Dal volume di P. Giovanni Lanzafame La Madre Santissima del Lume. Una devozione siciliana per il mondo, G. L. C. C., Belpasso 2010, pp. 19-21 e dal sito della Parrocchia Maria SS. del Lume di Porticello (PA)..
La Madonna del Lume a Palermo
Dobbiamo trasferirci alla Palermo in pieno secolo XVIII. Là, cosi come a qualsiasi altra città europea, la Chiesa attraverso i suoi fervidi missionari, lavora per la conversione delle anime. Probabilmente alla fine del secolo XVII o agli inizi del XVIII in Italia, concretamente nell'isola di Sicilia, i sacerdoti gesuiti di quel luogo cercavano il cammino propizio per fare delle loro missioni popolari un mezzo ottimo d'ingresso nella cultura italiana. Si racconta quindi che a quell'epoca le abitudini religiose si "erano rilassate", la fede si era debilitata, e che i Siciliani davano poca importanza di Dio nelle loro vita. Tra i missionari gesuiti della località, c'era uno che risaltava nella comunità: Giovanni Antonio Genovesi, dal quale si dice che aveva sempre avuto una grande vocazione didattica per cercare dei metodi efficaci d'insegnamento nelle sue missioni popolari.In seguito padre Genovesi sarebbe diventato il rettore del seminario. Il gesuita cercava un'immagine concreta, veramente grafica, nella quale apparisse la madre di Dio, ma precisando, come vedremo d'ora in poi, la sua capacità di far ardere i cuori come segno della fede e della devozione. Decide pertanto che il modo più idoneo di farlo è ottenere una tela della Vergine Maria che lo accompagnasse nel suo cammino catechetico pastorale. Lui stesso decide di dedicare la sua evangelizzazione alla Madonna, sapendo che "Maria è, da Dio predestinata, per attrarre gli smarriti peccatori, affinché riscoprano per sua intercessione la misericordia e il perdono di Dio ". È chiara quindi l'importanza didattica dell'icona e la coscienza del religioso su questo tema. Si diceva anche che Genovesi era un gran innamorato della Vergine Maria. Veres Acevedo narra "il progetto e l'inquietudine" di Genovesi in questo modo: "Alle sue amorose ansie non bastava pubblicare le gloriose prerogative di Maria e la sua materna tenerezza verso gli uomini; gli era necessaria un'immagine, nella quale la celestiale Signora apparisse raggiante di maestà e di bellezza; dalla nobilissima presenza, si; ma dallo sguardo dolce e dall'espressione serena; in modo che, suscitando profonda ammirazione per la sua aria di deliziosa grandezza, trascinasse dietro di sè i cuori per la sua gentilezza e dolcezza". Animato da quest'idea, il missionario andò a far visita ad una donna molto religiosa e devota della Madonna che aveva la reputazione di essere veggente della Madonna; e, dato che lei possedeva la facoltà di vederla chiaramente, le chiese in segreto che le domandasse alla Signora del cielo di concedergli i suoi desideri. Genovesi, essendo a conoscenza del fatto che Maria Santissima è efficace mediatrice quando si tratta di raggiungere i beni divini, nominò Nostra Madre guida e protettrice del suo lavoro pastorale, sperando quindi una più grande efficacia e beneficio verso del prossimo, cercando un canale concreto e fidato di comunicazione con la Vergine Maria, ottenendo cosi che lo aiutasse nella sua dedicazione vitale come guida spirituale delle anime in Sicilia in terra di Missione.
