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Maria e il nostro cammino di conversione

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Rito introduttivo:
Canto di lode e di supplica a Maria: IMMACOLATA, VERGINE BELLA

Immacolata, vergine bella
di nostra vita tu sei la stella.
Fra le tempeste deh! guida il cuore
di chi t'invoca Madre d'Amore.
Rit. Siam peccatori, ma figli tuoi:
Immacolata, prega per noi.

La tua preghiera onnipotente,
o dolce mamma tutta clemente;
a Gesù buono deh! tu ci guida,
accogli il cuore che in te confida.
Rit. Siam peccatori...... .

Tu che nel cielo siedi Regina
a noi pietosa lo sguardo inchina:
pel divin figlio che stringi al petto
rendici degni del tuo affetto.
Rit. Siam peccatori......

C. Sia benedetto il nostro Dio in ogni tempo,
ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
T. Amen.

C. Il Signore sia con voi
T. E con il tuo spirito.

Monizione ( un commentatore introduce e presenta la celebrazione).
Fedele alle promesse, fedele al disegno del Padre, fedele nel tempo delle prove e della sofferenza, la Vergine Maria ci è sorella e madre nel cammino di fede.
Ella stella purissima mattinale, donna che ha patito il rifiuto del figlio, ma che in Giovanni ha saputo tutti accogliere come nuovi figli ed è diventata nel Cenacolo presenza di consolazione in attesa dello spirito, soccorra il popolo che cade, ma che pur sempre anela a risorgere.
Forti della sua presenza materna anche nel momento della colpa possiamo sperimentare il suo soccorso materno e la sua supplice intercessione. Sorella nel cammino di fede ci aiuti a dare la nostra adesione a Dio sempre, a cedere a lui anche quando da lui ci siamo allontanati.

Preghiera
Tutti, coralmente e in ginocchio, recitano la seguente preghiera attribuita a s. Agostino.

Davanti ai tuoi occhi, o Signore, portiamo le nostre colpe, ed insieme portiamo le pene che ne abbiamo ricevute.
Se pensiamo al male che abbiamo fatto, è poco quel che soffriamo: meritiamo di peggio. E' più grave ciò che abbiamo commesso; è più lieve ciò che sopportiamo.
Sentiamo la pena del peccato, ma non evitiamo l'ostinatezza di peccare. La nostra debolezza si consuma

sotto i tuoi castighi, ma la nostra iniquità non si muta. La vita geme nel dolore, ma non si emenda nelle opere.
Se ci sopporti, non ci correggiamo; se ci punisci, non perseveriamo. Nella prova confessiamo il male che abbiamo fatto; dopo la prova dimentichiamo ciò che abbiamo deplorato. Se stendi minaccioso la mano, promettiamo di obbedire; se sospendi la minaccia, non stiamo alle promesse. Se ci colpisci, chiediamo che tu ci perdoni; se ci risparmi, daccapo ti provochiamo a colpirci. Eccoci, o Signore, rei confessi; sappiamo che se non ci assolvi, con ragione tu ci condanni. Concedici, senza nostro merito, o Padre onnipotente, quel che ti chiediamo, tu che hai creato dal nulla noi che ti supplichiamo. Amen.

Con Maria nella lode (tutti si siedono)

Salmodia
Salmo 102
L. E' il salmo che ci ricorda la pazienza infinita di Dio, la sua misericordia nei confronti degli uomini. Egli conosce la nostra debolezza, le nostre fragilità, e ci ricolma di beni, purché noi restiamo fedeli alla sua alleanza, come Maria, la Vergine fedele per eccellenza.

Benedici il Signore, anima mia,*
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,*
non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,*
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,*
ti corona di grazia e di misericordia;
egli sazia di beni i tuoi giorni*
e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.

Il Signore agisce con giustizia*
e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie,*
ai figli d'Israele le sue opere.

Buono e pietoso è il Signore,*
lento all'ira e grande nell'amore.
Egli non continua a contestare*
e non conserva per sempre il suo sdegno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati,*
non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come il cielo è alto sulla terra,*
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;

come dista l'oriente dall'occidente,*
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,*
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

Perché egli sa di che siamo plasmati,*
ricorda che noi siamo polvere.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo,*
come il fiore del campo così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste*
e il suo posto non lo riconosce.

La grazia del Signore è da sempre,*
dura in eterno per quanti lo temono.

La sua giustizia per i figli dei figli,+
per quanti custodiscono la sua alleanza?*
e ricordano di osservare i suoi precetti.

Il Signore ha stabilito nei cieli il suo trono*
e il suo regno abbraccia l'universo.
Benedite il Signore, suoi angeli,+
potenti esecutori dei suoi comandi,*
pronti alla voce della sua parola.

