Angelus preghiera per le vocazioni
Lettera Pastorale di Mons. Wilhelm Egger del 7 ottobre 2004
DIOCESI DI BOLZANO - BRESSANONE



Cari fedeli!

Nei prossimi due anni ci impegneremo come comunità cristiana per l'approfondimento della fede ed il sostegno delle vocazioni di speciale consacrazione. Il programma pastorale porta infatti il titolo: "Cosa cerchi? - Fede e vocazioni di speciale consacrazione". Partendo da questo, vi invito a recitare la preghiera dell'Angelus Domini intenzionalmente come preghiera per le vocazioni. L'Angelus è come un sentiero di meditazione che ci porta alla fede. La preghiera ci mostra come Dio opera in noi e sottolinea la dignità della nostra vocazione. Questo sentiero ci porta all'incontro ed al dialogo con Cristo e con i santi. Il testo dell'Angelus si basa sulla Bibbia. Le tre "Ave Maria" ed i versetti biblici, che raccontano l'opera compiuta da Dio in Maria Vergine, comprendono il "sì" di Maria ed il messaggio giovanneo del farsi uomo di Gesù. La preghiera conclusiva ricorda i momenti principali della vita di Gesù: incarnazione, morte, resurrezione.


L' "Angelus Domini" - Meditare sulla vocazione

L'Angelus è sostanzialmente il racconto della vocazione di Maria. Noi siamo invitati a meditare sulla sua vocazione e sul suo "sì" ed a scoprire anche nella nostra vita la chiamata di Dio. L'Angelo del Signore portò l'annunzio a Maria. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo (cfr. Lc 1,26-35). In poche parole ci viene presentata la vocazione di Maria: attraverso l'opera dello Spirito Santo Dio stabilisce un nuovo inizio nella storia della salvezza. Solo grazie all'intervento di Dio e alla venuta dello Spirito Santo può accadere il miracolo: la funesta storia del mondo viene interrotta ed al genere umano viene donato un nuovo inizio. La storia del rapporto tra Dio e l'uomo è sempre una storia di vocazione: Dio si rivolge alle persone come ad amici ed amiche, entra in rapporto con esse perché desidera invitarle ad accogliere la comunione con sé. Egli chiama per nome ognuno ed ognuna di noi. La chiamata di Dio ci viene inviata in molti modi diversi: attraverso la Sacra Scrittura; attraverso la voce interiore che ci fa gioire del Bene; attraverso le concrete situazioni della nostra vita. Le storie bibliche di vocazione possono mostrarci vie percorribili e porgerci aiuto per comprendere la nostra vocazione. Eccomi, sono la serva del Signore. Si compia in me la tua parola (Lc 1,38). Questo versetto biblico riporta la risposta di Maria alla chiamata che Dio le rivolge: Maria acconsente piena di fiducia. Nella sua risposta la madre di Gesù presenta un programma di vita che è anche un progetto per i credenti. Lei prega affinché tutto accada come Dio ha stabilito; vede la propria vita alla luce di Dio, alla luce della vocazione di cui Dio le fa dono. E Gesù stesso riconoscerà che sua madre ha vissuto della Parola di Dio. Lo sottolinea un racconto del Vangelo di Luca: una donna loda la madre che ha partorito Gesù, e lui risponde: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano" (Lc 11,28). Maria è dunque un esempio di come dovrebbe essere accolta la vocazione di Dio. Attraverso il suo ascolto ed il suo "sì" Maria diventa immagine della Chiesa che da Dio è chiamata. E il Verbo si fece carne. E venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1,14). Questo passo del Vangelo di Giovanni ci dice che Dio ci dona la Sua vicinanza. In questa frase ogni parola ha un profondo significato: il Figlio di Dio viene chiamato "Parola". Il nostro Dio è un Dio pronto al dialogo; Egli non è lontano, ma ci rivolge la sua Parola tramite Gesù, Suo figlio fattosi uomo; attraverso questa Parola una luce rischiara la nostra vita. Egli è uomo come noi, ha provato le gioie ed i dolori della vita umana, ha condiviso le nostre sofferenze e le speranze. Gesù capisce le persone e per questo le può accompagnare sulla loro strada. Nella traversata del deserto il popolo d'Israele ha sempre cercato la vicinanza di Dio che ha piantato la sua tenda tra gli uomini, secondo l'espressione usata dalla Bibbia. C'erano le molte tende nelle quali viveva il popolo e c'era una tenda in cui le persone incontravano Dio. Il Figlio di Dio ha "abitato in mezzo a noi", si fa trovare da noi. Da allora molte persone si sono messe in cerca di Gesù, come ci racconta l'evangelista Giovanni in una storia di vocazione. Due discepoli del Battista avevano chiesto a Gesù: "Tu dove abiti?". E Gesù li aveva invitati: "Venite e vedrete!" Andarono e videro dove abitava e quel giorno rimasero con lui; era l'ora decima (Gv 1,38-39). Hanno cercato ed hanno trovato Gesù. Prega per noi, santa Madre di Dio. Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo. Dopo le parti narrative, nella preghiera ci rivolgiamo alla madre di Dio: "Prega per noi, santa Madre di Dio, perché siamo resi degni delle promesse di Cristo". La preghiera conclusiva mostra la promessa di Cristo per la nostra vita; è una memoria, breve e concisa, del dono della salvezza e contemporaneamente una risposta alla richiesta di felicità. Noi siamo chiamati alla vita ed alla resurrezione. Per i credenti il messaggio di vita, resurrezione e relazione con il Dio vivente è una promessa di felicità. Attraverso la nostra vocazione siamo invitati a percorrere la via della speranza.


