AGNESE SASAGAWA

Agnese Sasagawa, (Akita, 28 maggio 1931 - ) è la veggente delle apparizioni di Akita in Giappone ed è diventata, a 42 anni, una religiosa dell’Ordine delle Serve dell’Eucarestia. Oltre a diverse manifestazioni  della Vergine, iniziate il 12 maggio 1973, dal 4 gennaio 1975 anche una statua della Madonna cominciò a lacrimare, fino al 15 di settembre 1981, per un totale di 101 volte. Le lacrimazioni della statua della Madonna, unitamente a essudazioni profumate, furono osservate da centinaia di fedeli. Nell’aprile del 1984 monsignor John Shojiro Ito, vescovo di Niigata in Giappone, dopo un’ampia e approfondita investigazione durata diversi anni, dichiarò che gli avvenimenti di Akita sono da considerarsi di origine soprannaturale e autorizzò nell’intera diocesi la venerazione della Santa Madre di Akita. Il vescovo affermò: "Il messaggio di Akita è la continuazione del messaggio di Fatima". Nel giugno del 1988 l'allora Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, espresse un giudizio definitivo sulla vicenda definendo gli eventi di Akita attendibili e degni di fede.

ALFONSO UGOLINI

Alfonso Ugolini (Thionville, 22 agosto 1908 - Sassuolo, 25 ottobre 1999), fu un santo sacerdote dedito al pieno servizio degli altri. Suoi genitori furono Enrico e Maria Anna Rondanelli, emigrati da Pianorso di Lama Mocogno e molto poveri. Il lavoro del papà, infatti, è saltuario e mal retribuito, mentre la mamma è minata dalla tubercolosi, che la farà morire ad appena trentasei anni. All'età di dodici anni, quando il papà è lontano per lavoro, vive in tanta solitudine e talvolta è costretto a chiedere l’elemosina. Verso i diciassette anni anche lui si ammala come la mamma, ma guarisce per una grazia della Madonna, proprio quando i medici gli diagnosticavano tre – quattro mesi di vita. Nel 1915 si stabilisce a Sassuolo, che diventa la sua città adottiva. A Sassuolo fonda la sottosezione Unitalsi e partecipa con entusiasmo ai pellegrinaggi a Lourdes e Loreto con i malati stessi. Anima di tale sorprendente e totale dedizione, in un uomo apparentemente tanto fragile, è un amore intenso a Dio e una devozione illimitata alla Madonna. La sua è una fede alimentata da ore di preghiera che si protraggono fino a tarda notte. Convinto che la dimensione spirituale fa parte dell’uomo, vorrebbe trasmettere agli altri tale esperienza di Dio. Divenuto sacerdote in tarda età, a sessantacinque anni, fa della Santa Messa il momento più forte della giornata e ogni giorno passa ore e ore ad amministrare il sacramento della Riconciliazione, sentendosi come intermediario del perdono di Dio, come saggio consigliere e come dispensatore di conforto e di fiducia di tutti coloro che a lui ricorrevano.  Non rifiutò mai nessuno, anche se si trattava di persone che vivevano in situazioni disprezzate dagli altri, come nel caso di immigrati e persone affette da varie dipendenze, atei, comunisti e ladri, affermando, contro coloro che si lamentavano di questo suo atteggiamento: “Sono tutti figli di Dio”. Avendo sperimentato nella sua vita il dolore della solitudine e della povertà, ìstituì il "Fraterno Aiuto Cristiano" (FAC) per aiutare concretamente i poveri. Papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile il 23 novembre 2020.


ÁLVARO DEL PORTILLO

Álvaro del Portillo y Diez de Sollano (Madrid, 11 marzo 1914 – Roma, 23 marzo 1994), è stato un vescovo cattolico spagnolo. Fu il più stretto collaboratore e il primo successore di San Josemaría Escrivá de Balaguer alla guida dell'Opus Dei. Scrisse estesamente su temi pastorali ed ecclesiologici. Il 28 giugno 2012 Benedetto XVI promulgò il decreto che riconosceva le sue virtù eroiche. Il 5 luglio 2013 papa Francesco promulgò il decreto sul miracolo a lui attribuito, che apriva la strada per la beatificazione. Il 27 settembre 2014 è stato proclamato beato in una celebrazione a Madrid presieduta dal card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi.

 
ANDREA GEMMA

Andrea Gemma (Napoli, 7 giugno 1931 – Roma, 2 settembre 2019) fu religioso appartenente alla congregazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza. Il 7 dicembre 1990 fu nominato vescovo di Isernia-Venafro da San Giovanni Paolo II e da lui stesso consacrato nella basilica di San Pietro il 6 gennaio 1991. Il 5 agosto 2006, rassegnò le dimissioni per raggiunti limiti di età. È stato scrittore, pubblicista e collaboratore di molte riviste cattoliche su svariati temi: biografie, omiletica, mariologia, pastorale. Grande conoscitore di Don Orione, ha pubblicato diversi libri sul Fondatore. Svolse un'intensa attività come esorcista e consigliere spirituale, sempre disponibile con tutti e, per questo, molto ricercato dai fedeli che a lui ricorrevano  per una benedizione, un consiglio o un aiuto.

ANGELO COMASTRI

Angelo Comastri (Sorano, 17 settembre 1943 - ) è Cardinale di Santa Romana Chiesa. L'11 marzo 1967 viene ordinato presbitero dal vescovo Luigi Boccadoro. Dopo essere stato vicerettore nel seminario diocesano di Pitigliano, nel 1968 viene chiamato a Roma a lavorare presso la Congregazione per i vescovi e, contemporaneamente, ricopre il ruolo di padre spirituale nel Pontificio Seminario Romano Minore. Nel 1971 lascia Roma per assumere la direzione del seminario della sua diocesi e nel 1979 diventa parroco di Porto Santo Stefano, all'Argentario, incarico che lascerà undici anni dopo. Il 25 luglio 1990 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Massa Marittima-Piombino, succedendo a Mons. Lorenzo Vivaldo, deceduto il 13 marzo precedente. Il 12 settembre 1990 riceve l'ordinazione episcopale, dal cardinale Bernardin Gantin, coconsacranti l'arcivescovo Gaetano Bonicelli e il vescovo Eugenio Binini. A causa di un'improvvisa malattia al cuore, Il 3 marzo 1994 si vede costretto a interrompere l'esperienza di pastore di quella diocesi. Ristabilitosi in salute, il 9 novembre 1996 è eletto Prelato di Loreto e delegato pontificio per la basilica della Santa Casa, dove rimane per 9 anni, svolgendo una intensa attività pastorale. Contemporaneamente viene anche nominato Presidente della conferenza episcopale marchigiana, del comitato per i congressi eucaristici nazionali Italiani, e del collegamento nazionale dei santuari italiani e vicepresidente della pontificia accademia dell'Immacolata. È stato presidente del Comitato italiano del Grande Giubileo del 2000 e nel 2003 ha predicato gli esercizi spirituali della Quaresima a Giovanni Paolo II e alla Curia Romana. Il 5 febbraio 2005 viene nominato da papa Giovanni Paolo II presidente della Fabbrica di San Pietro, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e arciprete coadiutore della basilica di San Pietro in Vaticano. Il 31 ottobre 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato arciprete della basilica di San Pietro. Il cardinal Comastri, che si riconosce come figlio spirituale di Madre Teresa di Calcutta, ha scritto le meditazioni per la Via Crucis presieduta da papa Benedetto XVI al Colosseo nella notte di Venerdì Santo del 2006. È stato creato cardinale nel concistoro del 24 novembre 2007 da papa Benedetto XVI, ricevendo la diaconia di San Salvatore in Lauro. Il 20 febbraio 2021 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia dagli incarichi di vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e per le ville pontificie di Castel Gandolfo, arciprete della basilica di San Pietro in Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro per raggiunti limiti d'età, ai sensi del can. 354 del Codice di diritto canonico, divenendone emerito.


ANGELO IANNUSO

Angelo Iannuso († 18 febbraio 2004) fu il marito di Antonina Lucia Giusto († 25 luglio 2011), la coppia nella cui casa in Via degli Orti di San Giorgio 11 a Siracusa si verificò la lacrimazione di un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria che era a capezzale sopra il loro letto e che si protrasse il 29, 30, 31 agosto e 1 settembre del 1953. Il miracolo, infatti, si ripeté più volte sia all'interno dell'abitazione che all'esterno dove, a un certo punto, il quadretto in gesso venne collocato per consentire la visione a una folla sempre crescete che in quei giorni si riversava a Siracusa proprio per assistere all'evento. Antonina Giusto era in gravidanza, ma era una gestazione difficile con attacchi convulsivi e offuscamenti della vista. Fu proprio al termine di una di queste crisi che Antonina alzando gli occhi alla parete si accorse che dal viso della Madonna sgorgavano le lacrime. L'episcopato della Sicilia, presieduto dal cardinale Ernesto Ruffini, il 13 dicembre 1953 dichiarò miracolosa la lacrimazione.


 
ARTURO D'ONOFRIO

Arturo D'Onofrio (Visciano, 8 agosto 1914 – Visciano, 3 novembre 2006) è stato un sacerdote italiano, fondatore di diverse Congregazioni religiose. Fu ordinato sacerdote il 12 marzo 1938 a Tortona dal vescovo Melchiori. In questa città conobbe San Luigi Orione e San Giovanni Calabria, che divenne la sua guida spirituale e lo incoraggiò a realizzare il suo grande sogno di aiutare i bambini più bisognosi, che a partire dal Natale del 1943, cominciò ad accogliere nella casa dei suoi genitori, garantendo loro vitto e alloggio. Fondò, quindi, le "Piccole Apostole della Redenzione", la "Piccola Opera della Redenzione" e la congregazione dei "Missionari della Divina Redenzione". La sua idea fu quella che le congregazioni si impegnassero nell'"annuncio della divina redenzione", nella promozione umana e nella formazione dei giovani, anche tramite i mezzi di comunicazione, considerati strumento utile all'opera missionaria. A tal fine nel 1952 diede vita alla tipografia "Anselmi", alla casa editrice e alla libreria 'LER' (Libreria Editrice Redenzione) e alla stazione "Radio Carpine". Si prodigò anche per l'istituzione di centri di formazione professionale e di istituti tecnici, dapprima nel napoletano, poi in altre città italiane, e da ultimo anche nell'America Latina e in India, dove si recava spesso, nonostante la sua salute malferma. Don Arturo era particolarmente devoto alla Madonna, venerata soprattutto con il titolo "Nostra Signora Consolatrice del Carpinello", tanto che la casa generalizia dei "Missionari della Divina Redenzione" sorse proprio accanto al famoso santuario di Visciano. Il 12 marzo 2017, proprio a Visciano, è stato aperto ufficialmente il processo di beatificazione del Servo di Dio.


