CATEGORIA: SOCIETA' - INCULTURAZIONE
TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE: Il fenomeno mariano nei nuovi media


Tiziano Repetto S. J.
Il fenomeno mariano nei nuovi media
Il culto di Maria nell'epoca di internet e del cellulare

Santuario del Divino Amore, Roma 2011


Maria, nelle Litanie lauretane, è venerata come Sede della sapienza, grazie a lei, dunque, ogni iniziativa di carattere culturale viene sviluppata fino a raggiungere la consistenza che le è propria e a produrre i frutti che il Signore vorrà per la sua vigna. Noi affidiamo questo libretto alla sua materna intercessione con la convinzione che attualmente non vi sono molti testi che cercano di affrontare la questione del culto mariano nei nuovi media, compreso il metaverso di Second Life, quindi ci pare che questo libro del p. Repetto cerchi di colmare una piccola lacuna, tanto più che, proprio grazie ai mass media, che il Concilio Vaticano II definì “meraviglie” (cf. il decreto Inter mirifica) è possibile organizzare una rete di devozione mariana senza precedenti nella storia dell’umanità. Si pensi ai molti siti web che parlano della Beata Vergine Maria, ai quali da qualche anno, oramai si è aggiunto pure il sito del Santuario del Divino Amore. Nel libro si paragona l’itinerario attraverso i siti web a una sorta di pellegrinaggio, analogamente al pellegrinaggio che si compie per molti mesi all’anno verso il nostro Santuario, il che costituisce un’esperienza di fede comunitaria forte e che accomuna tutti nella devozione alla Vergine Santissima. Direi, e il libro lo sottolinea chiaramente, che pure l’approccio ai nuovi media dovrebbe sempre essere comunitario, ossia dovremmo, noi fedeli, sempre cercare di restare una comunità pure dietro lo schermo di un computer senza cedere alla tentazione dell’individualismo o del solipsismo sempre in agguato nelle nuove tecnologie.
Accanto alle molte buone opportunità che offrono i mass media oggi, è risaputo che vi sono anche dei rischi connessi e delle possibilità di sbagliare, quindi con questa pubblicazione si cerca di offrire ai fedeli, in particolare a quelli giovani, che hanno maggiore dimestichezza con i nuovi media, una qualche direttiva e spunto di riflessione sul modo di essere Chiesa pure negli ambienti virtuali e su come imparare nuovi linguaggi per testimoniare la nostra fede e devozione. Va ricordato, inoltre, che maggiore è l’accesso ai nuovi media, maggiore sarà anche l’interesse per essi e il conseguente investimento tecnologico e in immagine per migliorarli, dunque se Maria suscita interesse nel web, è certo che le realtà tecnologiche che ne parlano ne trarranno giovamento.
I nuovi media permettono la compresenza di molte e diverse opinioni, a tale scopo ciò che crediamo e portiamo avanti è sostanzialmente una fiducia profonda e radicata nel dettato evangelico secondo il quale o la quale è sempre possibile individuare una verità prioritaria sulle altre e che in virtù di tale verità prevalente siamo chiamati a realizzare in termini pratici, culturali e pure artistici, con l’aiuto di Dio, quanto un pensiero debole e deviato, per contro, non permetterebbe mai di produrre.
La Chiesa è chiamata a leggere i segni dei tempi e a inculturare il messaggio di salvezza sempre e comunque e ha sempre avuto con i mezzi di comunicazione un rapporto privilegiato ma anche talora faticoso: si pensi all’invenzione della stampa, a quella della radio, del cinema, etc. e ai susseguenti documenti magisteriali che ha prodotto, a mano a mano che tali mezzi si diffondevano e venivano apprezzati dai fedeli, ma, attualmente, non è ancora chiara la funzione propria di questi media, quindi è opportuno studiarli, riflettere su di essi, cercare di diffonderne l’utilizzo e la conoscenza pure tra i fedeli e se con questo nostro piccolo impegno siamo riusciti a convincere alcuni a utilizzare un computer per comunicare e pregare, allora possiamo dire che il nostro sforzo non è stato vano. Tra questi impegni vi è pure quello ricordato dalla Marialis cultus circa la corretta devozione alla Vergine Santissima, sempre in connessione con le note cristologica ed ecclesiale, che sono alla base della nostra fede.
Sono certo che se Don Umberto fosse vivo avrebbe oggi per i nuovi mass media un’attenzione particolare, lo testimonia, per certi versi, proprio la conclusione del presente libro, tratta da un lavoro di don Giorgio dal Pos, quando parla del modo di procedere “audiovisivo” del nostro compianto Padre, per il suo uso abbondante di audio e video, lasciando intravvedere un interesse per la multimedialità, ma su questo non intendo anticipare nulla, lasciando al lettore il piacere di leggere il testo. A tale scopo, va precisato che il presente volume non intende intervenire nella causa di beatificazione in corso per il Padre, ma solo costituire un piccolo contributo alla diffusione del culto mariano nel mondo moderno.


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