovano così nei molteplici santi e sante dell'Ordine le più svariate ed incalzanti esperienze mariane che vanno dalla partecipazione alle sue allegrezze a quella dei suoi dolori; dalla contemplazione dei suoi privilegi, quali l'Immacolata Concezione e lo stato di unione divina fin dal primo istante della sua esistenza, a quella della sua misteriosa fruizione delle Tre Persone della SS. Trinità; dalla fiducia nella sua opera di Madre e di riconciliatrice in terra a quella di Mediatrice in cielo. Qui è tutta la vita mariana di S. Francesco d'Assisi, di S. Antonio di Padova, di S. Bonaventura, di Jacopone da Todi, del Ven. Duns Scoto, della B. Angela da Foligno, di S. Bernardino da Siena, di S. Lorenzo da Brindisi, di S. Veronica Giuliani, di S. Giuseppe da Copertino, del B. Antonio Fasani, di S. Massimiliano M. Kolbe, ecc. È la più completa esperienza mariana della quale disponga la Chiesa.

Il CARMELO « totus marianus » - come suole definire se stesso, forse perché, senza un vero fondatore, farebbe ascendere le sue origini direttamente alla Vergine - poggia completamente su questi due pilastri: vita interiore e vita mariana. Quindi vita interiore mariana, ossia ricerca della vita interiore accordando alla Madonna il posto che in quella Le spetta. Bellissime le esperienze dei suoi Santi: S. Giovanni della Croce, S. Teresa d'Avila, S. Teresa del Bambino Gesù, la Serva di Dio Suor Elisabetta della SS. Trinità, Consummata, ecc. Veramente il Carmelo esiste per Maria e Maria è tutto per il Carmelo, nella sua origine, nella sua storia, nella sua vita interiore.

Un altro Ordine che farebbe derivare la sua origine direttamente dalla Vergine è l'ORDINE DEI SERVI DI MARIA, tutto votato alla Madonna anche per mezzo della sua legislazione. E veramente tutta la sua storia testimonia largamente tale carattere mariano. La sua spiritualità mariana è indicata dal nome stesso di Servi di Maria, alla quale l'anima si unisce particolarmente nella continua considerazione dei suoi dolori. Per testimoniare anche esternamente tale caratteristica, i membri dell'Ordine vestono il « viduitatis habitus » che la Vergine stessa avrebbe consegnato ai Sette Santi Fondatori.

Nella Spiritualità della COMPAGNIA DI GESÚ, la Madonna viene presentata come il mezzo più sicuro e più rapido per giungere a Gesù. Tutta la spiritualità mariana poi è basata più sulla intelligenza, sulla volontà e sull'azione che sulla contemplazione e sulla sensibilità affettiva, considerando la Vergine la ispiratrice e la patrona della propria attività e delle lotte per il regno di Cristo. Così in S. Ignazio, in S. Roberto Bellarmino, in S. Pietro Canisio, nel Suarez, ecc. Questa la caratteristica della spiritualità mariana propria delle Congregazioni Mariane. Mentre in S. Giovanni Berchmans e in S. Stanislao Kostka la spiritualità mariana è sentita piuttosto come principio e fondamento di vita interiore.

Anche l'Ordine dei CHIERICI REGOLARI DELLA MADRE DI DIO, per espressa volontà del fondatore S. Giovanni Leonardi (1541-1609), è propriamente mariano, con un culto speciale alla Madonna; come pure si riscontra una profonda spiritualità mariana nell'Ordine degli SCOLOPI di S. Giuseppe Calasanzio (1556-1648), spiritualità che viene propagata nella formazione cristiana della gioventù, la quale caratteristica si riscontra pure negli Ordini dei BARNABITI (1533) e dei SOMASCHI (1537), mentre gli Ordini dei FATEBENEFRATELLI (1538) e dei CAMILLIANI (1582) diffondono tale spiritualità tra i malati che assistono.

Passando poi alle Congregazioni, sorte dopo il 1700, vanno ricordati in primo luogo i PASSIONISTI (1725) che hanno in S. Paolo della Croce (1694-1775), in S. Vincenzo Strambi (1745-1821), in S. Gabriele dell'Addolorata (1838-1862) e in S. Gemma Galgani (1870-1903) altrettanti santi cresciuti alla scuola di Maria in una Congregazione che tiene compagnia all'Addolorata sul Calvario. Poi i REDENTORISTI (1732), Congregazione fondamentalmente mariana, la quale, in S. Alfonso dei Liguori (1696-1787), ha una sua peculiare mistica mariana più missionaria che contemplativa, più popolare che erudita e speculativa. Si possono aggiungere i LAZZARISTI (1632) e le SUORE FIGLIE DELLA CARITÀ (1617) con i gloriosi nomi di S. Vincenzo de' Paoli (1585-1660), di S. Luisa de Marillac (1591-1660), di S. Caterina Labouré (18061876), cui si ricollegano S. Giuseppe Benedetto Cottolengo (17861842) e S. Giuseppe Cafasso (1811-1860). I figli e le figlie di S. Vincenzo, insieme alla Medaglia Miracolosa, hanno portato le loro profonde esperienze mariane in tutte le loro numerose opere di assistenza e di apostolato.
 

 

ASCOLTA L'AUDIO DELL'ARTICOLO







Questo Articolo proviene dal PORTALE DI MARIOLOGIA


L'URL per questa storia è:
/modules.php?name=News&file=article&sid=711