Il Pontificato affidato alla Vergine Maria
Data: Martedi 30 Aprile 2013, alle ore 12:55:56
Argomento: Chiesa


Un articolo di Giuseppe Pecorelli, in Il Rosario e la Nuova Pompei, 129 (2013), n. 3, pp. 26-27.

L'amore di Papa Francesco per Maria Santissima è semplice e assoluto come quello dei bambini. Lo si comprende il 19 marzo, quando il Pontefice, al termine della Messa d'inizio del ministero petrino, mentre il coro intona la Salve Regina, cammina a passo rapido verso la statua della Vergine alla destra dell'altare. Lì si ferma e resta quasi smarrito nello sguardo di Maria. Occhi negli occhi. E non potevano interrompere quel colloquio silenzioso nemmeno le voci festose dei 250 mila in Piazza San Pietro. Già all'indomani dell'elezione, un aneddoto racconta che mentre il sarto era pronto per prendere le misure dell'abito bianco, Papa Francesco abbia detto: "Il sarto? Prima si va dalla Madonna". Poco dopo le otto, il Santo Padre ha fatto ingresso nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ha attraversato la lunga navata e, raggiunta la Cappella Paolina, ha sostato in preghiera dinanzi all'icona della Madonna Salus populi Romani, Salvezza del popolo romano, che secondo la tradizione fu dipinta da San Luca su una tavola lavorata da Cristo stesso quando faceva il falegname nella bottega di suo padre Giuseppe. Il Papa aveva tra le mani una semplicissima composizione di fiori così simile a quelle preparate dai pellegrini che, ogni giorno, entrano nel Santuario di Pompei per fare un umile dono a Maria. Quel gesto così familiare svela, più delle parole, l'intimità tra Papa Francesco e Maria. Non c'è bisogno di alcuna dichiarazione. L'intesa d'amore tra un figlio e una mamma si legge nella dolcezza dei loro gesti e dei loro sguardi.
Il Pontefice è particolarmente devoto alla "Nuestra Senora de Lujan", il cui Santuario sorge poco distante da Buenos Aires, nel cuore della Pampa argentina, ad est del Paese, quasi al confine con l'Uruguay. Tra i quattro milioni di pellegrini che ogni anno fanno visita al luogo venerato, era spesso anche il cardinale Bergoglio, di cui si raccontano le ore passate a confessare decine di giovani, anche per tutta la notte. A Lujan, dove nel giugno 1982 venne in visita anche Papa Giovanni Paolo II, celebrando nella grande spianata, si venera una piccola statua, di appena 58 centimetri, dell'Immacolata Concezione. Alla Vergine è dedicata una preghiera, composta il 14 settembre 1997 dal cardinale argentino Eduardo Pironio. Ha inizio con queste parole: "Vergine di Lujan, Madre dei poveri e degli umili, di quelli che soffrono e sperano: Tu che hai scelto questo luogo, nella immensità silenziosa della Pampa argentina, per ascoltare le nostre suppliche, rasserena i nostri cuori e parlaci del Tuo figlio, il Salvatore di ieri, di oggi e di sempre". La Madonna cara agli argentini e a Papa Bergoglio è, dunque, Madre dei poveri e degli umili, gli ultimi del Vangelo, ma i primi agli occhi di Dio e prediletti dal Santo Padre.
D'altra parte, nelle sue prime uscite pubbliche, Papa Francesco ha parlato di umiltà e di servizio, di fratellanza, di amore reciproco e disinteressato, soprattutto per i più deboli, di preghiera, di gioia nella speranza e nella fede, del fondare la propria vita su Cristo. È tutto quello che è possibile vedere in Maria Santissima, che al popolo di Dio giova imitare. Nel suo stemma pontificio, conferma di quello episcopale, il Santo Padre ha voluto che fosse disegnata una stella, che simboleggia Maria, Madre di Cristo e della Chiesa. Nel XII secolo, San Bernardo da Chiaravalle scriveva: "Se i venti della tentazione crescono, se sei spinto contro gli scogli delle tribolazioni, guarda alla stella, invoca Maria; se sei sballottato sulle onde di orgoglio, ambizione, invidia, rivalità, guarda alla stella, invoca Maria; quando la rabbia o l'avarizia o il desiderio carnale assalgono violentemente la fragile nave della tua anima, guarda alla stella, invoca Maria".      







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