BENEDETTO XVI

Joseph Aloisius Ratzinger (Marktl, 16 aprile 1927), è papa emerito della Chiesa cattolica. È stato il 265º papa della Chiesa cattolica dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013.
Nel concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013, infatti, ha annunciato la sua rinuncia «al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro», con decorrenza della sede vacante dalle 20:00 del 28 dello stesso mese. Dopo Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII, è stato l'ottavo pontefice a rinunciare al ministero pietrino, di cui si hanno fonti storiche certe o molto attendibili. Nel corso del suo pontificato ha emanato tre Lettere Encicliche (Deus caritas est - Spe Salvi - Caritas in veritate) e quattro Esortazioni Apostoliche (Sacramentum caritatis - Verbum Domini - Africae munus - Ecclesia in Medio Oriente). Stimato teologo e autore di diverse pubblicazioni, è stato anche il settimo pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica.

 
BERNARDO ANTONINI

Bernardo Antonini (Cimego, 20 ottobre 1932 - Karaganda (Kazakhstan), 27 marzo 2002) fu religioso e missionario in Russia. Ordinato sacerdote il 26 giugno 1955, esercitò il primo ministero come vicario parrocchiale a S. Michele Extra (Verona). Nel 1962 ottenne la laurea in Lingue e letterature straniere moderne all’Università Cattolica e, due anni dopo, la Licenza di Dogmatica a Venegono. Dal 1956 al 1972 fu insegnante nel Seminario Minore. Nel 1975, ottenuta la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, divenne docente di tale disciplina presso lo Studio Teologico San Zeno di Verona e all’Istituto "S. Pietro Martire". Inoltre dal 1980 fu Prefetto dell’Istituto G.M. Giberti per la formazione del Clero giovane e Direttore per la Formazione permanente del Clero, come pure dal 1983 Direttore del Centro istruzione e formazione religiosa della Diocesi. Nel 1977 entrò nell’Istituto Paolino "Gesù Sacerdote". A contatto con la Famiglia Paolina, pur rimanendo fortemente legato alla Diocesi e all’obbedienza al proprio Vescovo, formava il proprio cuore su quello di Paolo, cioè sulla centralità di Cristo e sull’urgenza di portare il Vangelo a tutto il mondo di oggi e con i mezzi di oggi. In lui cresceva di giorno in giorno quella tenerissima devozione per Maria, Madre di Gesù, che egli amò e pregò per tutta la sua vita. Lo distingueva anche una particolare devozione al Papa. La svolta sovietica con l'avvento di Gorbaciov, portò don Bernardo a Mosca, dapprima come studente, ma subito si rivelò un grande missionario. Offrì la sua disponibilità al nunzio Mons. Francesco Colasuonno, poi a Sua Ecc. Tadeusz Kondrusiewicz. Fu fondatore e rettore del Seminario "Regina Apostolorum"; insegnante di Sacra Scrittura, conferenziere instancabile, fondatore e direttore del giornale Svet Evangelija, dell'Istituto Teologico "San Tommaso d'Aquino". In occasione dell'Anno Giubilare del 2000, fu nominato Responsabile di tutte le iniziative per il Giubileo nell'ex Unione Sovietica. Desideroso di aiutare e svolgere l'apostolato nelle Chiese più povere con il permesso del suo vescovo Padre Flavio Roberto Carraro, Vescovo di Verona, don Bernardo il 16 agosto 2001 passò, come Vice-Rettore del Seminario e Vicario Episcopale per la Pastorale, al servizio di Sua Ecc. Jan Pawel Lenga, a Karaganda, nel Kazakhstan, dove terminò il suo pellegrinaggio terreno. Il Vescovo di Verona, su richiesta del Vescovo di Karaganda (Kazakhstan) e di Mosca, l’11 febbraio 2009 ha dato inizio al Processo di Beatificazione Canonizzazione del Servo di Dio. Il 20 ottobre 2013, al termine dell’iter processuale, il Vescovo di Verona ha presieduto alla celebrazione di Chiusura del Processo diocesano nella Cattedrale di Verona ed il 23 ottobre 2013 tutta la documentazione è stata consegnata alla Congregazione dei Santi. Il 21 dicembre 2020, riconosciute le virtù eroiche del Servo di Dio, Papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile.


BRUNO CORNACCHIOLA

Bruno Cornacchiola (Roma, 9 maggio 1913 - 22 giugno 2001), è stato il veggente delle apparizioni della "Vergine della Rivelazione" alle Tre Fontane di Roma a partire dal 12 aprile 1947. Le apparizioni non sono state ancora riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica, ma nel 1956 papa Pio XII autorizzò la costruzione di una cappella per il culto e ne ha affidato la custodia ai "Francescani Minori Conventuali". Nel 1997 papa Giovanni Paolo II ha approvato la denominazione del luogo come "Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane".


CARLO MARIA MARTINI

Carlo Maria Martini (Torino, 15 febbraio 1927 – Gallarate, 31 agosto 2012) è stato cardinale e arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002. Oltre ad essere un uomo di grande cultura teologica fu anche uomo del dialogo tra le religioni, a cominciare dall'ebraismo, i cui fedeli amava definire “fratelli maggiori” e per questo fu soprannominato "cardinale del dialogo".

CHIARA LUBICH

Chiara Lubich, all'anagrafe Silvia Lubich (Trento, 22 gennaio 1920 – Rocca di Papa, 14 marzo 2008), è stata una docente e saggista italiana, fondatrice del Movimento dei focolari. Il 27 gennaio 2015, nella cattedrale di Frascati, ha avuto luogo l'apertura della sua Causa di beatificazione e canonizzazione.


 
CHIARA LUCE BADANO

Chiara Luce Badano (Sassello, 29 ottobre 1971 – Sassello, 7 ottobre 1990), fu una ragazza appartenente al Movimento dei Focolari, morta poco prima di compiere 19 anni a causa di un osteosarcoma. Conosciuto il Movimento nel 1980, ne divenne attivista ad Albisola e Genova, occupandosi soprattutto di bambini e anziani e mantenne una fitta corrispondenza con la fondatrice, la Serva di Dio Chiara Lubich. Trasferitasi a Savona per gli studi ginnasiali, nel 1988 ebbe le avvisaglie del tumore osseo che ne causò la morte: durante una partita di tennis avvertì infatti un forte dolore alla spalla e a febbraio 1989 le fu diagnosticato un osteosarcoma con metastasi. Operata una prima volta alle Molinette di Torino fu sottoposta a chemio e radioterapia. Nonostante la chirurgia, perse l'uso delle gambe e nel giugno successivo fu nuovamente operata di laminectomia dorsale. Durante il ricovero, continuò a seguire le attività dei focolarini, donò i suoi risparmi a un amico in partenza per una missione nel Benin e realizzò lavori a mano da vendere per beneficenza. Oramai malata terminale nonostante gli interventi, Chiara trascorse gli ultimi mesi di vita nella casa familiare a Sassello. Già da due mesi aveva dato disposizioni per le sue esequie, chiedendo di essere deposta nel feretro indossando un abito bianco da sposa, considerando il momento del suo trapasso il matrimonio con Gesù e, contestualmente, disponendo che le sue cornee fossero donate. Negli ultimi giorni di vita, Chiara Lubich le diede il soprannome di "Chiara Luce". L'11 giugno 1999 iniziò il processo di canonizzazione e il 21 agosto successivo gli atti furono trasmessi in Vaticano. Papa Benedetto XVI la dichiarò Venerabile il 3 luglio 2008. Dopo il riconoscimento della miracolosa guarigione da meningite fulminante in fase terminale di un giovane triestino, attribuita all'intercessione di Chiara Badano, fu beatificata il 25 settembre 2010 nel Santuario del Divino Amore di Roma.
 
DANIELE NATALE

Fra Daniele Natale (San Giovanni Rotondo, 11 marzo 1919 – San Giovanni Rotondo, 6 luglio 1994) è stato un religioso italiano.  Il 7 luglio 2012 è iniziato il processo per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione.


DAVIDE MARIA TUROLDO

David Maria Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 – Milano, 6 febbraio 1992), sacerdote, teologo, filosofo, scrittore e poeta, apparteneva all'Ordine dei servi di Maria. Fu una figura profetica in ambito ecclesiale e civile, grande sostenitore delle istanze di rinnovamento culturale e religioso ispirate al Concilio Vaticano II. Per questo fu ritenuto uno dei più rappresentativi esponenti di un cambiamento del cattolicesimo nella seconda metà del '900 e gli fu attribuito il titolo di "coscienza inquieta della Chiesa".


DOLINDO RUOTOLO

Dolindo Ruotolo (Napoli, 6 ottobre 1882 – Napoli, 19 novembre 1970) è stato un presbitero italiano, terziario francescano, venerato come servo di Dio dalla Chiesa cattolica.

EMILIANO TARDIF

Emiliano Tardif (Saint-Zacharie, 6 giugno 1928 – San Antonio de Arredondo, 8 giugno 1999) è stato un religioso canadese della congregazione dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù, predicatore del Rinnovamento carismatico cattolico. L'8 settembre 1948 entrò nel noviziato dei Missionari del Sacro Cuore, fece la professione perpetua l'8 settembre 1952 e il 24 giugno 1955 fu ordinato sacerdote da mons. Desmarais, vescovo di Amos. Inviato, dietro sua richiesta. nella Repubblica Dominicana, vi giunse il 16 settembre 1956 e trascorse qui la maggior parte del resto della sua vita. Qui conobbe il Rinnovamento carismatico e, dopo una iniziale avversione, nel 1973 ne divenne membro attivo, anche in seguito alla sua istantanea guarigione dalla tubercolosi, avvenuta per le preghiere di alcuni membri del Rinnovamento canadese. Seguendo questa particolare spiritualità fondò la "Comunità Siervos de Cristo vivo", dedicata all'adorazione eucaristica e alla formazione dei laici. Fu universalmente conosciuto soprattutto per le sue qualità di predicatore e per il "Dono di conoscenza", attraverso il quale, soprattutto nelle Messe di guarigione, veniva a conoscenza e annunciava le guarigioni che Dio realizzava tra i presenti e, talvolta, anche di persone assenti. Grazie a questa fama svolse la sua predicazione in moltissimi paesi del mondo, in America, Europa, Asia, Africa e Oceania. Morì a San Antonio de Arredondo, in provincia di Córdoba, in Argentina, stroncato da un infarto durante la predicazione di un ritiro spirituale per sacerdoti. Il 1º dicembre 2010, la Congregazione per le Cause dei Santi ha autorizzato l'avvio dell'indagine diocesana, prima fase prevista dal processo di canonizzazione ed è stato dichiarato Servo di Dio.


ENRICO MEDI

Enrico Medi (Porto Recanati, 26 aprile 1911 – Roma, 26 maggio 1974) è stato un fisico, politico e accademico italiano. Venne nominato membro della Consulta dei laici per lo Stato della Città del Vaticano nel 1966. Nel 1996 è stata aperta a Senigallia la fase diocesana del processo di canonizzazione, per cui la Chiesa cattolica gli ha assegnato il titolo di Servo di Dio. La fase diocesana si è conclusa il 26 ottobre 2013.


