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Come recitare il Rosario

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Arcidiocesi di Taranto
Benigno Luigi Papa
Arcivescovo Metropolita di Taranto

PREMESSE

Questo Sussidio vuole essere un semplice aiuto offerto ai Parroci, per la preghiera comunitaria del Rosario secondo le indicazioni offerte dal Santo Padre nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariæ (RVM).
Naturalmente lo schema qui proposto è suscettibile di ampi adattamenti, secondo la discrezione pastorale dei singoli Parroci che sapranno apportare le opportune modifiche, tenuto conto sia della struttura fondamentale della preghiera del Rosario – che va mantenuta (cfr RVM, 42) – sia della capacità del popolo che lo prega, cui è necessario venire incontro nella scelta delle forme concrete della preghiera, per una più fruttuosa contemplazione del mistero di Cristo Signore.

La struttura qui è offerta è la seguente:

* Introduzione: con l’invocazione classica del Salmo 69. Il Gloria al Padre è proposto «in canto» sia in questo luogo sia a conclusione di ogni decina dei singoli misteri non tanto per una varietà di forme espressive, quanto per rendere evidente che la preghiera contemplativa del Rosario porta con sé una connotazione dossologica, evidenziata dal canto. La monizione introduttiva – anch’essa adattabile – può essere utile a contestualizzare e motivare l’iniziativa. Se si ritiene opportuno, a questo punto si può aggiungere la Professione di fede quale «fondamento del cammino contemplativo che si intraprende» (cfr RVM, 37).

* Canto meditativo o mariano: può servire a disporre i cuori alla contemplazione che dovrà svolgersi attraverso tutta la preghiera del Rosario. Non vengono offerti testi, perché ognuno potrà scegliere il canto in base al repertorio conosciuto dalla propria comunità parrocchiale. Se si dispone di cinque icone o raffigurazioni, adatte per forma e grandezza ben visibile e corrispondenti ai momenti o episodi della vita del Signore, cui si fa riferimento nei misteri luminosi, si potrà illuminarle di volta in volta dopo l’enunciazione del mistero. In caso contrario, prima di questo canto meditativo si può illuminare (o con un faretto direzionale o più semplicemente con delle lampade o ceri) una icona del volto di Cristo ed ornarla di fiori, per richiamare come la preghiera del Rosario sia un «fissare gli occhi sul volto di Cristo» (RVM, 9). Potrebbe aiutare il clima di contemplazione, incentrata sui misteri della vita di Cristo, anche una atmosfera di luce sommessa nell’edificio ecclesiale e concentrata sull’icona. La compositio loci può aiutare – «secondo la logica stessa dell’Incarnazione» - la «concentrazione dell’animo sul mistero» (RVM, 29).

* Enunciazione del mistero: «è come aprire uno scenario su cui concentrare l’attenzione. Le parole guidano l’immaginazione e l’animo a quel determinato episodio o momento della vita di Cristo» (RVM, 29). La formulazione offerta è tale da incentrare l’attenzione sulla persona del Signore Gesù: Nel … mistero della luce contempliamo Gesù che … . A questo punto – se si dispone di quelle cinque immagini differenti – si può evidenziare quella corrispondente al mistero enunciato.

* Ascolto della Parola di Dio: il breve brano offerto dà «fondamento biblico e maggiore profondità alla meditazione». Questa parola va «ascoltata con la certezza che è Parola di Dio, pronunciata per l’oggi e “per me”… Non si tratta di riportare alla memoria un’informazione. Ma di lasciar “parlare” Dio» (RVM, 30). Eventuali commenti aggiunti non devono superare la dimensione di una didascalia e non devono sopraffare la Parola di Dio ascoltata.
* Silenzio: efficacemente riproposto dalla Lettera apostolica serve a nutrire l’ascolto e la contemplazione (cfr RVM, 31) e aiuta a fissare «lo sguardo sul mistero meditato» (ibidem).

* Padre nostro: «dopo l’ascolto della Parola e la focalizzazione del mistero è naturale che l’animo si innalzi verso il Padre» nella cui «intimità Gesù ci vuole introdurre» (RVM, 32). Questa preghiera «rende la meditazione del mistero, anche quando è compiuta in solitudine, un’esperienza ecclesiale» (ibidem).