Benedite il Signore, voi tutte sue schiere,*
suoi ministri che fate il suo volere.

Benedite il Signore, voi tutte opere sue,+
in ogni luogo del suo dominio.*
Benedici il Signore, anima mia. Gl.


Salmo 142
L. Nei momenti difficili, nel dolore, potremo fiduciosamente abbandonarci al volere del Padre che sa trarre il bene anche dal male, se, come la vergine Maria, ci lasceremo guidare da lui e gli chiederemo ogni giorno di rivelarci la sua volontà.

Signore, ascolta la mia preghiera,+
porgi l'orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele,*
e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo:*
nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita,*
calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre*
come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito,*
si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,+
ripenso a tutte le tue opere,*
medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani,*
sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore,*
viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto,*
perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia,*
poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere,*
perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore,*
a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,+
perché sei tu il mio Dio.*
Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere,*
liberami dall'angoscia, per la tua giustizia. Gl.


Cantico: Dan. 3,26-27.29.34-41;
L. Dio è fedele anche quando l'uomo sbaglia e si allontana da lui; ma nello stesso tempo, egli per salvarci aspetta il nostro "sì" generoso, modellato sul "sì" di Maria, Vergine fedele, che per tutti con Cristo si è offerta al Signore.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri;*
degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.

Tu sei giusto*
in tutto ciò che hai fatto.

Poiché noi abbiamo peccato,+
abbiamo agito da iniqui,*
allontanandoci da te,
abbiamo mancato in ogni modo.

Non ci abbandonare fino in fondo,+
per amore del tuo nome,*
non rompere la tua alleanza;

non ritirare da noi la tua misericordia,+
per amore di Abramo tuo amico,*
di Isacco tuo servo, d'Israele tuo santo,

ai quali hai parlato,+
promettendo di moltiplicare la tua stirpe
come le stelle del cielo,*
come la sabbia sulla spiaggia del mare.

Ora invece, Signore,*
noi siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,

ora siamo umiliati per tutta la terra*
a causa dei nostri peccati.

Ora non abbiamo più né principe,+
né capo, né profeta, né olocausto,*
né sacrificio , né oblazione, né incenso.

né luogo per presentarti le primizie*
e trovar misericordia.

Potessimo essere accolti con il cuore contrito*
e con lo spirito umiliato,
come migliaia di grassi agnelli.

Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio*
e ti sia gradito
non c'è delusione*
per coloro che in te confidano.

Ora ti seguiamo con tutto il cuore,*
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.


Con Maria in ascolto.

Prima lettura
L. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (10,1-7)

Fratelli non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto.
Ora ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono. Non diventate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi.

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Canto Interlezionale: Inno Akàthistos
Questo inno, che proclamiamo stando tutti in piedi, mette in luce come la Madre di Dio, con la sua verginità riporti il Signore fra noi erranti, con la sua maternità divina ci riapra le porte del cielo, col suo mistero ci sollevi dal fondo dei nostri mali.

1 L. Di natura le leggi innovò il Creatore
apparendo tra noi, suoi figlioli:
fiorito da grembo di Vergine
lo serba qual era da sempre, inviolato:
e noi che ammiriamo il prodigio cantiamo alla santa:

Coro A. Ave, o fiore di vita illibata;
ave, corona di casto contegno.
Ave, tu mostri la sorte futura,
ave, tu sveli la vita degli Angeli.


Coro B. Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli;
ave, bell'albero ombroso che tutti ripari.
Ave, tu in grembo portasti la guida agli erranti;
ave, tu desti alla luce chi affranca gli schiavi.

A. e B. Ave, tu supplica al giudice giusto;
ave, perdono per tutti i traviati.
Ave, tu veste ai nudati di grazia;
ave, amore che vinci ogni brama.

Tutti Ave, Vergine e Sposa!

1L. Tale parto ammirando, ci stacchiamo dal mondo
e al cielo volgiamo la mente.
Apparve per questo tra noi
in umili umane sembianze l'Altissimo,
per condurre alla vetta coloro che lieti l'acclamano:
Alleluia!

2L. Era tutto qui in terra e di sé tutti i cieli
riempiva il Dio Verbo infinito:
non già uno scambio di luoghi,
ma un dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo
fu il nascer da Vergine,
Madre che tutti acclamiamo:

Coro A. Ave, tu sede di Dio, l'Infinito;
ave, tu porta di sacro mistero.
Ave, dottrina insicura per gli empi,
ave, dei pii certissimo vanto.

