Nostra Signora dei prati verdi di Altötting (Germania)

Il santuario di Altötting si trova nel cuore della Baviera ed è tra i più importanti della Germania insieme a quello di Kevelaer. Secondo la tradizione a fondare il santuario fu san Ruperto, l'evangelizzatore della regione, che trasformò un tempietto pagano in un oratorio mariano.
Nel secolo IX Carlo Magno ordinò la costruzione della cappella delle grazie a pianta ottagonale e di un monastero che però venne distrutto in seguito alle incursioni degli ungheresi, mentre la cappella cadde in un totale abbandono fino al 1228. Furono i Wittelsbach, duchi di Baviera che, in quell'anno, restaurarono il luogo di culto e rimasero da allora talmente legati alla Vergine nera, che i loro cuori vennero conservati in urne d'argento, accanto all'altare.

L'immagine mariana è una piccola statua della Vergine col bambino in braccio del XIV secolo, quasi sempre rivestita di un sfarzoso paludamento e posta al centro di un altare tutto ricoperto di oro ed argento. Alla cappella carolingia fu aggiunta nel 1516 una navata rettangolare. Nei secoli seguenti, dato il costante affluire di pellegrini, attorno alla cappella sorsero varie chiese di notevoli proporzioni. Cuore del santuario rimane sempre la cappella che custodisce la sacra immagine e che si trova al centro di un vasto piazzale.La custodia del santuario è affidata ai PP. Cappuccini. Per vari decenni fu sacrestano della cappella il laico cappuccino S. Corrado da Parzhnan, canonizzato nel 1934 da Pio XI e le cui spoglie riposano sotto l'altare centrale della chiesa del convento, a pochi metri dalla Cappella delle grazie. 
 

   

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