La devozione alla Madonna di Madre Nazarena Majone
Data: Martedi 24 Settembre 2013, alle ore 12:37:38
Argomento: Santi


Una ricerca di Giovanni Lauriola ofm, in Nazarena Majone, Periodico trimestrale - Anno X - N. 3 - Luglio-Settembre 2009.



Profilo biografico

Nacque a Graniti (Messina) il 21 giugno 1869 da Bruno Majone e Marta Falcone. A 11 anni divenne orfana di padre e dovette contribuire con il lavoro il mantenimento della famiglia. Dopo un incontro a Messina con Sant'Annibale Maria di Francia decise di iniziare il noviziato il 14 ottobre 1889 assieme alla sua amica Carmela d'Amore. Nel 1892 divenne suora, con il nome di Maria Nazarena. Nel 1895 sant'Annibale fece ricostruire il fatiscente monastero dello Spirito Santo e il 5 agosto 1896 divenne Madre superiora delle Figlie del Divino Zelo, congregazione fondata da lei assieme a sant'Annibale e approvata, insieme a quella dei Rogazionisti del Cuore di Gesù dal vescovo di Messina. Nel 1902 aprì un orfanotrofio a Taormina e nel 1903 ne apre uno a Giardini. Nel 1908 un terribile terremoto uccise 13 sue consorelle. Lei tornò subito da Taormina per offrire assistenza e fece trasferire le suore ad Oria. Successivamente fu ricevuta, assieme a padre Annibale, dai pontefici Benedetto XV e da Pio X. Nel 1924 aprì un orfanotrofio a Roma, che diventerà Sede Generalizia. Successivamente, anche se malata di diabete, diede aiuto a sant'Annibale che si trovava a Fiumara Guardia e dove morì il 1º giugno 1927. Madre Nazarena si spense il 25 gennaio 1939. Il suo corpo venne traslato nella chiesa dello Spirito Santo a Messina. Il 23 gennaio 1991 la Santa Sede concede il "nihil obstat" per l'apertura dell'inchiesta diocesana. Il 2 giugno 1993 si è concluso il Processo Diocesano, mentre nel 3 giugno dello stesso anno si apre il Processo Apostolico. Il 9 maggio 2003 si tenne con esito positivo il congresso dei consultori teologici. Il 20 dicembre 2003 venne dichiarata Venerabile.

La devozione a Maria

«[...]L’analisi della devozione alla Madonna di Madre Nazarena poggia meno su una fede ragionata o pensata sistematicamente su testi teologici che su una fede vissuta e devozionale secondo la vita stessa della Chiesa. L’osservazione è comprovata dalla frequenza e dall’uso degli stessi titoli mariani utilizzati nei pochi componimenti o invocazioni che gli scritti hanno trasmesso. Di conseguenza, l’argomento mariano non viene trattato “ex professo” da Madre Nazarena, ma vive e si alimenta nel filone della più sana tradizione della devozione esistente nella Chiesa, con tutte le sfaccettature degli influssi storici principali. Si pensi per es. al 50° anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, che ha alle spalle la lunga tradizione francescana, presente sia come argomento in sé che come derivazione storica suscitato dall’influsso del Beato Giovanni Duns Scoto, Cantore dell’Immacolata e profondo professore della fede pensata e applicata alle più belle verità mariane. Come accennato nell’occasione di questo scritto, l’esposizione della devozione mariana di Madre Nazarena sarà sviluppata attraverso gli stessi suoi testi, che, a dire il vero, benché siano molto scarsi e non permettano alcuna ricostruzione né completa né sistematica dell’argomento, tuttavia è possibile condurre un’attenta riflessione attraverso i titoli utilizzati, con una lettura meno storica che ideale, così da avere un quadro essenziale e deciso della sua devozione alla Madonna. Pertanto si offre prima una breve panoramica antologica dei testi mariani più significativi, e poi si offre l’analisi di alcuni titoli più evocativi.[...]»

 







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