ENRICO VIDESOTT

Enrico Videsott (Mantana, 3 luglio 1912 - La Valle, 8 dicembre 1999) appartenne alla Diocesi di Bressanone. Fu ordinato sacerdote nel 1937 e svolse il suo ministero, prima come cappellano poi come parroco, in varie sedi, per concludere il suo ufficio a La Valle in Val Badia, dove guidò la sua parrocchia come pastore esemplare, premuroso ed amorevole per 35 anni, fino alla morte. Don Enrico si distinse sempre per la profonda partecipazione ai bisogni della sua gente e per il soccorso ad ogni loro necessità materiale e spirituale. Stimato come un padre buono e giusto, la sua disponibilità era illimitata, la sua profonda fede un potente aiuto, l’assiduità nella preghiera una forza cui tanti, da ogni parte, ricorrevano per riceverne conforto e consiglio; la sua benedizione, infine, fu sempre una fonte a cui ognuno attingeva grazie e favori dal cielo. Tante virtù gli procurarono una grande fama che presto valicò i confini della sua parrocchia e si diffuse non solo nelle valli vicine, ma anche in tantissime parti d’Italia ed al di là delle Alpi, da dove tanti fedeli iniziarono a rivolgersi a lui. Tale fama si è andata diffondendo ancora di più dopo la sua morte ed oggi è sempre crescente il numero di pellegrini che giungono a visitare la sua tomba e chiedere la sua intercessione per tutti i loro bisogni. La fase diocesana della causa di  beatificazione, iniziata il 20 gennaio 2016 si è conclusa il 3 novembre 2019 con una messa solenne presieduta dal vescovo Ivo Muser nella chiesa di La Valle e tutta la documentazione è stata inviata, quindi, a Roma alla Congregazione delle cause dei Santi per la prosecuzione del processo.

FRANK DUFF

Frank Duff (Dublino, 7 giugno 1889 – Dublino, 7 novembre 1980) fu il fondatore della "Legione di Maria", organizzazione mariana laicale cattolica. L'organizzazione si estese dapprima in Irlanda, poi dal 1928 in Scozia ed Inghilterra, dal 1931 in India e negli Stati Uniti d'America e, infine, in tutto il resto del mondo e conta milioni di adepti. Nel 1928 Frank Duff scrisse il "Manuale delle Regole del Legionario". Nel 1931 egli poté presentare la "Legio Mariae" a papa Pio XI che, fautore dell'apostolato dei laici e dell'Azione Cattolica, raccomandò la nuova organizzazione e la chiamò «opera santa e meravigliosa». Successivamente anche gli altri Pontefici Pio XII (1953), Giovanni XXIII (1960), Paolo VI (1965) Giovanni Paolo II (1982) hanno mostrato apprezzamento e lode per la Legio Mariae. Nel 1965 San Paolo VI invitò Frank Duff come "Uditore laico" al Concilio Vaticano II. Nel 1998 l'arcivescovo di Dublino Mons. Desmond Connell, ne ha avviato il processo di beatificazione.


FRATEL COSIMO

Cosimo Fragomeni, nato il 27 gennaio 1950, è il veggente delle apparizioni di "Nostra Signora dello Scoglio" a Santa Domenica di Placanica in Calabria. Il 10 maggio 2017, il vescovo Mons. Francesco Oliva ha elevato a Santuario Diocesano la Chiesa costruita sul luogo delle apparizioni.

Fulton John Sheen

Fulton John Sheen (El Paso, 8 maggio 1895 – New York, 9 dicembre 1979), è stato un arcivescovo cattolico e scrittore statunitense. Fu uno dei primi e più celebri telepredicatori cattolici, prima via radio e successivamente per televisione. La causa per la sua beatificazione venne ufficialmente aperta nel 2002 e nel giugno del 2012 è stato dichiarato venerabile.

GABRIELE AMORTH

Gabriele Pietro Amorth (Modena, 1º maggio 1925 – Roma, 16 settembre 2016) è stato un presbitero e scrittore italiano, esorcista della diocesi di Roma, conosciuto a livello mondiale.

GAETANO CATANOSO

Gaetano Catanoso (Chorio di San Lorenzo, 14 febbraio 1879 – Reggio Calabria, 4 aprile 1963) è stato un sacerdote calabrese, ordinato dal Cardinale Gennaro Portanova, il 20 settembre 1902. Dopo essere stato per due anni prefetto d’ordine in Seminario, nel 1904, venne nominato parroco di Pentidattilo, un piccolo paese dell’Aspromonte, dove nella difficile e complessa realtà sociale, si dedicò immediatamente ed interamente alla missione di pastore, condividendo le privazioni, i disagi, le gioie e le pene della sua gente. Nel 1918 divenne «Missionario del Volto Santo », iscrivendosi all’Arciconfraternita di Tours e l'anno successivo istituì a Pentidattilo la "Pia Unione del Volto Santo". Convinto che la rinascita spirituale e morale delle popolazioni calabresi non sarebbe stata possibile senza l’attività pastorale dei sacerdoti, promosse l’Opera dei Chierici Poveri, il cui scopo era quello di offrire ai giovani, sprovvisti di mezzi, il necessario per poter raggiungere il Sacerdozio. Dal 1921 al 1940 fu parroco, nella città di Reggio, della Chiesa di Santa Maria della Purificazione, dove, coadiuvato dal fratello sacerdote, don Pasqualino, svolse un’attività ancora più intensa e più vasta, riservando un posto preminente all’evangelizzazione, alla catechesi, alle missioni al popolo, al culto dell’Eucaristia, al ministero delle Confessioni, all’assistenza ai poveri, ai malati e ai perseguitati da associazioni criminose, all’opera delle vocazioni sacerdotali. Egli fu anche direttore spirituale del Seminario Arcivescovile (1922-1949), cappellano degli Ospedali Riuniti (1922- 1933), confessore degli Istituti Religiosi cittadini e del carcere (1921- 1950), canonico penitenziere della Cattedrale (1940-1963), rettore della Pia Unione del Volto Santo. Nel 1934, incoraggiato da San Luigi Orione, che gli era amico da tempo, fondò le "Suore Veroniche del Volto Santo", che nel 1953 vennero canonicamente approvate dall’Arcivescovo Giovanni Ferro e, successivamente, anche dalla Santa Sede e progettò la costruzione di un tempio dedicato al Volto Santo che però, il sopraggiungere della morte non gli permise di vederne la realizzazione. Egli divenne sempre più un punto di riferimento per l’intera città di Reggio. A lui ricorrevano con fiducia gli Arcivescovi della città, i sacerdoti, le suore, i seminaristi, i laici, che trattava sempre con tenerezza e cordialità. Nutrì per la Vergine Maria una devozione semplice e fervorosa, che irradiò tra le sue suore e il popolo. Fin dalla fanciullezza aveva imparato a recitare quotidianamente il rosario e continuò a farlo fino alla morte. La corona del rosario era sempre tra le sue mani. Dopo la sua morte, venne avviato il processo canonico di beatificazione, fu proclamato venerabile il 3 aprile 1990 e beatificato il 4 maggio 1997 da San Giovanni Paolo II. Papa Benedetto XVI lo proclamò santo il 23 ottobre 2005 e la memoria liturgica ricorre il 20 settembre.

 GIACOMO ALBERIONE

Giacomo Alberione (Fossano, 4 aprile 1884 – Roma, 26 novembre 1971), fu quartogenito di una famiglia di contadini. A 16 anni fu accolto nel Seminario di Alba e il 29 giugno 1907 venne ordinato sacerdote. Fece una breve esperienza pastorale a Narzole nel cuneese e  quindi nel Seminario di Alba, dove svolse il compito di padre spirituale e di insegnante in varie discipline. Ben presto, dietro un'intensa ispirazione spirituale, si convinse che la sua missione era quella di predicare e far predicare a dei religiosi adatti a questo scopo, il Vangelo a tutti i popoli, nello spirito dell’apostolo Paolo, utilizzando i moderni mezzi di comunicazione. Così, il 20 agosto 1914, don Alberione fonda ad Alba la “Famiglia Paolina”  e la "Pia Società San Paolo". Nel 1924 dà vita alla seconda congregazione femminile: le "Pie Discepole del Divin Maestro", per l’apostolato eucaristico, sacerdotale, liturgico. Nel 1912 crea la rivista “Vita Pastorale” destinata ai parroci; nel 1921 il foglio liturgico catechetico “La Domenica”; nel 1931 “Famiglia Cristiana” seguita da “Il Giornalino”. Inizia anche le costruzioni del grande tempio a San Paolo in Alba e quello dedicato alla Regina degli Apostoli a Roma. Nell’ottobre 1938 fonda la terza Congregazione femminile: le "Suore di Gesù Buon Pastore" o “Pastorelle”, destinate all’apostolato pastorale diretto in ausilio ai Pastori. Fra il 1957 e il 1960, sorgono anche l’Istituto Regina Apostolorum per le vocazioni e gli Istituti di vita secolare consacrata. Don Alberione unì strettamente tutte le sue fondazioni, attraverso lo stesso ideale di santità e di apostolato. Fu proclamato beato il 27 aprile 2003 da papa Giovanni Paolo II e la sua tomba si trova a Roma nella Basilica della Regina degli Apostoli.

 
GIANFRANCO CHITI

Gianfranco Chiti (Gignese, 6 maggio 1921 – Roma, 20 novembre 2004) è stato un generale dell'esercito e un frate cappuccino col nome di Gianfranco Maria da Gignese. Ufficiale pluridecorato dei Granatieri, veterano della seconda guerra mondiale, nel dopoguerra ricoprì vari incarichi nell'esercito italiano tra cui quello di comandante della Scuola Sottufficiali di Viterbo. Durante la guerra, nel 1944, ha salvato circa 200 partigiani dalla fucilazione, inventandosi un corso speciale per arruolarli nella sua compagnia dei Granatieri, facendoli poi tornare alle loro case. Congedatosi nel 1978 entrò nell'Ordine dei frati Cappuccini venendo ordinato sacerdote nel 1982. Nel corso del 1990 iniziò personalmente la ricostruzione dell'antico convento di San Crispino da Viterbo a Orvieto. Nel maggio 2015 è stata aperta la causa di beatificazione e il 30 marzo 2019, nel Duomo di Orvieto è stata officiata una cerimonia solenne per la Chiusura del Processo Diocesano, per cui tutta la documentazione è passata alla Congregazione dei Santi di Roma, per il proseguo della causa. 

