CATEGORIA: BIOGRAFIE - PERCORSI
TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE: Salve sancta parens. Don Luigi Bosio contempla la Vergine Maria


AA.VV.
Salve sancta parens.
Don Luigi Bosio contempla la Vergine Maria
Parva Edizioni, Melara 2006

Pensieri e preghiere del Servo di Dio Don Luigi Bosio.
Luigi Bosio è nato ad Avesa, borgata della periferia di Verona, il 10 aprile 1909 da una modesta famiglia, il cui padre lavorava come aggiustatore delle caldaie dei treni alla stazione ferroviaria di Verona - Porta Vescovo. Durante "l'infanzia un po' sofferta" si rivelò vivace, sensibilissimo, libero, allegro e radioso. Negli anni della scuola elementare, sotto la guida del maestro don Lino Chiaffoni, spiccarono le sue doti: serietà, intelligenza vivace, buona memoria, impegno costante. Luigi Bosio, affascinato dalle letture proposte dal maestro, sentì una forte attrazione per la vita monastica benedettina. Il maestro don Lino Chiaffoni però orientò il piccolo Luigi verso il Seminario Diocesano, individuando nel giovane alunno le attitudini di una splendida armonia tra lo spirito contemplativo del monaco e il dinamismo pastorale del prete. Alunno del Seminario di Verona, sostenuto da uno studio serio e rigoroso, divenne un prete ben formato. Il 1° novembre 1931, nella Cattedrale di Verona, venne ordinato sacerdote dal Vescovo di Verona S.E. Mons. Girolamo Cardinale. Da quel giorno "l'altare…divenne il mio cuore, il mio calvario, la mia croce su cui offrire me stesso". Subito dopo l'ordinazione fu assegnato come vicario parrocchiale a Legnago (Verona), ove rimase quattro anni, vissuti con i ragazzi e i giovani dell'oratorio Salus e come insegnante nel pre-seminario della Bassa Veronese. Nel 1936 il Vescovo lo nomina Rettore della Rettoria di Presina, frazione di Albaredo d'Adige (Vr). Vi diverrà il primo Parroco (1939) quando la Rettoria sarà elevata a Parrocchia. Qui il suo apostolato partiva dal tabernacolo e terminava davanti al tabernacolo. "Sentivo il bisogno - scrive - di restare ore e ore con Lui, soprattutto durante la notte… perché nella notte Gesù è solo e volevo fargli compagnia". Il 9 giugno 1940 don Luigi Bosio arriva, come Parroco, a Belfiore d'Adige. Nella nuova parrocchia ha misurato la verità e la fedeltà della sua vocazione a partire dall'Eucaristia. Dirà di sé: "E' forse poco che io dedichi il mio tempo migliore alla preghiera per voi? Che io mi consumi per il decoro della Casa del Signore e per lo splendore della sacra Liturgia?". Nel 1970 il Vescovo di Verona S.E. Mons. Giuseppe Carraro gli chiese di rinunciare alla parrocchia di Belfiore per nominarlo Canonico della Cattedrale di Verona. Fu per Lui una prova dura e dolorosa espressa, nell'atto di lasciare la parrocchia, con queste parole: "Depongo il mio amen di obbedienza e di amore qui su questo altare". In Cattedrale, come in parrocchia, Mons. Luigi Bosio rimase uomo di Dio, autentico e grande padre spirituale di molti cristiani e, tra questi, di molti preti, religiosi e religiose. Trascorreva le sue giornate nella sua "cellina" cioè nel confessionale. Concluse la sua vita a Verona il 27 gennaio 1994 nella tribolazione della malattia, che divenne splendido esempio di come si viva serenamente, di come si soffra offrendo, di come si muoia abbandonati nel Signore.
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