Gustare con Maria la gioia del Natale
Data: Sabato 6 Dicembre 2014, alle ore 23:50:24
Argomento: Cultura


Tre poesie di Mons. Pio Vittorio Vigo, uno dei più grandi poeti contemporanei in Italia

 

NEL SILENZIO L’ATTESA

LACRIME DI GIOIA

L‘INFINITO NELLE MANI


Aspetto il Natale

ancora più ricco di luce

e carico di quell’acqua

che fa germogliare ogni buon seme.


Tante sono le tenebre che ci avvolgono;

molto sangue di fratelli

dissecca la terra e i cuori.

 

Nell’oscurità della terra,

protetto dalla gioia dei poveri,

nascerà da Maria il Figlio di Dio.

 

La grotta ci consegnerà

lo splendore del cielo;

e per quanti entreranno

nel suo mistero,

diverrà sorgente di pace.

 

Con la fede dei piccoli

e con l’animo dei semplici

andiamo ad abbeverarci

a questa Fonte.

 


Non dormiva il Bambino

quando giunsero i pastori.

 

Era venuto dal cielo

col desiderio di incontrare loro per primi:

i più poveri,

tenuti lontani dalla città.

 

Li attendeva.

 

Quando li vide sorrise;

e si abbracciarono con gli occhi.

 

Alla madre e ai presenti parlarono di Lui

come se l’avessero conosciuto da tempo.

 

L’annunzio dei Profeti

era diventato per loro

sete di pace e d’infinito.

 

Nelle lunghe ore di solitudine

avevano trovato nei campi

e letto nei cieli stellati

le parole che consegnano la dolcezza del creatore.

 

A quel bagno

avevano purificato gli abiti

scaldati dal gregge.

 

Tutta la loro vita povera

aveva acquisito lo splendore dei semplici.

 

Col cuore ricco di paradiso

è stato possibile ritornare

sui duri passi di ogni giorno

con l’animo capace di glorificare e lodare Dio

immensamente tenero. 


Ho interrogato la roccia della grotta.

Non mostrava un volto ostile:

le sue pareti erano diventate abbraccio.

 

Mi fece entrare fino al cuore:

alla Vergine era stato dato un Figlio per noi.

 

Il silenzio che avvolgeva il mistero

mi lasciò respirare la gioia di Dio.

 

Rimasi in ginocchio a contemplare

lo splendore che nasceva, come da sorgente,

dal Bambino adagiato sulla paglia.

 

La Madre me lo mise tra le braccia.

 

Sentii allora nascere nell’animo

il canto e l’esultanza dei piccoli,

il profumo e la danza dell’innocenza.

 

Con il sussurro dello Spirito

compresi che il Natale

Invita tutti

a immergersi nel bagno del perdono

e a vivere insieme nella pace

come veri fratelli. 







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