Maggio a Maria
Lettera Pastorale di Mons. Andrea Gemma del 24 aprile 1991
DIOCESI DI ISERNIA - VENAFRO

Cari fratelli,
l’approssimarsi del mese dedicato particolarmente alla Madonna mi costringe dolcemente e irresistibilmente a rivolgermi a voi tutti: vorrei sentirvi unanimi con me
nell’intento di suscitare nella nostra chiesa locale,in occasione di questo annuale ritorno, una vera esplosione di primavera mariana.
Quest’anno pare che la primavera climatica si faccia attendere un po’. Che bella coincidenza se primavera della natura e primavera mariana giungessero insieme,all’alba di maggio, a scaldare i nostri cuori e a ornarli di fiori, i fiorì della nostra devozione a Maria, tradizionale e profondamente radicata nella nostra terra che ne mantiene indelebili i numerosissimi segni!
Vi invito dunque ad un corale ricorso a Maria: di sguardi, di pensieri, di affetti, di preghiere, di gesti significativi che ci coinvolgano come singoli e come comunità.
E’ superfluo richiamare qui i grandi motivi teologici, pastorali, ascetici che ci sospingono prepotentemente sulla strada di Maria, là dove ella ci attende sorella,
madre, interceditrice, esemplare, ausilio indispensabile, conforto soavissimo. Maria ci è necessaria! Per questo ci è stata data da Dio! Per questo Maria continua a restare nel cenacolo, ossia nella chiesa di Gesù, dove sono gli apostoli e i discepoli «radunati in comunione ed in preghiera».
Sì, il vostro vescovo vorrebbe che anche la nostra chiesa fosse come quella descritta negli Atti degli apostoli (cf At 1,14): una chiesa unanime, una chiesa in preghiera, una chiesa con Maria. E per questo egli per primo si inginocchia davanti alla Madre e la supplica: «Guarda Maria a questa chiesa che è tua, vuole essere tua,
vuole camminare con te, «in lumine tuo», alla tua luce, o Madonna della luce!»
Fratelli, sia corale questa supplica nel mese di maggio che sta per iniziare, parta dai nostri cuori, dalle nostre chiese domestiche, dalle nostre comunità parrocchiali, da tutti.
Abbiamo bisogno di tante cose - non vale la pena anche solo accennarle! -:siamo poveri, siamo freddi, siamo stanchi, siamo privi di entusiasmo, spesso
sfiduciati e rassegnati. Siamo senza idee - spero non senza ideali! -, senza slanci, senza concretezza e perseveranza: Maria deve aiutarci! Deve rivolgersi ancora una volta a Gesù e dirgli, con materna insistenza: - Non hanno più vino! (cf Gv 2,3) - Noi siamo sicuri che, ancora una volta, Colui che volle noi tutto avessimo per mezzo di
Maria» (san Bernardo), ci verrà incontro.
Dunque ricorriamo a Maria. Tutti. Lo chiedo in particolare a tutti i nostri bambini, che sento tanto affettuosamente vicini!
Ricorriamo a Maria: solo la sua mano materna potrà risanare le nostre ferite!
Ricorriamo a Maria: solo dal suo potente intervento rifioriranno le speranze della
nostra chiesa, della nostra società, del mondo intero.
Ricorriamo a Maria: solo la sua avvertita vicinanza ci darà nuova lena in quel cammino che avvertiamo difficoltoso per noi e per tutti!
Per non restare nel vago, fratelli miei cari, mi permetto di indicarvi alcuni adempimenti concreti che vorrei attuati da tutti indistintamente:
1. ogni parrocchia celebri il «mese di maggio» con un momento quotidiano di riflessione e di preghiera (non mancano opportuni sussidi): il rosario resti la ...
risorsa principale;
2. mi piacerebbe sapere che questo momento quotidiano mariano avvenisse in forma comunitaria e pubblica, anche nelle parrocchie ove il sacerdote non dimora abitualmente, ed anche in tutte le cappelle dove ci si raccoglie per la
messa. In questo caso sia incaricato un laico o una laica, che ne renderà conto al parroco, a predisporre la celebrazione ad orario opportuno. Tale celebrazione
preveda, oltre alla preghiera, qualche lettura mariana;
3. come sarebbe bello, poi, che in occasione del mese della Madonna le famiglie cattoliche, si trovassero insieme per la recita del rosario (per questo potrebbe
servire il rosario o della radio vaticana, o di altre emittenti radiotelevisive):se qualche famiglia per questo momento di preghiera insieme inviterà il vescovo,
egli ne sarà felice;
4. per il giorno 31 maggio il vescovo invita in cattedrale tutti i giovani volenterosi - dai dodici ai venticinque anni per una veglia mariana che avrà inizio alle ore
21 (vorrei che la cattedrale fosse stracolma...): dalla risposta a questo invito, nel nome della giovane Maria, prenderà avvio in diocesi una rinnovata pastorale giovanile che è indilazionabile;
5. il giorno 16 maggio presiederò personalmente un pellegrinaggio alla Vergine di Pompei - con sosta al Piccolo Cottolengo di don Orione di Ercolano - per
deporre ai piedi di Maria tutte le intenzioni accennate in questa lettera.
Avete capito, miei fratelli: voglio un mese di maggio superlativo! E ciò perché sento che tutti abbiamo bisogno di tornare a Maria, e perché io possa rivivere
indimenticabili analoghe esperienze che ho fatto a suo tempo con la mia gente, il cui risultato sono, fra l’altro,le mie pubblicazioni mariane...
Tutti insieme, dunque, in comunione, con Maria, in preghiera!
Vi benedico.
ISERNIA, 24-4-1991.
+ Andrea Gemma




Questa pagina proviene da
PORTALE DI MARIOLOGIA


L'URL per questa pagina è:
/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=110