GILBERTE DEGEIMBRE

Gilberte Degeimbre (13 agosto 1923 - 10 febbraio 2015) è stata la più giovane dei 5 bambini  (Fernande Voisin, di 15 anni, Andrée Degeimbre, 14 anni, sua sorella Gilberte Degeimbre  di 9, Albert Voisin di 11 anni e sua sorella Voisin Gilberte) che videro la Madonna nelle sue apparizioni a Beauraing. La Vergine apparve  in questo piccolo paese del Belgio più di trenta volte nel giardino del pensionato delle Suore della Dottrina Cristiana, dal 29 novembre 1932 fino al 3 gennaio 1933. La Madonna era molto bella e dimostrava dai 18 ai 20 anni. Teneva sempre le mani giunte e gli occhi fissi al cielo. Dalle sue braccia pendeva un rosario. Nell’aprire le sue braccia per andarsene, si vedeva al centro del suo petto un cuore d’oro circondato di raggi splendenti. Il 21 dicembre 1932 dice loro: "Io sono la Vergine Immacolata. Vengano qui in pellegrinaggio. Pregate, pregate molto".  Nel 1935 il vescovo di Namur costituì una commissione di inchiesta, il 2 febbraio 1943 il suo successore, monsignor Charue, autorizzò il culto di Nostra Signora di Beauraing e il 2 luglio 1949 riconobbe ufficialmente il carattere soprannaturale delle apparizioni affermando: "Possiamo, in tutta sicurezza e prudenza affermare che la Regina del Cielo apparve ai giovani di Beauraing durante l’inverno 1932-1933, specialmente per mostrarci nel suo cuore materno l’angosciante chiamata alla preghiera e la promessa della sua potente mediazione per la conversione dei peccatori". Il 18 maggio 1985 San Giovanni Paolo II visitò il luogo delle apparizioni, vi celebrò la santa Messa e incontrò anche i veggenti Gilberte e Albert Voisin e Gilberte Degeimbre.


GIORGIO LA PIRA

Giorgio La Pira (Pozzallo, 9 gennaio 1904 – Firenze, 5 novembre 1977) è stato docente di diritto romano, giurista, deputato all'Assemblea Costituente per la Democrazia Cristiana, tra i principali artefici della Carta Costituzionale, per tre volte sindaco di Firenze (tra il 1951 e il 1965).  É stato dichiarato venerabile il 5 luglio 2018 da papa Francesco.

GIOVANNI PAOLO II

Karol Józef Wojtyła (Wadowice, 18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005) è stato il 264º papa della Chiesa cattolica. Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1 maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI. Il 27 aprile 2014 è stato proclamato santo da papa Francesco.

GIOVANNI XXIII

Angelo Giuseppe Roncalli (Sotto il Monte, 25 novembre 1881 – Città del Vaticano, 3 giugno 1963), è stato il 261º papa della Chiesa cattolica. Fu eletto papa il 28 ottobre 1958 e in meno di cinque anni di pontificato riuscì ad avviare il Concilio Vaticano II, per un rinnovato impulso evangelizzatore della Chiesa Universale. É stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000 e poi canonizzato il 27 aprile 2014 da papa Francesco.

GIROLAMO GRILLO

Girolamo Grillo (Parghelia, 18 agosto 1930 – Odorheiu Secuiesc, 22 agosto 2016) è stato un vescovo cattolico italiano. Fu testimone del caso della Madonnina di Civitavecchia, quando nella città laziale, dal 2 febbraio al 15 marzo 1995, una piccola statua raffigurante la Madonna, avrebbe per quattordici volte prodotto lacrime di sangue. Inizialmente scettico riguardo al fenomeno, il vescovo modificò la sua opinione quando, il 15 marzo, l'ultima delle quattordici lacrimazioni sarebbe avvenuta mentre teneva la statuetta fra le mani, raccolto in preghiera insieme ad alcuni testimoni.

 
GIUSEPPE CARRARO

Giuseppe Carraro (Mira, 26 giugno 1899 – Verona, 30 dicembre 1980) è stato Vescovo ausiliare di Treviso (1952-1956), Vescovo di Vittorio Veneto (1956-1958) e Vescovo di Verona (1958-1978) ed è sepolto nel duomo di Verona. Partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II e fu anche Vicepresidente per l'Italia settentrionale della Conferenza Episcopale Italiana. Considerato un uomo di grande santità, nel 2005 fu avviato il processo diocesano per la causa di beatificazione, che si concluse il 18 ottobre 2008 e che la Congregazione delle cause dei santi convalidò il 26 febbraio 2010. Dopo una momentanea sospensione, dovuta ad approfondimenti sulla reale santità della sua vita, in seguito ad accuse infamanti ritenute non veritiere, il 16 luglio 2015, Papa Francesco confermò le sue virtù eroiche, per cui venne dichiarato Venerabile.

 
  GIUSEPPE COSTANZO

Giuseppe Costanzo (Riposto, 2 gennaio 1933 - ) è un arcivescovo cattolico italiano. È stato ordinato sacerdote nel giorno della solennità dell'Assunzione di Maria il 15 agosto del 1955. È stato professore di esegesi e lingue bibliche. Il 21 febbraio 1976 papa Paolo VI lo nominò vescovo ausiliare di Acireale e fu consacrato vescovo il 4 aprile 1976. Viene nominato assistente generale dell'Azione Cattolica e manterrà questo incarico dal 22 gennaio 1978 fino al 1982. Papa Giovanni Paolo II nel 1982 lo nominò vescovo di Nola, dove per sette anni esercitò il suo ministero episcopale, fino alla promozione alla sede metropolitana di Siracusa il 7 dicembre 1989. È stato Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana e Vicepresidente del Convegno nazionale delle Chiese d'Italia a Palermo. Il 12 settembre 2008 papa Benedetto XVI ha accolto le dimissioni presentate per raggiunti limiti d'età ed è diventato arcivescovo emerito di Siracusa. Per sua volontà si è realizzato il completamento della costruzione del Santuario della Madonna delle Lacrime, consacrata da papa Giovanni Paolo II il 6 novembre 1994.


 
GIUSEPPE MARRAZZO

Giuseppe Marrazzo (San Vito dei Normanni, 5 maggio 1917 - Messina, 30 novembre 1992) fu un sacerdote rogazionista. Il 20 ottobre 1930, entrò nella Scuola Apostolica dei Rogazionisti del Cuore di Gesù, ad Oria (Br). Ammesso al noviziato nel 1934, si consacrò definitivamente a Signore nel 1940 e fu ordinato sacerdote tre anni dopo. Fu inizialmente assegnato al Santuario di Sant’Antonio a Messina, annesso alla casa madre dei Rogazionisti, e nel 1956 i superiori lo trasferirono a Padova, dove rimase per un anno. Rientrato a Messina, vi trascorse circa quarant’anni, interrotti da un biennio trascorso a Zagarolo (Roma) come parroco, impegnandosi specialmente nella confessione, nella cura degli infermi e nella direzione spirituale. Uno degli elementi caratterizzanti del ministero messinese di padre Marazzo, infatti, fu la sua particolare dedizione verso i più poveri e bisognosi. Assai di frequente visitava i degenti della vicina clinica “S.Antonio” e i ricoverati dell’ospizio “Collereale”, che allietava cantando, accompagnato dalla sua inseparabile chitarra; molti altri malati ed anziani andava a visitare a casa ed altrettanto numerose erano le famiglie in difficoltà che cercavano il suo aiuto. Per questo ottenne dall’autorità diocesana uno speciale permesso, rinnovato annualmente, per potere celebrare la messa in casa degli infermi, quando si prevedeva una lunga malattia. Grazie alle risorse dell’istituto ed alle donazioni dei fedeli, fu in grado di prestare soccorso ai tanti poveri sparsi sul territorio cittadino. Si dedicò anche con grande amore al sacramento della confessione, ininterrottamente, diuturnamente, con una disponibilità instancabile, sorridente e dolce, che gli faceva ascoltare ogni persona come se fosse l’unica da sentire e da ascoltare in quel giorno, mentre lunghe file di altre persone aspettavano pazientemente il loro turno. Era sempre nel suo confessionale, umile, silenzioso, accogliente, sempre col sorriso, come sulla sponda di un fiume di gente che gli passava e sostava dinnanzi ininterrottamente. Il processo diocesano della sua causa di beatificazione e canonizzazione si è svolto dal 2008 al 2015 nella diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. La sua “Positio super virtutibus” è stata presentata nel 2017. Dal 2014 i suoi resti mortali riposano nel Santuario di Sant’Antonio a Messina, nella stessa tomba che aveva ospitato le spoglie del fondatore dei Rogazionisti, Sant’Annibale Maria Di Francia.

 
  GUGLIEMO GIAQUINTA

Guglielmo Giaquinta (Noto, 25 giugno 1914 – Roma, 15 giugno 1994) è stato vescovo di Tivoli. Viene ordinato sacerdote il 18 marzo 1939. Nell'ottobre dello stesso anno inizia il corso di diritto presso il Pontificio Ateneo Lateranense Sant'Apollinare, dove conseguirà la laurea in "utroque iure" nell'anno accademico 1946/47. Nel 1946 è nominato promotore di giustizia e difensore del vincolo presso il Tribunale del Vicariato di Roma, dove in seguito svolgerà anche il compito di giudice. Nel 1949, assume l'incarico di rettore della chiesa della Madonna di Loreto al Foro Traiano e di assistente diocesano della Donne di Azione cattolica e iniziano sotto la sua guida i primi incontri del movimento da lui fondato "Pro Sanctitate", mentre l'anno seguente, nel 1950, nascono le "Oblate Apostoliche". Nel 1962 inizia l'attività dei "Convegni sacerdotali" e il gruppo degli "Apostolici Sodales", ispirati alla spiritualità del Cenacolo. Nel 1968 è nominato vescovo di Tivoli e vi rimarrà fino al 1986, anno in cui rassegnerà le dimissioni per motivi di salute. Continua la sua predicazione di esercizi spirituali e si intensifica la sua attività di scrittore. Le sue opere più celebri sono "L'amore è rivoluzione" del 1973, "La rivolta dei samaritani" del 1977 e "Il Cenacolo" del 1981. Sacerdote e vescovo austero, fedelissimo alla preghiera, sempre disponibile al dialogo, fonda la sua grande spiritualità sulla convinzione della "universale chiamata alla santità", intesa come la risposta "massima" che la creatura umana deve dare all'amore di Dio. Avviato il processo per la canonizzazione, la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità e di segni del Servo di Dio, si è svolta venerdì 12 febbraio 2021.


