![]() CATEGORIA: SANTUARI MARIANI TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE: L'Assunta di Morbegno e la sua confraternita |
Giulio Perotti L'Assunta di Morbegno e la sua confraternita Quaderni Valtellinesi, Sondrio 2006 Il santuario della B. Vergine Assunta di Morbegno ha celebrato il 10 agosto 2005 il 500° anniversario della consacrazione. Tra le iniziative culturali e spirituali proposte per l’occasione dalla confraternita, in collaborazione con altri enti e istituzioni, una serie di visite guidate a tema curate dal gruppo “Le nevi di un tempo”, un ciclo di incontri sul Rinascimento morbegnese organizzato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Morbegno, che si concluderà a dicembre, una mostra sull’ancona prevista per la prossima primavera e, ora, la pubblicazione di una guida aggiornata, nella collana iniziata dalla Cooperativa Editoriale Quaderni Valtellinesi di Sondrio con La Madonna di Tirano e proseguita con le chiese di Santa Perpetua e San Remigio. Il santuario di Morbegno è uno dei capolavori architettonici del Rinascimento lombardo. Attribuita prima all’Amadeo, poi addirittura al Bramante, la chiesa è probabilmente opera di un Rodari. Il capolavoro assoluto della chiesa è la grande ancona lignea scolpita e intagliata da Giovanni Angelo Del Maino fra il 1516 e il 1519, dorata e dipinta da Gaudenzio Ferrari con l’aiuto di Fermo Stella fra il 1520 e il 1526. E’ stata realizzata come degna cornice, quasi un piccolo tempio-reliquiario, all’affresco miracoloso della Madonna col bambino, e per essere a sua volta contenuta nel più ampio tempio-reliquiario costituito dalla chiesa. La grande macchina, dalla straordinaria coerenza architettonica , si presenta come la facciata monumentale di un tempietto a pianta centrale quadrata, in cui il dipinto si colloca entro una grande arcata impostata, con le due nicchie laterali, sul modello classico dell’arco trionfale romano. Anziché la consueta predella, dovendo tener conto dell’altezza del dipinto preesistente, ai piedi dell’ancona sono collocati tre pannelli ad altorilievo che, coi due laterali superiori, costituiscono un ciclo di episodi della Vita della Vergine, in parte ispirati da incisioni di Dürer (…)
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