* Le dieci Ave Maria: è «l’elemento più corposo del Rosario…Alla luce dell’Ave Maria ben compresa, si avverte … che il carattere mariano non solo non si oppone a quello cristologico, ma anzi lo sottolinea ed esalta» (RVM, 33). L’aggiunta dopo il nome di Gesù - «baricentro dell’Ave Maria» (ibidem) – è conforme non solo alle indicazioni di RVM, ma anche della Marialis Cultus (1974) di Paolo VI e del recente Direttorio su pietà popolare e Liturgia (2002) della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Si tratta di una «professione di fede» che è, «al tempo stesso, aiuto a tener desta la meditazione, consentendo di vivere la funzione assimilante, insita nella ripetizione dell’Ave Maria, rispetto al mistero di Cristo» (ibidem).

* Gloria al Padre: «la dossologia trinitaria è il traguardo della contemplazione cristiana. Cristo è la via che ci conduce al Padre nello Spirito. Se percorriamo fino in fondo questa via, ci ritroviamo continuamente di fronte al mistero delle tre Persone divine da lodare, adorare, ringraziare» (RVM, 34). Per questo motivo nel Sussidio si è pensato di proporre il Gloria in canto al termine di ogni decina.

* Giaculatoria finale: il Sussidio propone un canto – un mottetto di Taizè, in realtà – che possa facilitare la preghiera contemplativa e laudativa. Naturalmente – se questa proposta non è ritenuta valida o praticabile per la propria comunità - nulla vieta che si conservi la giaculatoria classica o che si proponga un altro canto oppure che si usi l’orazione facoltativa incentrata sul mistero che è stato meditato.

* Conclusione: è quella classica con il canto della Salve Regina, le Litanie lauretane – che vivono della medesima dinamica ripetitivo-contemplativa del Rosario -, la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre («per allargare lo sguardo di chi prega sull’ampio orizzonte delle necessità ecclesiali»: RVM, 37) e la benedizione conclusiva.

ROSARIO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Introduzione

Parroco: O Dio, vieni a salvarmi.
Assemblea: Signore, vieni presto in mio aiuto.

in canto: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Parroco: Fratelli e sorelle carissimi,
in risposta all’invito del nostro Vescovo, siamo riuniti questa sera
per contemplare il volto di Cristo.

Vogliamo «fissare gli occhi sul suo volto»,
per «riconoscere il suo mistero» di luce
«nel cammino ordinario della sua umanità»
(Giovanni Paolo II, Rosarium Virginis Mariæ, n. 9).

In questa preghiera,
noi faremo nostre le parole
dell’angelo Gabriele e di Elisabetta,
e ci spingeremo nelle braccia e nel cuore di Maria,
chiedendole: «Mostraci il frutto benedetto
del tuo grembo!» (cf ibidem, n. 24).

E con noi porteremo l’umanità intera,
ogni uomo e donna del nostro tempo,
ogni famiglia,
implorando per tutti il dono della pace.

Se lo si ritiene opportuno, a questo punto si può fare la Professione di fede.

Canto meditativo
Contemplazione e preghiera dei Misteri della luce

Parroco: Nel primo mistero della luce contempliamo

GESÙ CHE VIENE BATTEZZATO
NEL FIUME GIORDANO

Lettore: Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 16-17).

Se si dispone delle cinque icone, come detto prima, a questo punto si illumina la prima, raffigurante il Battesimo di Gesù.

Segue una pausa di silenzio.

Solista: Padre nostro…
Assemblea: Dacci oggi…

Per meglio meditare il mistero del Battesimo del Signore, si aggiungerà alle parole dell’Ave, o Maria un riferimento a questo episodio della vita di Gesù, secondo il testo riportato di seguito:

Solista: Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù,
che fu battezzato nel fiume Giordano.

Assemblea: Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Dopo la recita delle dieci Ave, o Maria si canta insieme:

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.


CANTO del mottetto di Taizè

oppure:

Parroco: Preghiamo.

Padre onnipotente ed eterno,
che dopo il battesimo nel fiume Giordano
proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio,
mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo,
fa’ che noi tuoi figli,
rinati dall’acqua e dallo Spirito,
contemplando questo mistero,
viviamo sempre nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea: Amen.

