Silvano Maria Danieli, traccia la biografia, gli insegnamenti e le opere del grande liturgista e mariologo Ignazio Maria Calabuig (1931-2005), per lunghi anni Preside e docente della Facoltà Teologica Marianum di Roma

[...] «Sono sereno, lieto dell’esperienza fatta. Anzi, in queste ultime settimane ho avuto momenti di profonda gioia e ho provato sentimenti di viva gratitudine verso il Signore per il dono della vita, e per le modalità in cui la mia esistenza si è svolta: di frate Servo di Santa Maria, di presbitero, di docente al Marianum. Ho amato la mia comunità e ho avuto in dono molti amici, che mi hanno aiutato, nonostante la mia debolezza che sempre mi ha accompagnato, a riconoscere il volto di Gesù in ogni creatura. Sento tanta voglia di lavorare ancora, ma capisco che devo vivere, secondo la parola biblico-liturgica, nell’“attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo”». Con queste parole, con questi sentimenti, il p. Ignazio M. Calabuig, al termine del suo lungo mandato di Preside della Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» (Roma), ben dodici anni, scriveva il 27-7-2002 al Vice-Preside della Facoltà p. B. M. Antonini OSM, la decisa volontà che non ci fosse alcuna iniziativa di ordine accademico né pubblicistico per sottolineare il suo servizio che volgeva a termine e stava per diventare “emerito”. In queste parole e in questi sentimenti così vividamente espressi, quasi un testamento spirituale, si ritrova essenzializzata la vita del p. Calabuig, il suo cammino di frate presbitero, la sua delicatezza d’animo e il suo spessore umano e spirituale, il suo cammino di ricerca, di studio, di insegnamento, all’insegna della liturgia e della mariologia con i relativi rinvii, quasi una eco, al suo essere stato cantore di Santa Maria e liturgo in parole ed opere delle celebrazioni dei Santi Misteri.[...]