Sub tuum praesidium
Omelia di Mons. Calogero La Piana del 10 luglio 2004
FESTA DELLA MADONNA DEL PARADISO - MAZZARA DEL VALLO



nella celebrazione della solennità di Maria SS. del Paradiso vi invito a meditare, se pur brevemente, questa bella preghiera mariana:

«Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio;
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta”

Si tratta di una preghiera, riprodotta in un piccolo papiro scritto in lingua greca, trovato in una località dell’Egitto, che risale a un periodo che va tra il 250 e il 370. E’ la più antica preghiera mariana da noi conosciuta. Essa ci è stata trasmessa con delle varianti da diverse Chiese: la bizantina, la siriana, l’armena, l’etiopica, la copta, quella dell’Africa settentrionale.

In tutte le sue formulazioni la preghiera si rivolge a Maria invocandola con il titolo di «Madre di Dio”, il titolo più alto e più grande rivolto a Maria dalla fede cristiana. Maria è stata scelta da Dio come madre del Verbo incarnato, ha portato in grembo e ha dato alla luce Gesù. Dallo stesso Figlio di Dio, morente in croce, Maria è stata donata come Madre anche alla Chiesa e ad ogni cristiano (cfr Gv 19,25-27).

Il motivo della supplica è espresso molto bene dalla versione siriana che recita: “Sotto il manto della tua misericordia e delle tue preghiere esaudite ed accettate noi ci rifugiamo”. Secondo questa formulazione la preghiera non è più quella del cristiano a Maria, ma quella di Maria a Dio, e da Lui sempre accettata ed esaudita. La Vergine Madre, che nella nostra amata Chiesa di Mazara del Vallo veneriamo sotto il titolo di “Maria SS. del Paradiso”, non è il punto di arrivo della nostra fede: secondo l’insegnamento evangelico, Maria è Colei che porta Dio all’uomo e l’uomo a Dio. E’ ciò che ha fatto con la sua maternità, e ciò che continua a fare con la sua mediazione materna presso Dio.

Il Signore Dio non può rifiutare l’intercessione della Madre celeste a nostro favore. Insieme alla certezza di fede di un Dio che è «buono e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore” (Sal 103,8), sappiamo di avere Maria “avvocata nostra”: tutto questo costituisce per noi una accresciuta garanzia alla fiducia nella “bontà misericordiosa del nostro Dio”.

Nel testo originario riportato dal papiro greco si chiede a Maria: «Salvaci dal pericolo”. Il vero ‘pericolo”, secondo l’insegnamento della sacra Scrittura, è quello che minaccia la fede del credente. Certo, Maria ascolta la preghiera dei suoi figli in tutte le loro necessità: materiali, morali, spirituali. Ma il pericolo maggiore che incombe su noi cristiani è quello di perdere la fede, quello di preferire uno dei tanti idoli mondani (ricchezza, potere, successo, ecc.) all’unico e vero Dio. La Vergine Maria, che ha generato per noi Colui che è venuto per ricondurci al Padre, ci custodisce soprattutto da quanto può impedirci di incontrare il Signore.

La Vergine Immacolata, Maria SS. del Paradiso, ci aiuti a vivere i sentimenti che le esprimiamo attraverso questa preghiera bella ed essenziale, vera espressione di fede robusta e di autentica devozione.

La Madonna porti pace e serenità nel cuore di ciascuno dei suoi figli devoti, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità parrocchiali, in tutte le istituzioni che sono al servizio dell’uomo. Rivolga ancora il suo sguardo misericordioso su tutti noi e porti soprattutto conforto e speranza a tutti coloro che sono nella sofferenza, nel bisogno e nella difficoltà.

Vi benedico di tutto cuore.

+Calogero La Piana





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