Parroco: Nel secondo mistero della luce contempliamo

GESÙ CHE SI RIVELA ALLE NOZZE DI CANA

Lettore: Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2, 1-5)

Se si dispone delle cinque icone, come detto prima, a questo punto si illumina la seconda, raffigurante le nozze di Cana.

Segue una pausa di silenzio.

Solista: Padre nostro…
Assemblea: Dacci oggi…


Per meglio meditare il mistero della rivelazione del Signore alle nozze di Cana, si aggiungerà alle parole dell’Ave, o Maria un riferimento a questo episodio della vita di Gesù, secondo il testo riportato di seguito:

Solista: Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù,
che si rivelò alle nozze di Cana.

Assemblea: Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Dopo la recita delle dieci Ave, o Maria si canta insieme:

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

CANTO del mottetto di Taizè

oppure:

Parroco: Preghiamo.

Padre misericordioso,
che hai inviato il tuo Figlio
come Agnello senza macchia
e sposo dell’umanità,
concedi a noi, che contempliamo
la manifestazione del suo amore
alle nozze di Cana,
di aprire il nostro cuore al dono della fede
per essere segno e primizia
dell’umanità nuova.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Assemblea: Amen.

Parroco: Nel terzo mistero della luce contempliamo

GESÙ CHE ANNUNCIA IL REGNO DI DIO
E INVITA ALLA CONVERSIONE DEL CUORE.

Lettore: Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo» (Mc 1, 14-15)

Se si dispone delle cinque icone, come detto prima, a questo punto si illumina la terza, raffigurante Gesù che parla ai discepoli.

Segue una pausa di silenzio.


Solista: Padre nostro…
Assemblea: Dacci oggi…

Per meglio meditare il mistero dell’annuncio del Regno, si aggiungerà alle parole dell’Ave, o Maria un riferimento a questa attività della vita di Gesù, secondo il testo riportato di seguito:

Solista: Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù,
che nella sua vita annunciò il Regno del Padre.

Assemblea: Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.


Dopo la recita delle dieci Ave, o Maria si canta insieme:

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

CANTO del mottetto di Taizè

oppure:

Parroco: Preghiamo.

O Dio, nostro Padre,
che in Cristo, tua Parola vivente,
ti sei mostrato ai nostri occhi
e ci hai reso partecipi
del tuo disegno di amore,
fa’ che non restiamo solo uditori,
ma diveniamo realizzatori del Vangelo,
perché tutto il mondo ti conosca
e glorifichi il tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea: Amen.


Parroco: Nel quarto mistero della luce contempliamo

GESÙ CHE SI TRASFIGURA
DAVANTI AI SUOI DISCEPOLI

Lettore: Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce (Mt 17, 1-2)

Se si dispone delle cinque icone, come detto prima, a questo punto si illumina la quarta, raffigurante la trasfigurazione del Signore.

Segue una pausa di silenzio.

Solista: Padre nostro…
Assemblea: Dacci oggi…

Per meglio meditare il mistero della rivelazione del Signore nella Trasfigurazione, si aggiungerà alle parole dell’Ave, o Maria un riferimento a questo episodio della vita di Gesù, secondo il testo riportato di seguito:

Solista: Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù,
che sul monte fu trasfigurato,
rivelando la sua gloria.

Assemblea: Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Dopo la recita delle dieci Ave, o Maria si canta insieme:

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.


CANTO del mottetto di Taizè

oppure:

Parroco: Preghiamo.

O Dio, che nella gloriosa trasfigurazione
del Cristo Signore
hai confermato i misteri della fede,
che noi ora contempliamo nella preghiera,
ed hai mirabilmente preannunziato
la nostra definitiva adozione a tuoi figli,
fa’ che ascoltiamo la parola
del tuo amatissimo Figlio
per divenire coeredi della sua vita immortale.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Assemblea: Amen.


Parroco: Nel quinto mistero della luce contempliamo

GESÙ CHE SI DONA ISTITUENDO L’EUCARISTIA

Lettore: Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati» (Mt 26, 26-28)

Se si dispone delle cinque icone, come detto prima, a questo punto si illumina la quinta, raffigurante l’ultima cena.

Segue una pausa di silenzio.