 Hélder Câmara

Hélder Câmara (Fortaleza, 7 febbraio 1909 – Recife, 27 agosto 1999) è stato un arcivescovo cattolico del Brasile. A 14 anni entra nel Seminario diocesano, diretto dai Padri Lazzaristi francesi e il 15 agosto 1931 viene ordinato sacerdote. Diventa quindi Assistente della Lega Professori Cattolici, insegnante al Liceo locale. Fonda la "Gioventù Operaia Cattolica" ed il "Movimento di Sindacalizzazione Operaia Cattolica Femminile", suscitando forte opposizione. Il 5 giugno 1935, il Governatore lo nomina Ministro della Pubblica Istruzione dello Stato del Cearà e agli inizi dell'anno seguente, il 16 gennaio 1936, dietro richiesta del Dipartimento Nazionale dell'Educazione si trasferisce a Rio de Janeiro ed è incaricato dell'Istituto di ricerche in Campo Educativo. Il 7 settembre 1947 viene eletto Segretario Nazionale dell'Azione Cattolica. Nel 1950, in qualità di Responsabile del Pellegrinaggio Nazionale del Brasile per l'Anno Santo, giunge a Roma con centinaia di pellegrini ed ha l'opportunità di presentare a Papa Pio XII il progetto di un organismo collegiale dell'episcopato brasiliano. Due anni dopo, il 20 aprile 1952, viene consacrato vescovo ausiliare di Rio de Janeiro ed è nominato, all'unanimità, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Brasiliana. Qualche tempo dopo riceve il titolo di Arcivescovo. Nel 1955, eletto presidente della Commissione Organizzatrice del XXIV Congresso Eucaristico Internazionale, da inizio, a Rio de Janeiro, alla "Crociata di San Sebastiano", per dare casa e dignità umana alle folle di baraccati della capitale. Nel 1958 rifiuta gli incarichi di Ministro dell'Educazione e di sindaco di Rio de Janeiro, offertigli dal Presidente brasiliano, Jucelino Kubitschek. Nel 1964, papa Paolo VI, lo nomina arcivescovo della città di Recife, nel nord-est del Brasile, una delle zone più povere del mondo. Poco dopo i militari con un colpo di Stato, depongono il Presidente Joao Goulart ed instaurano la dittatura militare. Per l'arcivescovo di Recife iniziano gli anni di sofferenze e persecuzioni. È fatto oggetto di minacce di morte, di insulti, accuse e denigrazioni. Molti suoi collaboratori, sacerdoti e laici, accusati di attività sovversive vengono arrestati, torturati, deportati ed uccisi. Dal 1962-1965, quale padre conciliare, partecipa a tutte le quattro sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. Dal 1964 al 1994, vive gli anni più impegnativi della sua vita, un periodo ricco e fecondo di attività a livello internazionale. Innumerevoli inviti lo portano in tutto il mondo ad annunciare il suo messaggio di non-violenza, di giustizia e di pace e viene insignito di molti titoli prestigiosi in molte nazioni. Il 7 luglio 1980, davanti a due milioni di persone, San Giovanni Paolo II, durante la visita a Recife, lo abbraccia chiamandolo: "Fratello dei poveri, fratello mio". Il 27 agosto 1999 muore nella sua casetta dai muri sbrecciati per le raffiche di mitra per intimidirlo e farlo tacere. Il 28 agosto 2014 è iniziato il processo diocesano per la causa di beatificazione del Servo di Dio. Il 16 dicembre 2018, chiuso il processo diocesano, tutta la documentazione è passata alla Congregazione per le Cause dei Santi, per il proseguo del processo.

 JOSEF KENTENICH

Peter Josef Kentenich (Gymnich, 16 novembre 1885 – Schönstatt, 15 settembre 1968) è stato un presbitero pallottino tedesco, fondatore del Movimento Apostolico di Schönstatt. Il 10 febbraio 1975, nella diocesi di Treviri, è stato avviato il processo di beatificazione, proceduto a rilento a causa di diverse problematiche. L'8 luglio 2020, il vescovo di Treviri Stephan Ackermann annuncia la nomina di una nuova commissione storica per il processo di beatificazione di P. Kentenich.

Josemaría Escrivá de Balaguer

José María Julián Mariano Escrivá Albás (Barbastro, 9 gennaio 1902 – Roma, 26 giugno 1975), è stato un presbitero spagnolo, fondatore dell'Opus Dei. È stato canonizzato nel 2002 da papa Giovanni Paolo II.

LEONE XIII

Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci (Carpineto Romano, 2 marzo 1810 – Roma, 20 luglio 1903) è stato il 256º papa della Chiesa cattolica dal 3 marzo 1878 alla sua morte nel 1903. Devotissimo della Vergine, fu autore di 12 diverse encicliche a tema mariano, soprattutto dedicate alla recita del Santo Rosario.


LORIS CAPOVILLA

Loris Francesco Capovilla (Pontelongo, 14 ottobre 1915 – Bergamo, 26 maggio 2016) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico. Per oltre un decennio, dal 15 marzo 1953 al 3 giugno 1963, fu segretario particolare di Angelo Giuseppe Roncalli, prima quando questi divenne patriarca di Venezia e poi dopo la sua elezione a Pontefice la sera del 28 ottobre 1958, con il nome di Giovanni XXIII, incarico che mantenne fino alla sua morte. Il nuovo papa Paolo VI lo nomina, il 26 giugno 1967, arcivescovo metropolita di Chieti.  Appena quattro anni dopo, il 25 settembre 1971, viene nominato delegato pontificio per il santuario di Loreto, dove rimane fino al 10 dicembre 1988. Va, quindi, ad abitare a Sotto il Monte, paese natale di papa Roncalli. Papa Francesco lo crea cardinale il 22 febbraio 2014 a 98 anni, con il titolo di Santa Maria in Trastevere. Dal 15 aprile 2015 fino alla morte è stato il più anziano vescovo d'Italia e il quarto nel mondo.


LUCIA DOS SANTOS

Lúcia de Jesus Rosa dos Santos (Aljustrel, 28 marzo 1907 – Coimbra, 13 febbraio 2005), suora carmelitana nel Convento di Coimbra, è stata una dei tre "pastorelli" che assistettero alle apparizioni di Maria a Fátima nel 1917. Gli altri due veggenti, i fratelli Jacinta e Francisco Marto, cugini di suor Lucia, sono stati proclamati santi nel 2017. Dopo che il 13 febbraio 2008 papa Benedetto XVI concesse la dispensa dai cinque anni di attesa dalla morte, il 28 aprile del 2008 è iniziato il processo di avvio della causa di beatificazione di Lucia, oggi Serva di Dio.


 LUIGI BOSIO

Luigi Bosio (Aversa, 10 aprile 1909 - Borgo Trento, 27 gennaio 1994) fu un presbitero della diocesi di Verona. Venne ordinato sacerdote il 1° novembre 1931. Dal 1932 al 1937 fu curato a Legnago, per passare poi alla chiesa di Presina, di cui diventa primo parroco il 1° marzo 1939.  Il 9 giugno 1940 passa alla parrocchia di Belfiore, intitolata ai martiri Vito, Modesto e Crescenzia. Tre anni dopo, il 14 giugno 1943 viene posta la prima pietra della nuova chiesa di Belfiore, che verrà dedicata alla Natività di Gesù. Il periodo della permanenza di don Luigi a Belfiore è segnato da una straordinaria spiritualità e sensibilità liturgica e da un forte ed incisivo legame con tutta la comunità. L’8 marzo 1970 celebra l'ultima sua messa a Belfiore, perché viene trasferito dal Vescovo come canonico della cattedrale di Verona, dove rimane sino alla fine della sua vita. La fama di santo sacerdote, già solida negli anni trascorsi nelle parrocchie della provincia, in particolare a Belfiore, si consolida definitivamente nel corso dei ventiquattro anni trascorsi a Verona. Muore dopo una lunga malattia che nel corso di lunghi 10 anni, gli aveva provocato moltissima sofferenza. Il 1 dicembre 2008 viene avviato il processo diocesano per la beatificazione che si conclude il 29 gennaio 2012, per cui tutta la documentazione passa a Roma. Il 7 novembre 2018, Papa Francesco riconosce le virtù eroiche del Servo di Dio e lo proclama Venerabile.


LUIGI NOVARESE

Luigi Novarese (Casale Monferrato, 29 luglio 1914 – Rocca Priora, 20 luglio 1984) è stato un sacerdote italiano, fondatore di diverse associazioni a favore degli ammalati. Nel 1930 dopo una caduta, viene colpito da una gravissima forma di tubercolosi ossea, della quale i medici non danno alcuna speranza di guarigione e, in seguito all'aggravarsi del male, viene ricoverato nel sanatorio Santa Corona di Pietra Ligure. Devotissimo della Vergine, scrive una lettera a Filippo Rinaldi, rettor Maggiore dei Salesiani, affidandosi alle sue preghiere a Maria Ausiliatrice. Nel maggio 1931, all'età di 17 anni, Luigi viene dimesso dall'ospedale Santa Corona completamente guarito. Dopo l’esperienza della malattia, decide di aiutare gli infermi e diventare medico. Nel 1935, però, dopo la morte della mamma, sceglie la strada del sacerdozio ed entra nel seminario di Casale e poi prosegue nell’Almo Collegio Capranica di Roma. Il 17 dicembre 1938 viene ordinato sacerdote a San Giovanni in Laterano.  Dal 1° maggio 1942, inizia a lavorare presso la Segreteria di Stato della Santa Sede, dove rimase fino al 1970. Il 9 aprile 1943 si laurea in Diritto canonico e nel 1945 diventa avvocato della Sacra Romana Rota. Il 17 maggio 1943 fonda la "Lega Sacerdotale Mariana" per aiutare i preti infermi. Il 17 marzo 1947, dopo l’incontro con Elvira Myriam Psorulla, crea il "Centro Volontari della Sofferenza", associazione con lo scopo di insegnare agli ammalati a pensare in modo nuovo se stessi e la malattia. Nel 1949 avvia “Quarto d’ora della serenità”, un programma radiofonico della Radio Vaticana, dedicato agli ammalati. Nel 1950 fonda il mensile "L'Ancora" e i "Silenziosi Operai della Croce", uomini e donne, sacerdoti e laici impegnati a illuminare gli ammalati sul senso cristiano del dolore e a sostenerli attraverso opere assistenziali. Nel 1952, crea i “Fratelli e Sorelle degli ammalati” e, nello stesso anno, dà il via alla costruzione della "Casa Cuore Immacolato di Maria” a Re, in provincia del Verbano Cusio Ossola, inaugurata il 23 maggio 1960. Nel 1962 Giovanni XXIII gli affida l’assistenza religiosa negli ospedali italiani. Dal 1970 al 1977 si occupa di pastorale sanitaria per la CEI. La salma riposa nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, a Roma. Nel 2010 è stato proclamato venerabile da papa Benedetto XVI e l'11 maggio 2013 è stato beatificato nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, in una cerimonia presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone in rappresentanza di papa Francesco.


LUIGI ORIONE

Luigi Orione (Pontecurone, 23 giugno 1872 – Sanremo, 12 marzo 1940) è stato un presbitero italiano, fondatore della Piccola opera della Divina Provvidenza: è stato canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 2004.