Coro B. Ave, o trono più santo del trono cherùbico;
ave, o seggio più bello del seggio serafico.
Ave, o tu che congiungi opposte grandezze;
ave, o tu che sei in una e Vergine e Madre.
A. e B. Ave, per te fu rimessa la colpa;
ave, per te il Paradiso fu aperto.
Ave, o chiave del regno di Cristo;
ave, speranza di eterni tesori.

Tutti: Ave, Vergine e Sposa!

1L. Si stupirono gli Angeli
per l'evento della tua Incarnazione divina;
chè il Dio inaccessibile a tutti
vedevano fatto accessibile, uomo,
dimorare tra noi, e da ognuno sentirsi acclamare:
Alleluia!

2L. Gli oratori brillanti
come pesci son muti per te, genitrice di Dio:
del tutto incapaci di dire
il modo in cui Vergine e Madre tu sei.
Ma noi che ammiriamo il mistero, cantiamo con fede:

Coro A. Ave, sacrario d'eterna Sapienza;
ave, tesoro di sua Provvidenza.
Ave, tu i dotti riveli ignoranti;
ave, tu ai rètori imponi il silenzio.

Coro B. Ave, per te sono stolti sottili dottori;
ave, per te vengon meno autori di miti.
Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame;
ave, tu dei pescatori riempi le reti.

A. e B. Ave, ci innalzi da fonda ignoranza;
ave, per tutti sei faro di scienza.
Ave, tu barca di chi ama salvarsi;
Ave, tu porto a ci salpa alla vista.

Tutti: Ave, Vergine e Sposa!

1L. Per salvare il creato
il Signore del mondo volentieri discese quaggiù.
Qual Dio era nostro Pastore,
ma volle apparire tra noi come agnello:
con l'umano attraeva gli umani, qual Dio l'acclamiamo:
Alleluia!

Seconda lettura
Dal Vangelo secondo Marco (3,31-35)

In quel tempo, giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano". Ma Egli rispose loro: " Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Girando lo sguardo su quelli che stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre".

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

Omelia


Canto: ANDRO' A VEDERLA UN DI'

Andrò a vederla un dì
in cielo, patria mia,
Andrò a veder Maria
mia gioia e mio amor.

Rit.: Al ciel, al ciel, al ciel
andrò a vederla un dì.

Andrò a vederla un dì
è il grido di speranza
che infondemi costanza
nel viaggio e fra i dolor.
Rit..............................

Andrò a vederla un dì,
lasciando questo esilio
le poserò qual figlio
il capo sopra il cuor.
Rit..............................

Andrò a vederla un dì,
andrò a levar miei canti
con gli angeli e coi santi,
per corteggiarla ognor.
Rit..............................


Preghiera di intercessione
C. Invochiamo Dio, nostro Padre, che nel cuore materno di Maria ci dà un segno della sua
tenerezza verso i peccatori.
R. Donaci, Signore, un cuore nuovo.

L. Signore, fa’ che la tua chiesa, come Maria, volga il suo sguardo misericordioso verso tutti i tuoi
figli e li presenti a te, perché siano salvi nel tuo amore. R.............

Tu che hai mandato il tuo Figlio a sanare ogni genere di infermità, crea in noi un cuore nuovo,
capace di vedere e di soccorrere il nostro fratello, che soffre e geme ai margini della strada.
Rit....

Tu che attendi ogni giorno il ritorno dei tuoi figli e prepari loro una grande festa, accendi in ogni
uomo ferito dal peccato la nostalgia della tua casa. Rit..............

Tu che riveli la tua potenza soprattutto nella misericordia, fa’ che, riconciliati con te, diventiamo,
come Maria, dispensatori di perdono e di pace. Rit..............

C. Dio di consolazione, tu non godi della morte del peccatore, ma che vuoi che si converta e viva;
accogli la preghiera che la Madre del tuo Figlio e Madre nostra innalza a te, perché non manchi
nessuno dei tuoi figli, al banchetto gioioso della Pasqua eterna.
Per Cristo nostro Signore.
T. Amen

PADRE NOSTRO

Confesso a Dio onnipotente...................

Seguono le confessioni individuali

Alla fine delle confessioni: Canto di ringraziamento: MAGNIFICAT.

L'anima mia magnifica il Signore*
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.

Perché ha guardato l'umiltà della sua serva.*
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente*
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia*
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,*
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,*
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,*
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

ha soccorso Israele, suo servo,*
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre* e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre* nei secoli dei secoli. Amen.

CONGEDO DELL'ASSEMBLEA

C. Ci protegga santa Maria e ci guidi benigna nel cammino della vita.
T. Amen
C. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
T. Amen.

  

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DOCENTE ALL'ISSR "SAN LUCA" DI CATANIA

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