Solista: Padre nostro…
Assemblea: Dacci oggi…

Per meglio meditare il mistero dell’Eucaristia, istituita nell’ultima cena, si aggiungerà alle parole dell’Ave, o Maria un riferimento a questo episodio della vita di Gesù, secondo il testo riportato di seguito:

Solista: Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù,
che si dona a noi nell’Eucaristia.

Assemblea: Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Dopo la recita delle dieci Ave, o Maria si canta insieme:

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Canto del mottetto di Taizè

oppure:

Parroco: Preghiamo.

Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo
e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi
i benefici della redenzione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Assemblea: Amen.


CANTO della SALVE, O REGINA

LITANIE LAURETANE

Solista Assemblea

Acclamazioni al Risorto
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà

Vergine Madre del Signore
Santa Maria prega per noi
Santa Madre di Dio prega per noi
Santa Vergine delle vergini prega per noi
Madre di Cristo prega per noi
Madre della Chiesa prega per noi
Madre della divina grazia prega per noi
Madre purissima prega per noi
Madre castissima prega per noi
Madre sempre vergine prega per noi
Madre immacolata prega per noi
Madre degna d’amore prega per noi
Madre ammirabile prega per noi
Madre del buon consiglio prega per noi
Madre del Creatore prega per noi
Madre del Salvatore prega per noi
Vergine prudente prega per noi
Vergine degna di onore prega per noi
Vergine degna di lode prega per noi
Vergine potente prega per noi
Vergine clemente prega per noi
Vergine fedele prega per noi

Maria adombrata nella Scrittura
Specchio di perfezione prega per noi
Sede della Sapienza prega per noi
Fonte della nostra gioia prega per noi
Tempio dello Spirito Santo prega per noi
Tabernacolo dell’eterna gloria prega per noi
Dimora consacrata a Dio prega per noi
Rosa mistica prega per noi
Torre della santa città di Davide prega per noi
Fortezza inespugnabile prega per noi
Santuario della divina presenza prega per noi
Arca dell’alleanza prega per noi
Porta del cielo prega per noi
Stella del mattino prega per noi

Maria Madre dei poveri
Salute degli infermi prega per noi
Rifugio dei peccatori prega per noi
Consolatrice degli afflitti prega per noi
Aiuto dei cristiani prega per noi

Maria partecipe della gloria del Figlio
Regina degli angeli prega per noi
Regina dei patriarchi prega per noi
Regina dei profeti prega per noi
Regina degli apostoli prega per noi
Regina dei martiri prega per noi
Regina dei confessori della fede prega per noi
Regina delle vergini prega per noi
Regina di tutti i santi prega per noi
Regina concepita senza peccato prega per noi
Regina assunta in cielo prega per noi
Regina del santo rosario prega per noi
Regina della famiglia prega per noi
Regina della pace prega per noi
Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore

Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore

Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi


Prega per noi, E saremo degni
santa Madre di Dio. delle promesse di Cristo.


Parroco: Preghiamo.

Concedi a noi tuoi servi, Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute
del corpo e dello spirito,
e, per la gloriosa intercessione
di Maria Santissima, sempre Vergine,
salvaci dai mali che ora ci rattristano
e guidaci alla gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore.

Assemblea: Amen.

oppure: O Dio, il tuo unico Figlio Gesù Cristo
ci ha procurato i beni della salvezza eterna
con la sua vita, morte e risurrezione:
a noi che, con il santo Rosario
della Beata Vergine Maria,
abbiamo meditato questi misteri
concedi di imitare ciò che essi contengono
e di raggiungere ciò che promettono.
Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA secondo le intenzioni del Santo Padre


BENEDIZIONE

Parroco: Il Signore sia con voi.

Assemblea: E con il tuo spirito.


Parroco: Vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio @ e Spirito Santo.

Assemblea: Amen.


Parroco: Nel nome del Signore andate in pace.

Assemblea: Rendiamo grazie a Dio.


Se lo si ritiene opportuno, si può concludere con il canto di una ANTIFONA MARIANA o con un altro canto adatto.

  

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IDEATO E REALIZZATO DA ANTONINO GRASSO
DOTTORE IN S. TEOLOGIA CON SPECIALIZZAZIONE IN MARIOLOGIA
DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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