MARIO FERRARO VRASAQI

Mario Ferraro Vrasaqi (Pallagorio, 26 maggio 1910  - Crucoli, 14 marzo 1992), fu un santo e operoso presbitero. Viene ordinato sacerdote dall’Arcivescovo Galati, Amministratore Apostolico di Cariati, a S. Severina il 14 ottobre 1934 e dallo stesso, agli inizi di dicembre, nominato parroco di S. Maria delle Grazie a Cariati Marina. Il servo di Dio Mons. Eugenio Raffaele Faggiano, il 19 aprile 1938, lo nomina Economo Spirituale e Curato della Parrocchia di Crucoli, piccolo paese della Calabria, dove vivrà per circa 50 anni.  Parroco passionale, rigoroso, dolcissimo, infaticabile, si è adoperato in mille modi per favorire l’integrazione delle varie componenti del paese e rendere più accogliente ed efficiente la parrocchia. Ha costituito l’Azione Cattolica ed ha fondato la prima Scuola Materna, sia a Crucoli che a Torretta. Ha reso la chiesa parrocchiale moderna, soffusa di un grande decoro che sprona al raccoglimento ed alla preghiera umile e fervorosa; la prima chiesa di Torretta è stata costruita anche grazie al suo interessamento persino per l’acquisizione del terreno sul quale è stata edificata. Si è adoperato per l’allestimento della sala parrocchiale e per il funzionamento di significative attività di oratorio, tra le quali si ricorda l’attivazione del cinematografo e della pratica teatrale per i giovani. Ha istituito, inoltre, una biblioteca itinerante in tutto il territorio; ha fondato un attivissimo Centro Mariano ed è stato determinante anche per la costruzione di una dignitosa casa canonica. Assai significativa e rilevante è stata l’attività pubblicistica ed editoriale all’interno della quale si distingue la nascita e la conduzione pluriennale di un giornalino mensile dal titolo “La Voce di S. Maria” che ha diffuso in tutto il mondo, anche nell’America del Nord e nell’Argentina, il richiamo del Santuario di Manipuglia, tra i Crucolesi lontani e tra i tanti fedeli del culto della Beata Vergine di Manipuglia. La chiesa di Manipuglia restaurata ed abbellita è stata, grazie al suo interessamento, dichiarata “Santuario Diocesano” con l’incoronazione della Madonna dal Vescovo di Cariati, mons. Orazio Semeraro, il 12 maggio 1963. La sua cultura era vasta e raffinata. Le sue prediche risultavano chiare ed interessanti sia alle persone istruite che agli analfabeti. Riusciva a rendere semplici anche i concetti più difficili utilizzando spesso le colorite espressioni dialettali per penetrare all’interno della cultura e dei cuori di ciascun fedele. Era dolce ed affabile con tutti e si sentiva particolarmente affratellato con i poveri e con i sofferenti. Trattava tutti i confratelli con lealtà ed amore incondizionato. Curava i rapporti con tutti i propri parrocchiani, apprezzando meriti e qualità di ciascuno indipendentemente anche dalle appartenenze politiche, sociali o sindacali, virtù molto rara in quei tempi di lotta politica su tutti i fronti. È stato Sacerdote umile, dignitoso, pieno di carità, sempre nobile, distinto, garbato, cordiale ed intelligente. Morì povero, lasciando tutto quello che aveva edificato alla Chiesa.

MATTEO FARINA

Matteo Farina (Avellino, 19 settembre 1990 - Brindisi, 24 aprile 2009), fu un giovane brindisino nato e cresciuto in una famiglia che gli trasmise quella fede cristiana che viveva profondamente, introducendolo, da subito, nella vita comunitaria della Parrocchia di “Ave Maris Stella”, alla quale Matteo rimarrà sempre legato. Egli fu per tutti un ragazzo d’oro, con il suo entusiasmo contagioso, la sua inconfondibile voglia di vivere, di portare gioia e serenità, di essere, come amava definirsi, “un infiltrato di Dio tra i giovani”. I suoi coetanei lo chiamavano “il moralizzatore”. Fu molto attivo e volitivo, praticò diversi sport, sviluppò una forte passione per la musica, che lo spinse ad imparare a suonare diversi strumenti e a fondare con gli amici il gruppo musicale “No Name”. Amò tantissimo anche l’informatica e frequentando l’ITIS “G. Giorgi” di Brindisi, si appassionò presto alla chimica che lo portò, dopo il biennio, a iscriversi presso l’ITIS “E. Majorana” nella sezione di chimica industriale, seguendo il sogno di intraprendere, dopo le superiori, gli studi di Ingegneria chimico – ambientale, così da potersi mettere al servizio di Dio anche attraverso la tutela dell’ambiente. Vinse  anche il primo premio del concorso “Energica-mente” nella terza edizione del progetto “Edipower per la scuola”, prova di giornalismo dedicata agli studenti degli istituti superiori di Brindisi. Ma la sua vita sarebbe stata presto segnata dalla sofferenza. Nel settembre 2003, al'età di 13 anni, infatti, si presentano i primi sintomi di quel male che, per quasi sei anni, costituirà la sua salita al Calvario: nell’ottobre 2003 affronta una pericolosa biopsia al cervello; nel gennaio 2005 subisce un primo intervento per asportare il tumore cerebrale, seguito da quaranta giorni di dura chemio e radio. Nel dicembre 2007 affronta un nuovo intervento per una prima recidiva, e nell’anno successivo compare una seconda recidiva tanto che, tra dicembre 2008 e gennaio 2009, verrà sottoposto ad altre tre operazioni chirurgiche, che però non gli salveranno la vita. Matteo si affida a Dio in tutto e per tutto e quando la medicina con lui si arrende, si offre per la salvezza delle anime e la conversione dei peccatori. Durante i diversi ricoveri in clinica ed in ospedale, infatti, quasi dimentico di se stesso, pregava per gli altri ammalati portando conforto e trasmettendo loro tutta la dolcezza dell’amore divino. Coltiva anche un grande amore per la Madonna, che prega spesso con il rosario, la sua devozione preferita. Il processo diocesano di beatificazione è stato aperto il 19 settembre 2016, si è concluso 24 aprile 2017 ed  è stato convalidato ufficialmente dalla Congregazione per le Cause dei Santi il 22 settembre 2017. La Congregazione ha continuato, quindi, il processo riconoscendone l'eroicità delle virtù, per cui papa Francesco l'ha dichiarato Venerabile il 5 maggio 2020.


NATUZZA EVOLO

Fortunata Evolo, detta Natuzza (Paravati di Mileto, 23 agosto 1924 – Paravati di Mileto, 1º novembre 2009), è stata una mistica italiana. Nel novembre 2018 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi all'avvio del processo di beatificazione. Il 6 aprile 2019 nella spianata della Villa della Gioia a Paravati, dopo una solenne concelebrazione, con l'insediamento del tribunale diocesano, si è ufficialmente aperto questo processo.

NAZARENO LANCIOTTI

Nazareno Lanciotti (Roma, 3 marzo 1940 – Jauru in Brasile, 22 febbraio 2001) fu sacerdote e missionario. Dopo aver completato gli studi nel seminario di Subiaco, venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1966. Iniziò il servizio sacerdotale a Montesacro nella parrocchia di San Giovanni Crisostomo. Nel novembre 1971 partì per il Brasile e si stabilì nella diocesi di São Luiz de Cáceres a Jaurù, località del Mato Grosso ai confini con la Bolivia. Per trenta anni fu un instancabile missionario, superando difficoltà e sofferenze in nome dell'amore verso Cristo e il suo Vangelo. I suoi indios erano poverissimi e sfruttati, mancavano di energia elettrica, acqua, mezzi di comunicazione e scuole. Nel 1974 creò l'ospedale più grande e attivo della regione con annessa la chiesa di "Nostra Signora del Pilar", nel quale portò avanti la missione di proteggere la vita ancor prima della nascita. Fondò la casa per anziani "Cuore Immacolato di Maria" offrendo assistenza agli infermi abbandonati. Assecondando il suo desiderio di formare laici e sacerdoti al servizio della Chiesa, iniziò nel 1978 una scuola che raccoglieva 600 bambini a cui dava anche il vitto e diede il via a un seminario minore nel 1981. La Santa Messa, la Comunione Eucaristica, la recita del Rosario erano i punti fermi della sua catechesi, che diffondeva nei frequenti viaggi attraverso il Brasile, come responsabile del Movimento Sacerdotale Mariano. Era devotissimo della Madonna: quando vi erano particolari ricorrenze mariane o si cantavano canzoni e inni a Maria, Madre di Dio e Madre nostra, gli occhi gli brillavano e rimanevano fissati lontano, quasi assopiti e rapiti nella dolce estasi del mistero della Madre Buona e Consolatrice. Egli fu anche in prima fila nell'ostacolare i progetti di bande di malviventi, che operavano su due lati della frontiera, lungo l'asse Brasile-Bolivia, organizzavano lo spaccio della cocaina e lo sfruttamento della prostituzione. La notte dell'11 febbraio 2001 Padre Nazareno fu brutalmente aggredito da due killers che gli spararono alla nuca. Il missionario, sempre cosciente, pregò e perdonò rivelando al suo vescovo le parole sussurrategli dal killer prima di sparare: "Sono venuto per ammazzarti perché ci dai fastidio". Trasportato immediatamente in un ospedale di San Paolo del Brasile, paralizzato in tutto il corpo, ma in piena conoscenza, morì undici giorni dopo l'attentato. Il processo di beatificazione, iniziato dalla diocesi di São Luiz de Cáceres, ha già terminato la sua fase diocesana e tutta la documentazione è stata trasmessa a Roma per il proseguo della causa.


NUCCIA TOLOMEO

Gaetana (Nuccia) Tolomeo (Catanzaro il 10 aprile 1936 - Catanzaro, 24 gennaio 1997) è stata una mistica calabrese. In tenera età fu colpita da paralisi progressiva e deformante; per cercare una cura fu mandata a Cuneo, da una zia. Tornata a casa, vide che suo padre non accettava la sua condizione fisica e decise di offrire tutto per la sua conversione. Diede senso alla propria vita pregando per tutti quelli che glielo chiedevano, ma anche per i giovani e i carcerati. Dal 1994 divenne anche una voce nota su «Radio Maria»: interveniva spesso al programma «Il Fratello», condotto da Federico Quaglini. Dopo la sua morte, la sua fama di santità è cresciuta tanto da condurre all’apertura della sua causa di beatificazione: la fase diocesana si è svolta dal 31 luglio 2009 al 24 gennaio 2010 presso la diocesi di Catanzaro-Squillace. Il 6 aprile 2019 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche e, il 29 settembre 2020, il decreto relativo a un miracolo ottenuto per sua intercessione, aprendo la via alla sua beatificazione.

