di Maria Luisa Rigato in AA. VV., Maria nel Concilio. Approfondimenti e percorsi, Centro di Cultura Mariana "Madre della Chiesa, Roma 2005, pp.71-85.

«Il capitolo VIII della Costituzione dogmatica «de Ecclesia» Lumen Gentium è intitolato: «La beata Vergine Maria Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa». Tutti sappiamo quanto sia stato importante, da un punto di vista teologico, aver inserito proprio nella costituzione sulla Chiesa e proprio con questo titolo il discorso su Maria, mai separabile da quello su Cristo.
Cito dal libro di Ermanno M. Toniolo, O.S.M, La beata Maria Vergine nel Concilio Vaticano II:
«Il capitolo VIII della Lurnen Gentium, [è] il testo mariologico più importante del Magistero di questi duemila anni della religione cristiana, sintesi poderosa della dottrina e del culto della Chiesa cattolica (e di tutte le chiese cristiane) verso la Madre di Dio» (p. 15).
La «fondazione biblica dell'indissolubile unione di Maria con Cristo, dimostrata concretamente attraverso le profezie dell'Antico Testamento e gli episodi narrati nel Nuovo» sono di capitale importanza. «Il metodo fino allora in uso presso le scuole ecclesiastiche era infatti quello di enunciare in primo luogo una tesi dottrinale, e poi cercarne la dimostrazione probativa nelle Scritture e nella Tradizione, cioè nelle fonti della rivelazione» (p. 52).¹
Il mio compito è quello di commentare precisamente l'immagine "biblica" di Maria nel capitolo VIII della Lumen Gentium, numeri 52-69, ovviamente nella sua ottava redazione finale.....»

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