L' "Angelus Domini" come preghiera per le vocazioni

L'Angelus ci invita a riflettere sulla chiamata di Maria e sulla nostra stessa vocazione. Per questo l'Angelus può diventare una preghiera per le vocazioni nella chiesa. Nella vita di una persona possono presentarsi varie scelte professionali; la pubblicità diffonde numerose offerte per orientare la propria vita. L'esigenza della vocazione in senso cristiano consiste nel fatto che i battezzati percepiscano la chiamata di Dio per la propria vita, che essi vedano la bellezza della vocazione cristiana ed anche della speciale consacrazione. La preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione ha un significato profondo. Ci deve davvero impressionare il fatto che Gesù, immediatamente prima della scelta dei Dodici e del loro invio, avesse compassione delle persone che erano stanche e sfinite come pecore senza pastore, e che dicesse ai discepoli: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai alla sua messe!" (Mt 9,37-38). Nell'immagine che la Chiesa ha di se stessa il sacerdote ha un compito insostituibile, e la radicale sequela di Cristo secondo il Vangelo caratterizza sin dall'inizio la comunità cristiana. In una Chiesa delle molte vocazioni ci sono anche i sacerdoti, le religiose ed i religiosi. Nella preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione preghiamo affinché Dio doni alla Chiesa sacerdoti che agiscano "in persona Christi", e religiose e religiosi che realizzino nel nostro tempo il concreto stile di vita di Gesù. Nella preghiera manifestiamo di affidarci a Dio, che è nostra guida, e chiediamo il Suo aiuto per affrontare le difficoltà che continuamente incontriamo. Siamo consapevoli che tutti i doni, anche le vocazioni ed i doni di grazia, ci vengono da Dio e non li raggiungiamo grazie alle nostre personali prestazioni.


Le campane dell'Angelus - Invito al silenzio

Il quotidiano triplice rintocco delle campane dell'Angelus ci invita a riflettere sul senso della nostra vita, sulla nostra vocazione e sui compiti che ci si presentano. Per molti secoli il richiamo all'Angelus ha scandito la quotidianità dei paesi cattolici ed il rintocco delle campane era un importante punto di riferimento per misurare il passare del tempo. Nella nostra vita frenetica abbiamo bisogno di momenti di calma e di riflessione. L'Angelus, per la sua brevità, può facilmente trovare posto nella vita quotidiana del cristiano, anche in un tempo irrequieto e veloce come il nostro. Con la preghiera di recitare l'Angelus come orazione per le vocazioni, vi saluto caramente.

Vostro Wilhelm Egger, Vescovo
Festa del SS. Rosario, ottobre 2004





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