ORESTE BENZI

 Don Oreste Benzi (San Clemente, 7 settembre 1925 – Rimini, 2 novembre 2007) è stato un presbitero e educatore italiano, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. In seconda elementare, colpito dal modo in cui la sua maestra aveva presentato la figura del sacerdote, decise di farsi prete. Nel 1937 iniziò gli studi nel Seminario dei padri Comboniani, prima di Riccione e poi di Urbino, passando a quello di Rimini dalla quarta ginnasio e a quello di Bologna dal liceo. Ordinato sacerdote a Rimini il 29 giugno 1949, fu nominato cappellano della parrocchia di San Nicolò al Porto. In pari tempo, fu vice-assistente di Azione Cattolica e professore di Religione in vari istituti. Nel 1968 fu nominato parroco de La Resurrezione a Rimini. Persuaso che i giovani avessero bisogno di "un incontro simpatico con Gesù", avviò la costruzione di una casa sulle Dolomiti, dove successivamente anche i ragazzi e ragazze portatrici di handicap potessero fare vacanza con i loro coetanei. Dal primo gruppo di giovani che trascorse le vacanze con lui e i disabili nacque il primo embrione dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, i cui membri condividono interamente la vita con i più poveri, anche in terra di missione. Dal 2000 don Oreste non fu più parroco, ma intensificò i suoi viaggi e gli incontri coi giovani, con le prostitute e con gli obiettori di coscienza. Nel 2007 si trasferì alla Capanna di Betlemme, luogo di accoglienza per i senza fissa dimora. Il 27 ottobre 2012 il responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, consegna al vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, la richiesta di avvio della Causa di canonizzazione. Il processo diocesano si è svolto a Rimini dall’8 aprile 2014 al 23 novembre 2019. Tutti i documenti raccolti sono stati quindi inviati alla Congregazione delle cause dei Santi presso la Santa Sede per il proseguo della causa.


ÓSCAR ARNULFO ROMERO

Óscar Arnulfo Romero y Galdámez (Ciudad Barrios, 15 agosto 1917 – San Salvador, 24 marzo 1980) è stato arcivescovo di San Salvador, capitale di El Salvador. A causa del suo impegno nel denunciare le violenze della dittatura militare del suo paese, fu ucciso da un sicario degli squadroni della morte, mentre stava celebrando la messa nella cappella di un ospedale. È stato proclamato santo da papa Francesco il 14 ottobre 2018.

PAISOS ATONITA DEL MONTE ATHOS

Paisios Atonita del Monte Athos (Pharasa, 25 luglio 1924 – Souroti, 12 luglio 1994) è stato un monaco della Chiesa ortodossa ed è particolarmente venerato in Grecia. Terminato il suo servizio militare come marconista, nel 1950 spinto dal desiderio di divenire monaco si reca nel Monte Athos ed entra come novizio nel monastero di Esphigmenou. Il 12 marzo 1956 lascia il monastero di Esphigmenou e va in quello di Philotheou, dove qualche mese dopo prende la tonsura monastica col nome di Paisios. Nel mese di agosto del 1958 passa nel monastero di Stomio, a Konitsa e, quattro anni dopo, il 30 settembre 1962 viene invitato dal vescovo-igumeno nel monastero di santa Caterina sul Sinai, dove rimane quasi un anno. Ritornò, quindi, sul Monte Athos, dove l'11 gennaio 1966 ricevette dalle mani del suo padre spirituale, papa Tichon, il grande schima monastico. Dal 12 agosto 1968, il padre, nonostante le sue già precarie condizioni di salute, aiutò alcuni monaci a ristrutturare il monastero di Stavronikita. Il corpo di padre Paisios è seppellito nel monastero di San Giovanni il Teologo a Sourotì, presso Salonicco, ed è meta di continui pellegrinaggi. Il 13 gennaio 2015 padre Paisios è stato iscritto nel registro dei Santi della Chiesa Ortodossa su approvazione del Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico con questo decreto: «Oggi, martedì 13 gennaio 2015, si è riunita, sotto la presidenza di Sua Santità, il Santo Sinodo nella conferenza regolare concernente l'esame degli argomenti dell'ordine del giorno. Questo stesso Santo Sinodo ha accettato all'unanimità, su relazione del Comitato Canonico e ha registrato nell'Elenco dei santi della Chiesa ortodossa il monaco Paisios Athonita».

PAOLO COVINO

Pietro (Paolo da frate) Covino (San Giovanni Rotondo, 25 dicembre 1918 - San Giovanni Rotondo, 17 dicembre 2012) fu un frate cappuccino, molto legato a San Pio da Pietrelcina. Un mese dopo la nascita, la mamma Assunta portò il bambino al convento dei Cappuccini per farlo benedire da Padre Pio, che già da quattro mesi portava impresse le stimmate nelle mani, nei piedi e nel costato. Il Santo tracciò un segno di croce sul capo del neonato e disse alla donna: "Auguri… auguri… auguri!..... Questo bambino sarà sacerdote!". Ignaro della profezia fatta dal Cappuccino di Pietrelcina a sua madre, dall’età di sei o sette anni il bambino cominciò a frequentare il convento e a servire la Messa di Padre Pio. Nacque così la sua vocazione. Il 17 settembre 1935, nel convento di Morcone, indossò l’abito cappuccino e cambiò il suo nome in fra Paolo da San Giovanni Rotondo. Dopo gli studi teologici, compiuti nel convento di Campobasso, il 21 marzo 1942, fu ordinato sacerdote nella chiesa del Sacro Cuore del capoluogo molisano. Solo dopo la Messa di ordinazione, mamma Assunta confidò al figlio: "Ora posso morire contenta, perché si sono avverate le parole di Padre Pio" e gli raccontò della profezia fatta dal cappuccino stigmatizzato 24 anni prima. Divenuto sacerdote, fr. Paolo svolse il suo ministero in vari conventi: per cinque anni a Cerignola, per 17 anni a Foggia, per tre al convento di Santa Maria del Monte a Campobasso e, nel giugno del 1968, venne destinato a San Giovanni Rotondo come sacrista. Spesso serviva la Messa a Padre Pio. E servì anche l’ultima, la mattina del 22 settembre 1968, quando il santo Cappuccino di Pietrelcina stava per svenire a causa di un collasso e fu sorretto proprio da padre Paolo insieme a padre Giuseppe Pio da Brooklyn. Padre Paolo ebbe inoltre il privilegio di amministrare l’unzione degli infermi a Padre Pio nella notte tra il 22 ed il 23 settembre. Nella notte, infatti, padre Paolo fu svegliato verso le due dalla voce concitata di padre Pellegrino Funicelli, che prestava assistenza notturna a Padre Pio. Corse nella cella del Cappuccino stigmatizzato e si rese conto che stava molto male. Si recò con sollecitudine in sacrestia per prendere l’olio degli infermi. Al ritorno chiese al superiore del Convento, padre Carmelo Di Donato, il permesso di amministrare l’ultimo sacramento e di impartire l’assoluzione "sub conditione" al moribondo. Poco dopo, Padre Pio, ripetendo i nomi di Gesù e di Maria, chinò la testa e spirò. L’anno seguente padre Paolo ebbe l’incarico di cappellano all’ospedale di Larino; nel 1973 fu trasferito a San Severo e nel 1985 tornò a San Giovanni Rotondo come cappellano dell’infermeria provinciale, dove è rimasto fino alla fine dei suoi giorni. Nel 1992 fra Paolo pubblicò il volume "Ricordi e testimonianze" nel quale descrisse la vita trascorsa vicino al santo con le stimmate. 


PAOLO VI

Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini (Concesio, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, 6 agosto 1978) è stato il 262º papa della Chiesa cattolica a partire dal 21 giugno 1963 fino alla morte. Venerabile dal 20 dicembre 2012, dopo che papa Benedetto XVI ne aveva riconosciuto le virtù eroiche, è stato beatificato il 19 ottobre 2014 e proclamato santo il 14 ottobre 2018 da papa Francesco.

PAPA FRANCESCO

Jorge Mario Bergoglio, gesuita, arcivescovo di Buenos Aires, è nato nella capitale argentina il 17 dicembre 1936. Dal 1958 fa parte della Compagnia di Gesù. Laureato in filosofia e teologia, ha insegnato in diversi collegi. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote. Nel 1973 ha fatto la sua professione perpetua. Dal 1973 al 1980 è stato provinciale dell'Argentina. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di filosofia e teologia di Villa Barilari e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella diocesi di San Miguel. Dal 1986 è stato in Germania e Spagna. Il 20 maggio 1992 il Papa lo ha nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires, diventandone arcivescovo nel 1998. È ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un ordinario del loro rito. Gran cancelliere dell'Università cattolica argentina. È stato creato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001. Il 13 marzo 2013, secondo giorno del conclave, fu eletto Papa, 265° Successore di Pietro, con il nome di Francesco.

PIERINA GILLI

Pierina Gilli (Montichiari, 3 agosto 1911 – Montichiari, 12 gennaio 1991) è stata la veggente delle apparizioni della "Rosa Mistica", iniziate con varie modalità nel 1947. Il 7 dicembre 2019 il luogo di culto nel luogo delle apparizioni a Fontanelle di Montichiari, è stato proclamato ufficialmente Santuario Diocesano della "Rosa Mistica - Madre della Chiesa" dal vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada.

PIETRO GHEDDO

Piero Gheddo (Tronzano Vercellese, 10 marzo 1929 – Cesano Boscone, 20 dicembre 2017) è stato un missionario del PIME, giornalista e scrittore italiano. Nel 1955, fu tra i fondatori dell'Editrice Missionaria Italiana (EMI), nel 1963 di "Mani Tese" e nel 1987 dell'agenzia d'informazione "Asia News". Diresse anche diverse riviste come "Mondo e Missione" dal 1959 al 1994 e "Italia Missionaria" dal 1953 al 1958. Fu figlio di Rosetta Franzi e Giovanni Gheddo, dei quali il 30 settembre 2005 nell'Arcidiocesi di Vercelli, ha avuto inizio il processo per la causa di beatificazione. Dei santi genitori, la mamma morì nel 1934 di parto gemellare e di polmonite a 32 anni; il papà morì il 17 dicembre del 1942 a 42 anni nella steppa russa, durante la seconda Guerra Mondiale a cui aveva partecipato come capitano d'artiglieria, per essere rimasto nell'ospedale da campo al servizio dei feriti intrasportabili, al posto del suo sottotenente, al quale così salvò la vita.


PIO DA PIETRELCINA

Francesco Forgione (Pietrelcina, 25 maggio 1887 – San Giovanni Rotondo, 23 settembre 1968), è stato un presbitero italiano, dell'Ordine dei frati minori cappuccini, molto amato e venerato anche in vita da enormi folle di fedeli, ma spesso contrastato dall'autorità della Chiesa. Il 20 settembre 2018, P. Pio ricevette il "dono" delle stimmate "permanenti" per i successivi cinquant'anni della sua vita. Il 20 marzo 1983, a quasi quindici anni dalla morte, iniziò il processo diocesano per la canonizzazione. Il 21 gennaio 1990 Padre Pio venne proclamato Venerabile Fu dichiarato Beato il 2 maggio 1999 e proclamato Santo il 16 giugno 2002 da Giovanni Paolo II.