Il quadro della Madonna del Lume a Porticello (PA)
Porticello è una frazione del paese di Santa Flavia. La sua posizione sulla costa e la numerosa delle tonnare fanno di Porticello uno dei più importanti centri marittimi siciliani, ma nello stesso tempo è una frazione devota a Maria, a quella Madre che secondo la leggenda venne dal mare. La devozione dei porticellesi alla loro Madonna è qualcosa di indescrivibile; bisogna essere presenti nel giorno della festa per capire quanto questo popolo ama e onora la Madonna del Lume. Ê una devozione vera, genuina, ricca di emozioni, e di momenti indescrivibili, i quali fanno di questa festa qualcosa di veramente speciale. La prima notizia storica di Porticello si perde nella notte dei tempi. Qualche documento attesta che esisteva una cappella nei pressi dell'antico molo di "Santa Nicolicchia" dedicata a San Nicola, già nel 1439; Ma la Madonna del Lume arrivò molto tempo dopo a Porticello. La chiesa parrocchiale esistente, dedicata per l'appunto alla Madre SS. del Lume, venne costruita verso la seconda metà del settecento per sostenere le esigenze religiose della borgata. La chiesa attuale venne costruita nell'ottocento ed ingrandita nei secoli successivi. Per quanto riguarda la presenza della lastra di ardesia su cui è dipinta la tenera Madonna del Lume non si hanno notizie certe sull'autore, mentre il suo arrivo a Porticello è intriso di realtà ma sopratutto di leggenda. C'è da dire che a Porticello per un certo periodo di tempo vi si stabilì la Compagnia di Gesù, sia per la posizione salubre del centro abitato, sia perchè in quel periodo gli fu data in lascito una villa proprio nei pressi di Porticello. Ora questo ordine (venendo dal Messico) lasciava ovunque esso passava, una particolare devozione mariana per molti aspetti nuova, che era quella della Madonna del Lume. Quindi si potrebbe ipotizzare che l'immagine della Madonna del Lume sia arrivata a Porticello tramite la Compagnia di Gesù, la quale aveva il compito di diffondere questo particolare culto mariano, che nei secoli si è molto radicato nel popolo marinaro, ma in particolare la devozione della Madonna trovo larga devozione da parte dei pescatori, i quali elessero Maria SS. Patrona del mare. La leggenda La storia di questa leggenda riguarda l'arrivo del quadro della Madonna del Lume a Porticello. Alla fine di Piano Stenditore, nella parte ovest del paese, si trova l'antico molo di Santa Nicolicchia. Questo molo è chiamato così perchè esisteva sin dal 1439 un'antica cappella dedicata a San Nicola Vescovo. In questo specchio d'acqua secondo la leggenda sarebbe stato ritrovato il quadro della Madonna del Lume. Infatti si dice che durante una battuta di pesca di alcune piccole barche all'interno del molo, nel tirare le reti trovarono impigliata un'immagine della Madonna. I pescatori del tempo allora decisero di collocare l'immagine (forse?) all'interno della cappellina di San Nicola (oggi non più esistente) e i pescatori da quel momento in poi la proclamarono Patrona del mare e singolare Patrona di Porticello. Successivamente, quando fu costruita la prima chiesa, l'immagine della Madonna fu trasferita in essa per essere venerata in un luogo più degno e decoroso.
La Confraternita e la Festa di Porticello (PA)
La Confraternita della Madre SS. Del Lume nacque il 6 Maggio 1989 con decreto del novembre 1988 dell’allora Cardinale Arcivescovo di Palermo Salvatore Pappalardo. Essa ebbe ed ha la sua sede presso i locali parrocchiali. I confrati scelsero come propria insegna un abitino celeste con all’altezza del petto, l’immagine della quadro della Madonna del Lume. Il Parroco nominò Superiore pro-tempore il confrate Pietro Lo Coco in attesa dell’espletamento dell’anno di noviziato. Sempre nel 1989 venne realizzato lo Stendardo della Confraternita. Nel 1992 si tennero le prime elezioni per la nomina del superiore e dei congiunti che decretarono l’elezione del confrate Pietro Lo Coco a superiore e dei confrati Francesco Crivello e Sanfilippo Matteo a congiunti. Oggi la confraternita vanta un centinaio di iscritti tra uomini e ragazzi che si adoperano per la promozione del culto alla Madonna. La confraternita partecipa anche alle manifestazione religiose in altri paesi, ai raduni delle confraternite e nei luoghi dove viene festeggiata la Madre SS. Del Lume. La festa di Porticello solitamente incomincia nove giorni prima della prima domenica di ottobre. Già fine settembre la gente della borgata, sopratutto i più devoti ed in particolare le donne, recitano il Santo Rosario nelle piazze della piccola frazione. Ma la festa vera propria è la prima domenica di ottobre e il lunedì.