PIO XII

Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli (Roma, 2 marzo 1876 – Castel Gandolfo, 9 ottobre 1958) è stato il 260º papa della Chiesa cattolica. Il 1 novembre 1950, proclamò solennemente il dogma dell'assunzione di Maria al cielo in anima e corpo. Nel 1990, a conclusione della prima fase di beatificazione, ha ricevuto il titolo di servo di Dio. Nel 2009, a conclusione della seconda fase, ha ricevuto il titolo di venerabile, che ne attesta l'eroicità delle virtù per la Chiesa. La causa di canonizzazione è affidata alla Compagnia di Gesù.


RAFFAELLO DELLE NOCCHE

Raffaello Delle Nocche (Marano, 19 aprile 1877 – Tricarico, 25 novembre 1960) è stato Vescovo di Tricarico. Nel 1894 entrò nel seminario arcivescovile e, compiuto il corso di formazione, fu ordinato sacerdote il 1º giugno 1901. Dopo un breve periodo di ministero a Marano, il vescovo Gennaro Trama, che era stato suo docente nel seminario di Napoli, lo chiamò a Lecce come segretario. L'8 settembre 1915 lasciò Lecce per Molfetta, dove rimase fino al 15 settembre 1920 come rettore del seminario regionale pugliese. Tornato a Marano, fondò il circolo femminile di Azione cattolica; fu vicario foraneo e rettore della chiesa della Santissima Annunziata. Il 28 giugno 1922 fu eletto vescovo di Tricarico e ricevette la consacrazione episcopale a Napoli, nella chiesa di Santa Maria della Sapienza, il 25 luglio delle mani dell'arcivescovo titolare di Ancira, Mons. Michele Zezza di Zapponeta. Il 4 ottobre 1923 fondò a Tricarico la congregazione delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, canonicamente eretta in istituto di diritto diocesano con decreto del 14 agosto 1927, con il compito di assistere i bambini negli asili. Le sue spoglie mortali riposano nella cattedrale di Tricarico, in un imponente monumento funebre bronzeo dell'artista Luigi Venturini. il 25 novembre 1968, fu aperta nella cattedrale di Tricarico la prima fase della causa per la beatificazione, che prosegue presso la competente Congregazione vaticana. Il 10 maggio 2012 è stato promulgato il Decreto che lo dichiara Venerabile.


RENÉ LAURENTIN

René Laurentin (Tours, 19 ottobre 1917 – Parigi, 10 settembre 2017) è stato un presbitero e teologo francese. Era considerato una massima autorità in materia di mariologia, il ramo della teologia che studia la figura della Madonna e il suo ruolo nella "storia della Salvezza".

 
ROBERTO BENIGNI

Roberto Remigio Benigni (Castiglion Fiorentino, 27 ottobre 1952) è un attore, comico, regista e sceneggiatore italiano. Noto e popolare monologhista teatrale, è diventato personaggio pubblico tra i più conosciuti e apprezzati in Italia e nel mondo. Fra i numerosi riconoscimenti, ricordiamo l'Oscar al miglior attore, conseguito nel 1999 per l'interpretazione nel film, da lui stesso diretto, "La vita è bella", a cui seguì un Oscar al miglior film straniero per la stessa pellicola. È stato l'unico interprete maschile italiano a ricevere l'Oscar come miglior attore protagonista, recitando nel ruolo principale in un film in lingua straniera, dopo quello vinto da Anna Magnani nel 1956 e da Sophia Loren nel 1962. Benigni si è impegnato come lettore, interprete e commentatore della Divina Commedia di Dante Alighieri, per la cui diffusione la stampa svedese ipotizzò una sua candidatura al Premio Nobel per la letteratura 2007.

 SALVATORE PERRELLA

Salvatore Perrella (Napoli, 16 aprile 1952 - ) è uno dei più grandi mariologi contemporanei ed è un frate appartenente all'Ordine dei Servi di Maria.  É stato Preside della Pontificia Facoltà Teologia Marianum nel triennio 2011-2017, dove è anche Docente ordinario di dogmatica e mariologia. Presta il suo servizio accademico anche presso la Pontificia Università Antonianum e la Pontificia Facoltà Teologica Augustinianum di Roma. Dal 2000 è docente di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia Agostino Gemelli di Roma. Ha inoltre insegnato mariologia presso la Pontificia Università Urbaniana, di Roma; la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, di Bologna. Dal marzo 2010 al gennaio 2014, con nomina del cardinal Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è stato membro, come perito teologo, della Commissione Vaticana Internazionale in seno alla Congregazione per la Dottrina della Fede, voluta da papa Benedetto XVI in ordine al discernimento ecclesiale del "caso Medjugorje". È membro del Consiglio direttivo della Pontificia Accademia Mariana Internationalis (PAMI, Città del Vaticano) e della Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI, Roma), di cui ha ricoperto la carica di vice-presidente e, dal 4 settembre 2012, di presidente, succedendo nell'incarico al prof. Stefano De Fiores. ​Le sue innumerevoli pubblicazioni scientifiche, frutto di partecipazioni a convegni internazionali, nazionali e del suo insegnamento, vertono sul magistero e sulla mariologia moderna e contemporanea. Pubblica inoltre articoli sul quotidiano della Santa Sede, "L'Osservatore Romano" e su altre diverse riviste. Inoltre, insieme a Stefano De Fiores e Valeria Ferrari Schiefer, ha dato alle stampe il fondamentale "Dizionario di Mariologia" (Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2009, 1341 pp.).

 SILVIO GALLI

Silvio Galli (Palazzolo Milanese,10 settembre 1927 - Chiari, 12 giugno 2012) fu religioso salesiano. Emette la prima professione come salesiano l’11 settembre 1943 e quella perpetua nel 1949. Dopo gli studi filosofici a Nave (BS), il tirocinio a Varese, e gli studi di teologia, viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1953. Destinato alla casa di Bologna, consegue la laurea in Lettere e dal 1959 e fino al termine della vita sarà a Chiari (Brescia), dedicandosi nei primi anni all’insegnamento degli aspiranti alla vita salesiana e poi sempre più nel servizio generoso ai poveri, agli immigrati, ai carcerati, a chi ha fame, a chi non ha casa, ai tossicodipendenti, agli alcolisti, ai malati di mente, a variegate forme di povertà materiale, spirituale e morale. Nell’accoglienza di numerosissime persone esercita il ministero dell’ascolto, della consolazione, della riconciliazione e dell’esorcismo. Anima e cura la formazione dei salesiani cooperatori, dei soci dell’ADMA, degli ex-allievi e di numerosi volontari che collaborano alla sua opera caritativa. Con l’aiuto di generosi volontari e benefattori fonda il Centro di accoglienza "Auxilium". Sempre a disposizione nell’antico chiostro quattrocentesco di San Bernardino, è stato fino all’ultimo assediato da un’umanità dolente in cerca di conforto, di consiglio e di preghiera: per tutti, senza tregua, in ogni istante della sua vita ha donato la parola giusta, l’assicurazione della preghiera, la benedizione di Maria Ausiliatrice, la consolazione dello Spirito Santo. Conclude la sua vita terrena, circondato da una diffusa fama di santità e di segni che con gli anni va crescendo tra persone di ogni ceto sociale, che riconoscono in lui un uomo di Dio, un autentico devoto di Maria Ausiliatrice, un vero figlio di don Bosco. Il 12 giugno 2020, si è svolta nel Duomo di Chiari l'apertura della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio.


STEFANO DE FIORES

Stefano De Fiores (San Luca, 2 ottobre 1933 – Catanzaro, 15 aprile 2012)
è stato un mariologo di fama internazionale, esperto conoscitore della teologia e del culto della Vergine, studioso delle apparizioni di Maria in tante parti del mondo. Ha dedicato la propria passione pastorale all’insegnamento della teologia e alla predicazione, pubblicando numerosi libri e innumerevoli articoli su temi mariologici (ha dato alle stampe ben 29 volumi di mariologia). Ha compiuto studi umanistici, filosofici e teologici presso i Missionari Monfortani, tra i quali è entrato emettendo la professione religiosa nel 1953. È stato ordinato Sacerdote nella Basilica di Loreto nel 1959, conseguendo poi la Licenza in teologia presso la Pontificia Università Lateranense e il Dottorato in teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha ricoperto vari incarichi nella sua Congregazione, come professore nello Scolasticato monfortano di Roma e superiore della Provincia italiana. Ha insegnato varie discipline mariologiche presso la Pontificia Facoltà teologica Marianum e presso la Pontificia Università Gregoriana. Direttore del "Collegamento Mariano Nazionale", è stato organizzatore dei convegni nazionali dei Rettori dei Santuari d’Italia e delle "Settimane Mariane Nazionali". Nel 1979 ha fondato l’associazione "Centro Mariano Monfortano" e nel 1990, con altri 24 soci, l’"Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana" (A.M.I), di cui è stato fino alla morte presidente, e la rivista "Theotokos" per ricerche interdisciplinari di mariologia. In riconoscimento dei suoi studi di mariologia, nel 1983, in occasione del Congresso mariologico internazionale di Malta, gli viene assegnata la Medaglia della Marian Library of Dayton (Ohio – Stati Uniti d’America). Nel 1990, durante l’VIII Simposio Internazionale Mariologico, gli è stato conferito il Premio Laurentin “Pro Ancilla Domini” da parte della Pontificia Facoltà teologica Marianum. Ha sempre tenuto vivo il proprio legame con la terra di Calabria ed in particolare con il paese natìo di San Luca, dove ha deciso di celebrare la sua prima messa, il 2 agosto 1960, e dove è ritornato spesso, per ritrovare le origini della propria vocazione mariana nel Santuario della Madonna della Montagna di Polsi.

TERESA DI CALCUTTA


Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, nota semplicemente come Madre Teresa (Skopje, 26 agosto 1910 – Calcutta, 5 settembre 1997)è stata una religiosa albanese naturalizzata indiana, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della carità. Il suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo e le valse numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la Pace nel 1979. È stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 e santa da papa Francesco il 4 settembre 2016.

TONINO BELLO

Antonio Bello, meglio conosciuto come Don Tonino (Alessano, 18 marzo 1935 – Molfetta, 20 aprile 1993), è stato un vescovo cattolico italiano. Il 27 novembre 2007 è stato avviato il processo di beatificazione.


VITTORIO GASSMAN

Vittorio Gassman (Genova, 1º settembre 1922 – Roma, 29 giugno 2000), è stato un attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano, attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo. Soprannominato "il Mattatore", è considerato uno dei più rappresentativi attori italiani e viene ricordato soprattutto per grande professionalità, la versatilità e il magnetismo. Artista con profonde radici nel mondo del teatro più "impegnato", fu fondatore e direttore del Teatro d'Arte Italiano. La lunga carriera in Italia e all'estero comprende produzioni importanti, così come dozzine di divertissement che gli diedero una vasta popolarità.